“UN VIAGGIO SENZA VALIGIA”
Pubblicato il 2 Febbraio 2018   Tag: Antidiscriminazioni
Comunicati
“UN VIAGGIO SENZA VALIGIA”
Presentazione ufficiale del progetto che ha preso le mosse da alcune esperienze vissute a Lampedusa dagli studenti del liceo “Galilei” di Ancona ed ha incontrato l’appoggio e la collaborazione del Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, e l’adesione di altri istituti. Al centro dell’attenzione la situazione degli immigrati, con particolare riferimento a quella dei minori stranieri.
Maestri per un giorno coinvolgendo gli studenti di altre scuole sulla situazione degli immigrati ed in particolare dei minori stranieri. E’ questa la “mission” dei ragazzi del liceo scientifico “Galilei” di Ancona, contemplata nell’ambito del progetto “Un viaggio senza valigia – Laboratorio di consapevolezza per ridefinire i confini simbolici di migrazione ed alterità”, che ha preso le mosse da alcune esperienze vissute a Lampedusa dagli stessi liceali e si è concretizzato attraverso la collaborazione del Garante dei diritti e il coinvolgimento di altri istituti.
Nel corso dell’incontro di presentazione, ospitato presso l’auditorium del “Galilei”, il dirigente scolastico Annarita Durantini ha evidenziato l’importante ruolo svolto dalla scuola nel diffondere “principi che altrimenti il più delle volte resterebbero sulla carta” . E ancora: “Si tratta di un progetto che dà, in questo momento, un segnale importante e che ha coinvolto un numero elevatissimo di scuole e studenti”.
A motivare i liceali, nonché a trasformare il loro modo di interpretare le tematiche della migrazione, l’iniziativa organizzata dal Miur e dalla Comunità europea lo scorso autunno con workshop, incontri e riflessioni per ricordare tutte le vittime della migrazione ed in particolar modo il naufragio del 2013 a Lampedusa, dove persero la vita 368 persone. Partendo da questa esperienza i ragazzi hanno fondato il “Comitato Xenia”, che ha come finalità la cultura dell’accoglienza. Su proposta del Garante, il raggio di azione è stato allargato ad altri istituti scolastici della regione con l’attivazione definitiva del progetto. “La scuola – ha evidenziato Andrea Nobili – è rimasta uno degli ultimi presidi democratici nel nostro Paese. E questo progetto, che sosteniamo con grande convinzione, è uno dei più avanzati attualmente in essere sul nostro territorio”.
Gli interventi saranno attivati nelle singole classi per la durata di due ore fino al mese di aprile, coinvolgendo direttamente le scuole primarie e secondarie. La gestione è affidata agli studenti del “Galilei”, accompagnati da un docente, attraverso una modalità “peer to peer”. Il percorso interattivo sarà un viaggio emotivo tra immagini, parole, supporti digitali e giochi di ruolo per condividere l’esperienza di Lampedusa e riflettere insieme. Hanno aderito all’iniziativa gli istituti comprensivi “Ancona Nord”, “Pinocchio Montesicuro”, “Scocchera”, “Cittadella – Margherita Hack”, “Grazie – Tavernelle”.
“GIORNATA DELLA MEMORIA”, IL GARANTE INCONTRA GLI STUDENTI DEL “VOLTERRA – ELIA”
Pubblicato il 26 Gennaio 2018   
“GIORNATA DELLA MEMORIA”, IL GARANTE INCONTRA GLI STUDENTI DEL “VOLTERRA – ELIA”
Al cinema “Goldoni” di Ancona il film “Gli invisibili” del regista Claus Rafle, ambientato nella Berlino del 1943. Nobili rivolgendosi agli oltre quattrocento ragazzi: “Conoscere la storia è fondamentale perchè quanto accaduto può ritornare”.
“Vivere la Giornata della Memoria è la migliore risposta a una necessità etica e ad un’urgenza culturale, in tempi in cui riaffiorano inquietanti richiami alla purezza della razza. E’ soprattutto importante coinvolgere i più giovani. Conoscere la storia è fondamentale perchè quanto accaduto può ritornare”. A sottolinearlo è il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, che ha partecipato ad un incontro con oltre quattrocento studenti dell’istituto scolastico “Volterra – Elia” di Ancona, dopo la proiezione al cinema “Goldoni” del film “Gli invisibili” di Claus Räfle, ambientato nella Berlino del 1943. Quattro storie di ragazzi ebrei costretti ad assumersi la responsabilità della propria vita e di quella di altri, diventando “invisibili” agli occhi delle autorità tedesche. “Come scrive Primo Levi – conclude Nobili – le coscienze possono essere sedotte e oscurate da un fascismo non necessariamente identico a quello del passato. Chi può dirsi sicuro di essere immune dall’infezione? Per questo occorre una società che non perda la memoria, che sappia riconoscersi, con le giuste coordinate di riferimento, per poter seriamente affermare mai più Auschwitz, mai più fascismi!”
A.Is.
AL VIA I NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PER TUTOR VOLONTARI DI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Pubblicato il 17 Gennaio 2018   Tag: Garante infanzia
AL VIA I NUOVI CORSI DI FORMAZIONE PER TUTOR VOLONTARI DI MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Dopo il successo del primo ciclo il Garante dei diritti delle Marche attiva una seconda edizione a partire dal prossimo mese di aprile. Previsti moduli fenomenologici, giuridici e psico – socio – sanitari con approfondimento di diverse tematiche. Le domande per l’iscrizione dovranno essere presentate entro il 30 marzo
Al via i nuovi corsi di formazione per tutori volontari di minori stranieri non accompagnati, organizzati dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, in base a quanto previsto dalla legge nazionale di settore. Dopo il responso positivo del primo ciclo, organizzato tra settembre ed ottobre delle corso anno, anche il nuovo appuntamento si svilupperà attraverso moduli fenomenologici, giuridici e psico – socio – sanitari, andando ad approfondire numerose problematiche, attraverso l’apporto di docenti qualificati e di protagonisti diretti delle esperienze vissute dai minori stranieri.
Le domande per la partecipazione dovranno essere presentate entro il prossimo 30 marzo e già dal mese di aprile sarà avviata l’attività di formazione (tutte le informazioni necessarie saranno pubblicate nei prossimi giorni sul sito www. ombudsman.marche.it).
Come si ricorderà, sono state più di cento le adesioni all’avviso attivato a luglio dal Garante e che, dopo la necessaria selezione, ha portato alla formulazione dell’elenco affidato al Tribunale per i minorenni, a cui la legge nazionale demanda la tenuta. Una risposta che nelle Marche è stata particolarmente significativa e che ha portato Nobili a parlare di solidarietà e sensibilità capaci di rendere possibile ed attuabile una tutela di tipo compiuto.
Per la consegna dei diplomi della prima edizione è stata scelta la cornice del Teatro delle Muse, che ha ospitato il sesto “Governing Board Eusair” (Strategia europea per la Regione Adriatico Ionica), nell’ambito del quale il Garante ha organizzato un confronto diretto con le Autorità di garanzia dei Paesi della Macroregione Adiatico Ionica proprio sui temi dei minori stranieri non accompagnati.
A.Is.
POLO PROFESSIONALE A BARCAGLIONE, SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
Pubblicato il 21 Dicembre 2017   Tag: Garante detenuti
POLO PROFESSIONALE A BARCAGLIONE, SIGLATO IL PROTOCOLLO D’INTESA
La firma dell’atto a Palazzo Raffaello presenti l’assessore Loretta Bravi per la Regione Marche, il Garante Andrea Nobili ed il Provveditore reggente Enrico Sbrigia per il Prap di Emilia Romagna e Marche. In via sperimentale i settori oggetto delle azioni di formazione professionale saranno quelli della meccanica e della ristorazione per cui sono stati stanziati108mila euro dal Por Marche Fse 2014/2020
Un Polo professionale nell’istituto penitenziario di Ancona ‘Barcaglione’, dotato di aule e laboratori, per programmare, organizzare e attuare azioni educativo-formative, professionali e di reinserimento sociolavorativo a favore dei detenuti.
E’ l’obiettivo del Protocollo d’intesa e di collaborazione sottoscritto a Palazzo Raffaello tra la Regione Marche, rappresentata dall’assessore al Lavoro e alla formazione Loretta Bravi, il Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche nella persona del Provveditore reggente Enrico Sbriglia ed il Granate dei diritti Andrea Nobili.
In via sperimentale i settori oggetto delle azioni di formazione professionale saranno quelli della meccanica e della ristorazione per cui la Regione ha stanziato 108mila euro dal Por Marche Fse 2014/2020.
“Il Polo Professionale – ha sottolineato l’assessore Bravi – rappresenta la risposta organica, funzionale ed articolata delle politiche regionali ai complessi fabbisogni formativi, professionali e di occupazione dei detenuti utile a favorire il trattamento rieducativo ed a agevolare il loro reinserimento sociolavorativo”.
Secondo il Garante si tratta di un “progetto che riguarda il presente, ma anche il futuro. Senza formazione non può esserci il recupero della persona e la sua risocializzazione. Grazie alla fattiva collaborazione istituzionale e alla sensibilità dell’assessore stiamo lanciando un segnale positivo e questo è il migliore dei modi per chiudere l’anno”.
Per il Provveditore Sbriglia l’atto sottoscritto sta a rappresentare “una strategia per il governo delle carceri. Parliamo di una azione di sicurezza sofisticata ed efficace. E’ statisticamente provato che di fronte ad una opportunità concreta di lavoro la recidiva crolla”.
La scelta della sede è ricaduta sull’istituto di ‘Barcaglione’ in quanto ritenuto il più idoneo ad ospitare il Polo Professionale. Si tratta, infatti, di una struttura a custodia attenuata, destinata ad ospitare detenuti prossimi alle dimissioni e, comunque, con un fine pena non superiore ad otto anni.
REPORT CARCERI 2017, NOBILI: “ATTIVARE AZIONI SEMPRE PIU’ CONDIVISE”
Pubblicato il 19 Dicembre 2017   Tag: Garante detenuti
REPORT CARCERI 2017, NOBILI: “ATTIVARE AZIONI SEMPRE PIU’ CONDIVISE”
Presentazione a Palazzo delle Marche, con la partecipazione del Presidente del Consiglio. Nel corso dell’anno intensificata l’azione di monitoraggio visto il riacutizzarsi di alcune criticità negli istituti penitenziari marchigiani. Tende a crescere il sovraffollamento, con aumento di detenuti affetti da particolari patologie, soprattutto di carattere psichiatrico e legate a malattie infettive. Sul versante delle attività trattamentali Mastrovincenzo conferma l’impegno per i finanziamenti. In bilancio 212 mila euro per il prossimo triennio.
Un anno non facile per gli istituti penitenziari marchigiani, che ha portato il Garante dei diritti, Andrea Nobili, ad intensificare la costante azione di monitoraggio messa in atto su tutto il territorio regionale e contestualmente ad attivare un confronto a tutto campo con istituzioni e realtà che operano nel carcere. La presentazione del Report 2017, ospitata a Palazzo delle Marche con la partecipazione del Presidente del Consiglio Antonio Mastrovincenzo, è stata l’occasione per delineare il profilo della situazione attuale e per ribadire la necessità di interventi che tengano conto delle specificità e vadano ad evitare la marginalizzazione delle Marche nell’ambito del quadro nazionale.
Entrando nel dettaglio, Nobili ha evidenziato le maggiori criticità, che contemplano un crescente sovraffollamento; i mutamenti in atto nella popolazione carceraria e la necessità di attivare un’adeguata mediazione culturale; l’aumento di detenuti affetti da particolari patologie soprattutto di carattere psichiatrico e legate a malattie infettive (prevale l’epatite C), nonché la carenza di professionisti che possano interagire in questa direzione.
Accanto a questi problemi, quelli più generali legati alla gestione di un sistema complesso, che annovera organici ridotti chiamati a garantire l’insieme del percorso di sicurezza, trattamento e reinserimento degli stessi detenuti; la mancanza in alcune sedi di dirigenti operatori ed educatori; le esigue risorse per quanto riguarda le attività trattamentali. Su tutto la mancata attivazione di progettualità che guardino al futuro degli istituti penitenziari e l’attuale situazione del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria, dopo il recente accorpamento all’ambito dell’Emilia Romagna, già oggetto di interrogazioni parlamentari. Nobili ribadisce la necessità di azioni più ampie e condivise, appello che la scorsa estate aveva chiamato in causa anche le istituzioni regionali con una prima risposta da parte del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo.
Lo stesso Presidente ha fatto presente l’impegno su più fronti, ricordando anche i recenti incontri con il mondo del volontariato, della polizia penitenziaria e con i responsabili dell’area sanitaria. “Per quanto riguarda le attività trattamentali – ha sottolineato – abbiamo fatto in modo di confermare i finanziamenti previsti dalla legge di settore. Nel bilancio di previsione, che andremo a discutere, sono previsti 212 mila euro per il prossimo triennio”. Confermata anche la massima attenzione in relazione agli interventi da attivare per tentare di ripristinare una diversa funzionalità del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria.
A fornire ulteriori elementi per completare il quadro generale, gli interventi di Enrico Boaro, responsabile per le Marche dell’area sanitaria; Filippo Masera dirigente della Giunta regionale; Gianna Ortenzi, responsabile dell’area educativa e tratta mentale di Montacuto; Nicola Defilippis, comandante della polizia penitenziaria dello stesso istituto, e di alcune rappresentanti della Rems.
LA SITUAZIONE COMPLESSIVA
I detenuti presenti nelle Marche sono 934 (fonte Ministero Giustizia, novembre 2017), a fronte degli 823 del 2016, di cui 310 stranieri rispetto ai 277 del precedente anno.
Al primo posto la casa circondariale di Montacuto con 281 detenuti (di cui 101 stranieri) per una capienza di 256. Dopo i lavori di ristrutturazione sono state aperte le sezioni di alta sicurezza che, a tutt’oggi, ospitano 75 persone. Segue la casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi con 230 detenuti (di cui 105 stranieri e 16 donne) per una capienza complessiva di 153 unità. La sezione sex offender risulta essere la più affollata con 52 presenze (capienza regolamentare 24).
Si passa poi Fossombrone con 156 detenuti (24 stranieri) a fronte di 202 posti disponibili; Marino del Tronto con 125 (35 stranieri e la sezione del 41 bis) su 101; Barcaglione con 82 (26 stranieri) su 100; Fermo 60 (19 stranieri) su 41.
Nel contesto generale, questa volta in base ai dati raccolti dal Garante, sono presenti 624 agenti di polizia penitenziaria effettivamente in servizio (su 648 assegnati), 22 educatori e 9 psicologi. Sul fronte della situazione sanitaria, le tossicodipendenze mantengono sempre il primato con 278 detenuti che presentano problemi di droga accertati.
Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Monte Grimano Terme, attualmente ubicata nella struttura “Case Gemelle”, si registrano 21 ospiti, di cui 15 provenienti dalle Marche.
Gli interventi messi in atto sul territorio dagli Uepe (Uffici di esecuzione penale esterna) di Ancona (che ricomprende anche Pesaro) e Macerata (con Fermo ed Ascoli Piceno) ammontano a 2.437, tra misure alternative, messa alla prova ed altri interventi esterni.
A.Is.
«IL CARCERE CHE VERRA’, VERSO LA RIFORMA DEL SISTEMA PENITENZIARIO»
Pubblicato il 28 Novembre 2017   Tag: Garante detenuti
«IL CARCERE CHE VERRA’, VERSO LA RIFORMA DEL SISTEMA PENITENZIARIO»
Convegno promosso dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, e dall’Università di Macerata in programma per il primo ed il due dicembre. Previste due distinte sessioni su “Infanzia e carcere: quale tutela?” e su “L’eredità degli Stati generali nella delegata per la riforma dell’ordinamento penitenziario”.
Quale futuro per il sistema penitenziario italiano? Il quesito viene riproposto dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, attraverso il convegno “Il carcere che verrà”, organizzato con l’Università di Macerata e patrocinato dall’Ordine degli avvocati del capoluogo di provincia, da quello degli assistenti sociali delle Marche e della Società San Vincenzo de Paoli.
L’iniziativa, ospitata proprio a Macerata, prevede due distinti momenti di riflessione. Nel pomeriggio del primo dicembre, presso l’Auditorium dell’Università, incontro su “Infanzia e carcere: quale tutela?” Tema in agenda per il 2 dicembre, invece, “L’eredità degli Stati generali nella delega per la riforma dell’ordinamento penitenziario”, con un incontro al “Polo didattico Pantaleoni”.
“In Italia i figli dei detenuti che vivono il problema della separazione da un genitore sono circa 100.000. Il convegno – sottolinea Nobili – intende porre al centro del dibattito il principio della tutela dell’interesse superiore del minore, al quale deve essere garantito il mantenimento del rapporto con il genitore, sia durante sia oltre la detenzione, cercando di evitare che eventuali ricadute negative possano incidere sul loro percorso di crescita”.
Secondo il Garante, però, “non si può nascondere il timore che per alcuni minori il destino rischia di essere drammaticamente segnato dal contesto criminale in cui hanno vissuto. Una riflessione sul tema è d’obbligo, confrontandosi anche con proposte e progetti che prevedano, come misura estrema, l’allontanamento dei bambini proprio da quel contesto se questo rappresenta un pericolo. Va data loro la possibilità di un’alternativa, nella prospettiva di una società solidale e inclusiva”.
Ad affrontare questo delicato problema sono chiamati Gian Piero Turchi, psicologo dell’Università di Padova; Francesco Cascini, Presidente della Commissione ministeriale in tema di ordinamento penitenziario e minorile; Antonio Crispino, collaboratore del Corriere della Sera; Antonio Marsella dell’Università del Salento; Lia Sacerdote dell’associazione “Bambini senza sbarre”; Piergiorgio Morosini del Consiglio Superiore della Magistratura.
Per l’appuntamento del 2 dicembre su “L’eredità degli Stati generali nella delega per la riforma dell’ordinamento penitenziario”, l’intento è quello, invece, di verificare gli sviluppi del percorso nazionale effettuato due anni fa per procedere verso una sostanziale modifica dell’attuale legislazione in materia.
Al dibattito parteciperanno Lina Caraceni dell’Università di Macerata; Glauco Giostra, Presidente della Commissione di riforma dell’ordinamento penitenziario; Fabrizio Siracusano dell’Università di Catania; Marcello Bortolato, Presidente del Tribunale di sorveglianza di Firenze; Gabriele Terranova dell’Osservatorio carceri – Unione delle camere penali; Lucia Castellano, Direttore generale esecuzione penale esterna e messa alla prova.
Moderano le due diverse sessioni il Garante e la Presidente dell’Ordine degli avvocati di Macerata, Maria Cristina Ottavianoni.
A.Is.