CRITICITA’ NELLE CARCERI, IL GARANTE INVITA I NUOVI PARLAMENTARI A VISITARE LE STRUTTURE
Pubblicato il 10 Aprile 2018   Tag: Garante detenuti
Comunicati
CRITICITA’ NELLE CARCERI, IL GARANTE INVITA I NUOVI PARLAMENTARI A VISITARE LE STRUTTURE
Le visite inizieranno il prossimo 27 aprile da Montacuto e si protrarranno per tutto il mese di giugno. L’obiettivo è quello di intensificare il rapporto con le istituzioni e con tutte le realtà che operano nel carcere per concretizzare un percorso di conoscenza ed anche per individuare le possibili soluzioni da mettere in campo
Un anno non facile per gli istituti penitenziari marchigiani, che ha portato il Garante dei diritti ad intensificare la costante azione di monitoraggio su tutto il territorio regionale e contestualmente ad attivare un confronto diretto con le istituzioni e le realtà che operano nel carcere. Per rendere sempre più concreto questo percorso di conoscenza, ed anche per individuare le possibili soluzioni da mettere in campo, Nobili ha invitato i nuovi parlamentari delle Marche ad effettuare alcune visite nei sei istituti penitenziari regionali. Primo appuntamento il 27 aprile a Montacuto ed a seguire tutti gli altri fino al mese di giugno.
Nella lettera inviata agli stessi parlamentari, il Garante fornisce un quadro della situazione al 31 marzo (Fonte Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria): 312 detenuti presenti a Montacuto su una capienza regolamentare di 256, 67 a Barcaglione (100), 82 a Montacuto (105), 64 a Fermo (41), 160 Fossombrone (202), 226 a Pesaro (153).
“Le maggiori criticità riscontrate – scrive – hanno riguardato fino ad oggi il crescente sovraffollamento, i mutamenti della popolazione carceraria e la necessità di attivare un’adeguata mediazione culturale, l’aumento di detenuti affetti da patologie di carattere psichiatrico e legate a malattie infettive, nonché la carenza di professionisti dell’area educativo-trattamentale e psicologica”.
Nobili evidenzia, inoltre, i problemi legati alla riduzione dell’organico del personale di sicurezza, l’assenza in alcune sedi di dirigenti, operatori ed educatori e le esigue risorse per quanto riguarda le attività trattamentali. A questo si aggiunge la mancata attivazione di progettualità relativa al futuro degli istituti penitenziari e l’attuale situazione del Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria delle
Marche, recentemente accorpato all’Emilia Romagna e oggetto di interrogazioni parlamentari.
Sarà interessata dalle visite con i parlamentari anche la Rems di Monte Grimano, la struttura residenziale sanitaria che, dopo il definitivo superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari, rappresenta un punto di riferimento chiamato ad assicurare programmi terapeutici e percorsi di riabilitazione nel pieno rispetto delle misure adottate dall’autorità giudiziaria.
A.Is.
RAPPORTO ANNUALE 2017 – 2018 AMNESTY INTERNATIONAL
Pubblicato il 6 Aprile 2018   
RAPPORTO ANNUALE 2017 – 2018 AMNESTY INTERNATIONAL
Illustrato a Palazzo delle Marche nel corso di un incontro che ha visto la partecipazione del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, del Garante dei diritti, Andrea Nobili, e del Vicepresidente della sezione Italia dell’organizzazione, Paolo Pignocchi. Un lavoro di ricerca che va ad interessare 159 Paesi e fornisce la fotografia dello stato dei diritti nel mondo
Presentazione ufficiale a Palazzo delle Marche del “Rapporto annuale 2017 – 2018” di Amnesty International. Un lungo ed articolato lavoro di ricerca che va ad interessare 159 Paesi e fornisce un’analisi dettagliata sull’attuale situazione dei diritti umani nel mondo. “Questo incontro si inserisce perfettamente – ha evidenziato il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo – nel percorso di informazione che con il Garante stiamo portando avanti ormai da anni, con uno sguardo attento soprattutto alle nuove generazioni. Conflitti, persecuzioni politiche, religiose e nei confronti di migranti e rifugiati determinano costanti violazioni dei diritti Troppo spesso chi governa gli Stati lede quelli universali, che sono alla base della convivenza civile. I diritti vanno costantemente protetti”.
Secondo il Garante dei diritti, Andrea Nobili, “quelli che stiamo vivendo sono anni drammatici che registrano la perdita del senso di umanità. Al cospetto della situazione in cui vengono a trovarsi diversi Paesi – si pensi a Siria, Yemen e Turchia – a volte si chiudono gli occhi, facendo finta di non vedere le corresponsabilità che le hanno determinate. Diventano importanti i messaggi da trasmettere ai ragazzi e per questo è necessario costruire nuove basi culturali di conoscenza e partecipazione. Il lavoro di Amnesty è uno straordinario strumento da presentare nelle scuole.”
Il rapporto è stato illustrato da Paolo Pignocchi, Vicepresidente della sezione Italia di Amnesty International, che ha fornito una panoramica dettagliata della situazione internazionale, soffermandosi sulle realtà dove la violazione dei diritti è sempre più pesante, ma anche sulla persistente volontà delle persone di lottare per i valori che si vogliono vedere affermarti.
Nel capitolo dedicato all’Italia il rapporto evidenzia come stiano crescendo, più che in altri territori europei, “ostilità, razzismo e xenofobia”. Attenzione particolare ai problemi dell’immigrazione con dei dati che confermano la complessità della situazione. Sono 119.000 i migranti che hanno raggiunto il Paese nel corso del 2017 (181.000 nel 2016), 2.800 quelli morti in mare (4.600 nell’anno precedente), molti salvati grazie all’intervento delle Ong; 130.000 le persone che hanno chiesto asilo politico (in aumento rispetto al 2016); 16.000 i minori non accompagnati. Si tratta di una parte della più vasta mole di dati utilizzata per disegnare il profilo nazionale.
Pignocchi non ha mancato di ricordare Giulio Regeni e di rinnovare la richiesta di “verità” sulla sua morte.
A.Is.
HOTEL HOUSE, NOBILI INFORMA LA GARANTE NAZIONALE DELL’INFANZIA
Pubblicato il 29 Marzo 2018   Tag: Garante infanzia
HOTEL HOUSE, NOBILI INFORMA LA GARANTE NAZIONALE DELL’INFANZIA
La Albano viene invitata a farsi portavoce dello stato generale della struttura presso le competenti sedi nazionali e ad effettuare una visita in loco. Secondo il Garante la situazione, vista la sua portata, non può che essere inserita nell’agenda di Parlamento e Governo. Informati anche il sindaco di Porto Recanati ed il direttore di Area vasta.
Dopo la visita dei giorni scorsi all’Hotel House, il Garante regionale, Andrea Nobili, ha parlato di una vera e propria “emergenza nazionale”, per la cui soluzione è indispensabile un impegno corale da parte delle istituzioni. Le notizie delle ultime ore, con il ritrovamento di ossa umane in un pozzo nella zona dove è ubicata la struttura, “rafforza questa nostra convinzione – sottolinea oggi Nobili – e ci impone di lanciare un appello affinchè vengano adottate decisioni atte a fornire risposte oculate, sia pure di carattere progressivo, per affrontare il problema”.
Nel quadro generale di profondo degrado, quello che desta maggiore preoccupazione è lo stato in cui sono costretti a vivere i 400 minori che vengono annoveranti tra i residenti all’Hotel House. Nell’ambito di un dettagliato resoconto su quanto riscontrato durante la visita al complesso, il Garante si sofferma proprio su questo aspetto, rendendone partecipe anche la Garante nazionale per l’infanzia e l’adolescenza, Filomena Albano, “affinchè si faccia portavoce presso le competenti sedi nazionali della situazione”, che a parere di Nobili “per la sua portata non può che essere inserita nell’agenda di Parlamento e Governo”. La stessa Garante viene anche invitata ad effettuare una visita alla struttura.
Le valutazioni in questione sono state fatte pervenire contemporaneamente al sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, e al direttore dell’Area vasta n.3 di Macerata, Alessandro Maccioni.
A.Is.
PERCORSI FORMATIVI ED INIZIATIVE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Pubblicato il 23 Marzo 2018   Tag: Antidiscriminazioni
PERCORSI FORMATIVI ED INIZIATIVE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
A Palazzo delle Marche appuntamento con la giornata conclusiva del progetto “No. Discrimination”. Monitoraggio, su aree specifiche, di comportamenti discriminatori e attivazione di percorsi formativi sull’accesso al pubblico impiego e sulla corretta comunicazione. Apertura dei lavori con gli interventi del Garante, Andrea Nobili, e del Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo
Fornire una maggiore vicinanza della rete alle potenziali vittime di discriminazioni e sensibilizzare chi opera con i migranti e il mondo dell’informazione. Questo il duplice obiettivo del progetto “No.Discrimination Marche”, proposto da Garante dei diritti, Università di Urbino ed altri soggetti e finanziato nel 2016 attraverso il Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione). Ultimo appuntamento, il seminario ospitato a Palazzo delle Marche e organizzato con l’intento di rendere noti i risultati conseguiti e le esperienze vissute sul campo.
Un lungo lavoro, illustrato da Eduardo Barberis dell’Uniurb, che ha visto protagonista la rete dei No.Di contemplando il monitoraggio, su aree specifiche, di comportamenti discriminatori e l’attivazione di percorsi formativi sull’accesso al pubblico impiego (realizzato anche un manuale sui concorsi pubblici) e sulla corretta comunicazione. Infine, la campagna informativa avviata su tutto il territorio regionale e costruita attraverso immagini che giocano sul tema degli stereotipi e dei pregiudizi, nonché l’attivazione di un contatto telefonico diretto con l’Autorità di garanzia per segnalare eventuali situazioni discriminatorie
“Quella contro le discriminazioni – ha evidenziato il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo aprendo i lavori del seminario – è una battaglia quanto mai attuale di fronte alle criticità irrisolte e alle regressioni culturali e comportamentali che osserviamo nella società, rispetto alle quali diventano decisivi l’aspetto educativo, il ruolo della scuola, a cui il Consiglio regionale guarda con molta attenzione. Dobbiamo difendere attivamente i principi della nostra Costituzione, che sanciscono l’uguaglianza fra tutti i cittadini ”.
Alleanze, buone pratiche, ruolo delle pubbliche amministrazioni, comunicazione e media nell’intervento del Garante Andrea Nobili. “L’integrazione – ha sottolineato – è fondamentale per fornire risposte adeguate a diverse problematiche del nostro tempo. Le costruzione delle alleanze, come quelle che hanno sorretto questo progetto, possono rendere concrete nuove politiche inclusive e permettere interventi mirati e di settore. L’Autorità di garanzia ha avuto la possibilità di formulare molte segnalazione alle pubbliche amministrazioni, soprattutto in relazione ai bandi per i concorsi pubblici, ed ha avviato percorsi di riflessione sulle modalità di comunicazione”. Un insieme di interventi che secondo il Garante deve offrire ai migranti la possibilità di avere fiducia nei confronti delle istituzioni e del lavoro che stanno portando avanti.
Ulteriori approfondimenti da parte di Giovanni Santarelli, dirigente del settore servizi sociali della Regione Marche, di Patrizia Carletti per l’Agenzia sanitaria regionale, di Daniele Valeri dell’Associazione Avvocati di strada e, in videoconferenza, di Sofia Ciuffoletti dell’Università di Firenze, che sta lavorando ad un progetto Fami della Toscana.
Tra gli ospiti, la scrittrice Marilena Delli, che ha presentato il suo libro su “Razzismo all’italiana. Cronache di una spia mezzosangue”; Ugo Melchionda del Centro studi e ricerche “Idos” che ha proposto l’esperienza del progetto “Voci di confine”; il documentarista Ruben Lagattolla con un reportage da Lampedusa. Nell’ultima parte del seminario i No.Di hanno posto al centro dell’attenzione alcune testimonianze dirette.
A.Is.
CRESCE IL SOVRAFFOLLAMENTO A MONTACUTO, INSERITA LA QUINTA BRANDA NELLE CAMERE DI PERNOTTAMENTO
Pubblicato il 17 Marzo 2018   Tag: Garante detenuti
CRESCE IL SOVRAFFOLLAMENTO A MONTACUTO, INSERITA LA QUINTA BRANDA NELLE CAMERE DI PERNOTTAMENTO
Situazione di oggettiva difficoltà segnalata dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, al Capodipartimento del Dap, Santi Consolo, ed al Provveditore del Prap di Emilia Romagna e Marche, Enrico Sbriglia. Per le prossime settimane in programma ulteriori sopralluoghi con invito esteso ai nuovi parlamentari delle Marche
Desta preoccupazione il sovraffollamento a Montacuto. In graduale aumento, sta creando situazioni di oggettivo disagio all’interno dell’istituto penitenziario anconetano, tanto da indurre il Garante dei diritti, Andrea Nobili, a inviare una segnalazione sia al Capodipartimento del Dap, Santi Consolo, sia al Provveditore del Prap di Emilia Romagna e Marche, Enrico Sbriglia.
Attualmente sono 311 i detenuti presenti su una capienza regolamentare di 257 e con 14 posti dichiarati inagibili. “La situazione – sottolinea Andrea Nobili – presenta diverse criticità. La quinta branda è ormai stata posizionata in tutte le camere di pernottamento e si sta già predisponendo l’introduzione della sesta. Abbiamo avuto modo di verificare la difficoltà di inserire il mobilio considerato il restringimento degli spazi dopo l’introduzione delle stesse brande. Questo stato di cose determina inevitabilmente un aumento della mole di lavoro per la polizia penitenziaria e per gli operatori, già in sofferenza per quanto riguarda l’organico”.
Problemi che vanno ad assommarsi a quelli più volte segnalati dal Garante, che la scorsa estate aveva evidenziato, oltre al progressivo sovraffollamento, la presenza di diversi detenuti con patologie di carattere psichiatrico, nonché legate alle tossicodipendenze, e la inadeguatezza degli organici nei diversi settori di competenza, comunque al di sotto di quanto previsto dalle indicazioni ministeriali.
Secondo Nobili “il rischio concreto è che nel prossimo futuro non si riesca a rispettare i parametri di vivibilità sanciti dalla Corte Europea per i Diritti dell’Uomo”. E’ per questo motivo che nelle prossime settimane il Garante ha intenzione di organizzare alcuni sopralluoghi con i nuovi parlamentari delle Marche perché si facciano carico del problema e sia possibile fornire risposte coerenti con la situazione.
A.Is
IL GARANTE ALL’ “HOTEL HOUSE”: “E’ UN’EMERGENZA NAZIONALE”
Pubblicato il 14 Marzo 2018   Tag: Antidiscriminazioni
IL GARANTE ALL’ “HOTEL HOUSE”: “E’ UN’EMERGENZA NAZIONALE”
Terza tappa per il percorso conoscitivo che ha come obiettivo quello di rendere possibile un quadro dettagliato sull’adolescenza a rischio, anche in riferimento alla presenza dei minori stranieri non accompagnati. Incontro in Comune e visita alla struttura dove sono state rilevate numerose criticità. Presenti complessivamente 404 minori
“Situazione insostenibile che necessita di interventi urgenti e di sistema. Sicuramente troppo impegnativa per gravare su un comune come quello di Porto Recanati, al quale va riconosciuto un grande impegno nell’affrontare il problema. Si tratta di un’emergenza nazionale”.
Così il Garante dei diritti, Andrea Nobili, dopo la visita all’“Hotel House”, terza tappa del percorso conoscitivo avviato per avere un quadro di riferimento dettagliato sull’adolescenza a rischio e sulla situazione dei minori stranieri non accompagnati.
Quella dell’“Hotel House” è stata individuata tra le realtà maggiormente disagiate sul territorio regionale. Un complesso con 480 appartamenti dislocati su 17 piani, che attualmente ospita circa 2000 persone (dato che si raddoppia durante il periodo estivo), tra residenti e domiciliati, quasi tutte straniere e di diverse nazionalità.
Prima della visita presso la struttura, il Garante ha incontrato nella sede comunale il sindaco di Porto Recanati, Roberto Mozzicafreddo, e, tra gli altri, il responsabile dei servizi sociali Guido Cittadini, il coordinatore dell’Ats 14 Carlo Flamini, il dirigente dell’Istituto “Medi” Anna Maria Di Siena, nonché i rappresentanti di diverse associazioni che operano nel settore. Incontro necessario per avere una panoramica complessiva della situazione anche in relazione alla presenza dei minori presso l’ “Hotel House”. Attualmente se ne registrano 404 (212 maschi e 192 femmine) di cui 108 fino a 6 anni, 140 dai sei ai 10, 92 dagli 11 ai 15, 64 dal 15 ai 18 e si tratta soprattutto di pachistani (la percentuale più alta), senegalesi e bengalesi. Molti sono italiani a tutti gli effetti avendo già acquisito la cittadinanza.
“Abbiamo riscontrato – sottolinea Nobili – una struttura fatiscente, con molte parti in stato di abbandono, discariche a cielo aperto, acqua non potabile, ambienti comuni senza illuminazione. Insomma un luogo non degno di una civiltà che si definisce tale”.
Il Garante ravvisa la necessità di “una sensibilizzazione generale e dell’immediata attivazione di un tavolo interistituzionale che affronti questa emergenza in modo continuo, approfondito e strutturato”.
Il percorso conoscitivo dell’adolescenza a rischio, come noto, è iniziato con le visite alle sedi delle cooperative “Pars” di Corridonia e “Il filo della gioia” di Pesaro e nelle prossime settimane proseguirà con incontri in altre strutture d’accoglienza e attraverso la fotografia di realtà regionali che, come l’Hotel House, presentano numerose criticità.
A.Is.