CARCERI, CONCLUSO IL MONITORAGGIO DEL GARANTE DOPO IL LOCKDOWN
Pubblicato il 16 Luglio 2020   Tag: Garante detenuti
Comunicati
CARCERI, CONCLUSO IL MONITORAGGIO DEL GARANTE DOPO IL LOCKDOWN
Ultima visita presso la casa circondariale di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno. I sopralluoghi hanno interessato tutti gli istituti penitenziari. Valutazione complessivamente positiva. Nobili chiede la convocazione dell’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria, auspicando l’attivazione di piani d’intervento e di prevenzione
Termina con la visita alla casa circondariale di Marino del Tronto la fase di monitoraggio avviata dal Garante regionale, Andrea Nobili, subito dopo il lungo periodo di lockdown. Un attento sopralluogo, quello ad Ascoli Piceno, caratterizzato dal confronto con i responsabili dei diversi settori e con una verifica dello stato degli ambienti carcerari.
L’azione di monitoraggio ha interessato tutti gli istituti penitenziari delle Marche, per i quali l’Autorità di garanzia ha chiesto incontri con direttori, comandanti della Polizia penitenziaria, nonché responsabili dell’area sanitaria e delle attività trattamentali. Non sono mancati numerosi colloqui con i detenuti, che sono stati messi in piedi anche per via telematica, vista la complessità del momento e il disagio determinato dall’impossibilità di poter avere contatti diretti con i familiari.
Al termine delle visite il Garante ha espresso un primo giudizio positivo sulla situazione generale, soprattutto in relazione alla tenuta delle strutture dal punto di vista sanitario, e alla capacità della Polizia penitenziaria di fronteggiare inevitabili momenti di tensione. “Ma superata questa fase – sottolinea ora Nobili – andranno messi in atto alcuni approfondimenti, che ci consentano di gestire le criticità del quotidiano nel migliore dei modi e di affrontare le nuove emergenze che dovessero presentarsi. Per questo motivo ho già chiesto la convocazione dell’Osservatorio permanente sulla sanità penitenziaria”.
Restano in piedi, infatti, i problemi legati alla verifica delle condizioni per i nuovi ingressi e alle patologie che interessano i detenuti attualmente in carcere per i quali il Garante auspica piani d’intervento e di prevenzione.
Oltre alla questione strettamente sanitaria, c’è quella del riavvio delle attività trattamentali, con alcune progettualità che sono rimaste ferme negli ultimi mesi e per le quali Nobili ha chiesto più volte una graduale ripartenza, attraverso tutte le disposizioni previste per il distanziamento sociale.
In questa direzione, un primo appuntamento è fissato per il prossimo 23 luglio presso l’istituto di Montacuto di Ancona. La poesia torna nuovamente oltre le sbarre con il progetto “Ora d’aria”, previsto nell’ambito del festival internazionale “La Punta della Lingua”. Sarà lo scrittore Guido Catalano a confrontarsi con i detenuti, come già fatto in passato attraverso alcune iniziative promosse dal Garante, che hanno permesso di concretizzare interventi educativi e formativi di sensibilizzazione alla lettura, alla scrittura ed allo sviluppo delle potenzialità creative.
“Terminata questa fase di monitoraggio – conclude Nobili – contiamo, comunque, di effettuare ulteriori visite nelle singole strutture a partire già dal mese di agosto per avere un quadro costantemente aggiornato della situazione”.
A.Is.
NUOVO REPORT DEL GARANTE SULL’ACCOGLIENZA DEI MINORI FUORI DALLA FAMIGLIA D’ORIGINE
Pubblicato il 10 Luglio 2020   Tag: Ombudsman
NUOVO REPORT DEL GARANTE SULL’ACCOGLIENZA DEI MINORI FUORI DALLA FAMIGLIA D’ORIGINE
Presentato ufficialmente nell’Aula consiliare di Palazzo Leopardi, riporta i dati relativi alle realtà dell’affido e dei servizi residenziali che operano nelle Marche. Nobili: “Occorrono un progetto complessivo e un lavoro di rete sociale che veda il coinvolgimento di istituzioni e attori competenti”
Un’indagine dettagliata su bambini e adolescenti che vivono l’esperienza dell’allontanamento della famiglia d’origine, con particolare riferimento alle realtà dell’affidamento e dei servizi residenziali che operano nelle Marche. E’ quella raccolta nel nuovo report di settore realizzato dall’ufficio del Garante dei diritti, Andrea Nobili, nell’ambito della competenza relativa alla tutela dei minori. Alla presentazione ufficiale, ospitata per motivi di distanziamento presso l’Aula consiliare di Palazzo Leopardi, hanno partecipato oltre al Garante, il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo; il dirigente del Servizio politiche sociali della Regione Marche, Giovanni Santarelli; il Presidente del Coordinamento regionale delle comunità educative, Andrea Marangoni, e quello dell’associazione “Famiglie per l’accoglienza”, Massimo Orselli. Presente anche il consigliere regionale, Marzia Malaigia.
“Un ringraziamento al Garante – ha esordito Mastrovincenzo – con cui in questi anni abbiamo lavorato intensamente a diversi progetti, soprattutto riferiti al benessere ed alla tutela dei minori. Collaborazione e confronto che abbiamo avuto anche con le associazioni che intervengono direttamente per l’accoglienza. Questo nuovo report, l’ultimo che presentiamo al termine della legislatura, insieme a quanto fatto in questi cinque anni, credo che stia a dimostrare come la figura del Garante abbia riacquistato la sua centralità”.
In base ai dati raccolti attraverso varie fonti, nel 2019 sono stati 530 gli interventi di affidamento familiare, 8 i casi riferiti a minori stranieri non accompagnati e 24 quelli relativi a bambini e adolescenti con disabilità, a conferma di un andamento costante dal 2015 al 2018. Oltre l’80% degli affidamenti familiari risulta essere di tipo giudiziale, mentre la durata media va dai due ai quattro anni. La fascia prevalente di età è quella compresa tra gli 11 ed i 14 anni. Ogni progetto di affido nasce ed è reso possibile dal coinvolgimento di più soggetti e attori istituzionali, ciascuno dei quali svolge un ruolo preciso all’interno dell’intero percorso. In questo contesto, una risorsa fondamentale è rappresentata dalle “reti” di famiglie affidatarie.
Altro discorso va fatto per le comunità. Alla data del 31 dicembre 2019 nella regione Marche hanno operato complessivamente 70 strutture residenziali, che sono riconducibili a 33 enti gestori, la cui natura giuridica è piuttosto varia e articolata (tra cui cooperative sociali, associazioni di volontariato, fondazioni ed enti religiosi). Il numero dei posti autorizzati ammonta a 667, con una percentuale più elevata nella provincia di Pesaro Urbino (39%) e in quella di Macerata (22%) e a seguire quelle di Fermo (19%), Ancona (14%) e Ascoli Piceno (6%). Complessivamente risultano essere 879 i minori ospitati, di cui il 46% di cittadinanza italiana e il 54% di provenienza straniera.
Due le comunità terapeutiche, a Macerata e Pesaro, che rivolgono la loro attività ad adolescenti affetti da disturbi comportamentali e da patologie di interesse psichiatrico. Nel 2019 hanno accolto 72 ragazzi.
Secondo Nobili l’analisi dei vari dati “conferma che il sistema italiano di tutela è caratterizzato da forme di intervento tardo-riparative. Senza disconoscere il bisogno di azioni di protezione e cura degli stessi minori esposti a situazioni gravemente pregiudizievoli, si deve avere la capacità di intervenire prima, prevenendo l’aggravarsi delle problematiche familiari”.
Detto questo, il Garante non manca però di evidenziare la positività del sistema di accoglienza nelle Marche, che “ha saputo fronteggiare adeguatamente anche l’emergenza epidemiologica con nessun caso Covid nelle comunità. Nel complesso dobbiamo riconoscere la competenza degli operatori, il valore sociale e solidaristico della rete delle famiglie affidatarie. E’ ovvio che possono esserci dei casi bordeline, pensiamo a cosa accaduto di recente in una comunità del territorio regionale, e proprio per questo la vigilanza deve essere puntuale e costante”.
L’esigenza è quella di un progetto ampio, di un lavoro di rete sociale che veda il coinvolgimento delle istituzioni e degli attori competenti, “a partire – puntualizza Nobili – dai tavoli regionali di confronto già attivati con le autorità giudiziarie e i coordinamenti delle strutture di accoglienza e delle associazioni familiari per l’affidamento, nonché con l’ufficio del Garante”.
Ulteriori approfondimenti sulla situazione complessiva, anche alla luce di esperienze dirette, da parte di tutti i partecipanti all’incontro. Una riflessione a tutto campo che va dalle politiche sociali, alle problematiche legate al sistema sanitario, dalla struttura delle comunità, alla complessità delle problematiche rappresentate dai minori in affido.
A.Is.
MONITORAGGIO ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE IN VISITA A FOSSOMBRONE
Pubblicato il 7 Luglio 2020   Tag: Garante detenuti
MONITORAGGIO ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE IN VISITA A FOSSOMBRONE
Confronto diretto con Direttore, Comandante della Polizia penitenziaria e responsabile delle attività trattamentali e colloqui con i detenuti. Approfondimento sulla situazione sanitaria. In via di ultimazione la prima fase dei lavori di ristrutturazione, la seconda sarà avviata entro breve
Visita del Garante Andrea Nobili alla casa di reclusione di Fossombrone nell’ambito dell’azione di monitoraggio riavviata in presenza subito dopo il lungo periodo di lockdown. Come per gli istituti di Montacuto e Barcaglione di Ancona, Villa Fastiggi di Pesaro e Fermo, anche in questo caso il Garante ha chiesto di poter avere un confronto diretto con più componenti del sistema carcerario. Incontro con Direttore, Comandante della Polizia penitenziaria e responsabile delle attività trattamentali per avere un quadro compessivo della situazione, con approfondimenti anche per quanto riguarda la situazione sanitaria. L’esigenza dell’attuale azione di monitoraggio, infatti, è soprattutto quella di seguire con attenzione le varie fasi del ritorno alla normalità, avviate con il ripristino dei colloqui in presenza, che a Fossombrone Nobili ha avuto con diversi detenuti.
Nel corso della visita è stato possibile affrontare anche la problematica inerente la ristrutturazione dell’istituto, con una prima fase dei lavori, avviati dopo un lungo periodo di attesa e che hanno comportato la chiusura di una sezione, ormai in via di ultimazione ed una seconda che dovrebbe essere attivata entro breve
A completare questa prima verifica negli istituti penitenziari marchigiani, la prossima visita a Marino del Tronto di Ascoli Piceno.
A.Is.
IL GARANTE A MONTACUTO E BARCAGLIONE “IL SISTEMA SANITARIO HA FUNZIONATO”
Pubblicato il 19 Giugno 2020   Tag: Garante detenuti
IL GARANTE A MONTACUTO E BARCAGLIONE “IL SISTEMA SANITARIO HA FUNZIONATO”
Lungo confronto con il responsabile di settore per fare il punto della situazione e individuare le misure da mettere in atto per la nuova fase dell’emergenza epidemiologica. Incontro anche con il direttore, il referente delle attività trattamentali ed i Comandanti della polizia penitenziaria dei due istituti. Colloqui con i detenuti
“Non possiamo che ritenerci soddisfatti di come il sistema sanitario abbia affrontato l’emergenza epidemiologica nell’ambito degli istituti penitenziari marchigiani, dove a tutt’oggi non sono stati registrati casi positivi”. A dirlo è il Garante dei diritti, Andrea Nobili, dopo un lungo confronto con il responsabile dell’area sanitaria delle strutture anconetane di Montacuto e Barcaglione, prevista dall’azione di monitoraggio ripartita in presenza ormai da alcuni giorni. Come richiesto, Nobili ha anche incontrato il Direttore, il referente delle attività trattamentali e i Comandanti della polizia penitenziaria. Effettuati diversi colloqui con i detenuti.
“Abbiamo avuto la possibilità – specifica il Garante – di approfondire diverse problematiche, in modo da poter affrontare, attraverso le misure più adeguate, la nuova fase dell’emergenza. In questa direzione speriamo di poter riavviare quanto prima le attività trattamentali, che rappresentano un’occasione irrinunciabile per promuovere l’aggregazione e la risocializzazione dei detenuti nella società, una volta terminata la pena. Elementi tanto più necessari nel momento di difficoltà che tutti noi stiamo attraversando”.
Sono diversi i progetti inerenti le attività trattamentali già attivati, anche con il sostegno del Garante, e che attendono di essere ripristinati. Alcune attività culturali e pratiche da rimettere in moto in tutti gli istituti penitenziari delle Marche.
A.Is.
SCUOLA E DIRITTI, DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO DEI GARANTI REGIONALI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
Pubblicato il 16 Giugno 2020   Tag: Garante infanzia
SCUOLA E DIRITTI, DOCUMENTO DEL COORDINAMENTO DEI GARANTI REGIONALI PER L’INFANZIA E L’ADOLESCENZA
Una serie di proposte sottoposta all’attenzione del Presidente del Consiglio de Ministri, del Ministro al’istruzione e del Presidente nazionale dell’Anci. Chiesto anche un incontro da tenersi in tempi celeri
Scuola e diritti. Documento del Coordinamento dei Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’istruzione e al Presidente nazionale dell’Anci. Una serie di proposte che ha come premessa l’esigenza, in questo delicato momento successivo alla lunga fase emergenziale, di richiamare l’attenzione del Governo sul tema della ripartenza dell’attività scolastica e sul benessere complessivo di bambini e adolescenti. Chiesto anche un confronto, da tenersi in tempi celeri, per esaminare i contenuti del documento.
CARCERI E FINE DEL LOCKDOWN, NOBILI: “SE LA SITUAZIONE HA RETTO È ANCHE PER MERITO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”
Pubblicato il 16 Giugno 2020   Tag: Garante detenuti
CARCERI E FINE DEL LOCKDOWN, NOBILI: “SE LA SITUAZIONE HA RETTO È ANCHE PER MERITO DELLA POLIZIA PENITENZIARIA”
Prosegue l’azione di monitoraggio messa in atto dal Garante. Visita presso la Casa circondariale di Fermo, prevedendo i colloqui con i detenuti ed un confronto diretto con Direttore, Comandate della Polizia penitenziaria, dirigente medico e referente delle attività trattamentali. Prossimi appuntamenti a Marino del Tronto e Fossombrone
Nuovo appuntamento per il Garante Andrea Nobili nell’ambito dell’azione di monitoraggio degli istituti penitenziari, riavviata in presenza dopo il periodo di lockdown reso necessario dall’emergenza epidemiologica. Visita alla Casa circondariale di Fermo per i colloqui con i detenuti, ma anche per una visione complessiva della situazione. Come per le altre strutture regionali, infatti, Nobili ha ritenuto opportuno chiedere un incontro a Direttore, Comandate della Polizia penitenziaria, dirigente medico e responsabile delle attività trattamentali.
“Una scelta dettata dall’esigenza – come evidenziato dal Garante – di seguire da vicino le varie fasi del ritorno alla normalità, che nell’ambito carcerario merita ancor più attenzione e prudenza. Affrontando le diverse problematiche, è emerso che a Fermo non c’è più un referente effettivo per le attività trattamentali. Un aspetto che sarà oggetto di segnalazione, perché riteniamo che si tratti di una figura importante all’interno degli istituti”.
E nell’ambito di una riflessione più generale, Nobili non manca di sottolineare che “se finora il sistema carcerario nelle Marche ha retto all’uragano sanitario è anche merito della Polizia penitenziaria. Nel nostro territorio, per quello che ho potuto constatare, opera con serieta’ e attenzione, anche ai diritti dei detenuti. Un’attenzione che, spesso, contribuisce a rendere più umano il mondo del carcere”.
Con le stesse modalità degli incontri estesi a più componenti, nei prossimi giorni verranno effettuate le visite presso gli istituti di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno e Fossombrone.
A completare l’azione di monitoraggio altri incontri attivati per approfondire gli interventi all’interno dei penitenziari. Nei giorni scorsi un confronto diretto, in via telematica, con i rappresentanti delle diverse realtà di volontariato. Un appuntamento ormai consolidato nell’agenda del Garante, al quale hanno anche partecipato il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, e il dirigente dell’area detenuti e trattamento Prap, Marco Bonfiglioli.
A. Is.