ACCANTO AI MINORI PIU’ FRAGILI ATTRAVERSO L’AFFIDO FAMILIARE
Pubblicato il 12 Maggio 2017   Tag: Garante infanzia
Comunicati
ACCANTO AI MINORI PIU’ FRAGILI ATTRAVERSO L’AFFIDO FAMILIARE
Un momento di confronto alla luce della delicata e sempre più attuale questione dell’affido familiare. E’ quello promosso a Palazzo delle Marche dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, che di recente è entrato a far parte dello specifico gruppo di lavoro voluto dalla Garante nazionale e che, nei mesi scorsi, ha attivato alcuni incontri conoscitivi con le associazioni marchigiane adenti al “Registro regionale delle reti formalizzate di famiglie affidatarie”.
All’iniziativa sono stati chiamati ad intervenire i responsabili dell’Ars, dei servizi sanità e politiche sociali della Regione Marche, il Comune di Ancona, i rappresentanti delle Aree vaste, degli Ambiti territoriali, delle associazioni di famiglie affidatarie ed i consiglieri regionali.
“Il duplice obiettivo – ha sottolineato Nobili aprendo i lavori – è quello di approfondire la tematica in tutti i suoi aspetti, anche alla luce delle profonde trasformazioni in atto nella società, e di fornire nuovo impulso alla cultura del sostegno nei confronti dei minori più fragili. In questa direzione è indispensabile fare sistema e rilanciare l’attività del tavolo di coordinamento tecnico regionale per avere un quadro sempre più esaustivo della situazione marchigiana e dei possibili interventi da mettere in atto”.
Presente all’iniziativa anche il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, che ha parlato di un incontro “utile e costruttivo soprattutto sul fronte dell’ascolto. E’ solo partendo dalle reali esigenze del momento e dalle difficoltà esistenti che potremo essere messi nella condizione di intervenire dove si riterrà opportuno”. Da Mastrovincenzo l’impegno di coinvolgere la Commissione sanità e di sostenere la proposta, emersa nel corso del dibattito, per l’organizzazione di una Conferenza regionale sull’affido, sorretta da una seria istruttoria tecnica.
Diverse le testimonianze poste al centro dell’attenzione soprattutto dai rappresentanti delle associazioni di famiglie affidatarie, che Nobili ha definito “un significativo valore aggiunto della realtà marchigiana”.
Per tutti la necessità e l’impegno di ripartire attraverso una serie di incontri periodici che vadano a focalizzare la situazione sul piano operativo, su quello formativo e, non da ultimo, su quello culturale, fornendo indicazioni per elaborare interventi che siano univoci per tutto il territorio regionale.
A.Is.
MINORI STRANIERI, SANITA’, TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, NUOVE FUNZIONI PER IL GARANTE DEI DIRITTI
Pubblicato il 10 Maggio 2017   Tag: Ombudsman
MINORI STRANIERI, SANITA’, TRASPARENZA AMMINISTRATIVA, NUOVE FUNZIONI PER IL GARANTE DEI DIRITTI
Nel corso di un incontro a Palazzo delle Marche, Andrea Nobili ha presentato il Report 2016 e la programmazione per il 2017, soffermandosi sui contenuti di due importanti leggi nazionali che vanno ad interessare direttamente le Autorità di garanzia regionali. All’iniziativa ha partecipato il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, che si è soffermato soprattutto sull’attività di monitoraggio degli istituti penitenziari e sulle problematiche legate ai minori. Il 12 maggio summit sull’affido familiare.
Un consuntivo “a porte aperte”, che registra e consolida la partenza di qualificati progetti da sviluppare ulteriormente nel prossimo futuro. Con due novità di tutto rilievo che il Garante dei Diritti, Andrea Nobili, affida all’apertura del suo intervento per la presentazione, a Palazzo delle Marche, del Report 2016 e della programmazione per il 2017.
“Recentemente – ha sottolineato Nobili – sono state approvate due importanti leggi nazionali, nell’ambito delle quali vengono affidati compiti specifici ai Garanti regionali. Nel primo caso, le nuove norme volte a proteggere i minori stranieri non accompagnati, che rappresentano una svolta storica per il settore, chiamano le autorità di garanzia a selezionare e formare i tutori volontari. La legge in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, invece, contempla la possibilità di affidare ai Difensori civici la funzione di garanti per il diritto alla salute, prevedendo interventi in presenza di disfunzioni del sistema sanitario”.
Secondo Nobili “si tratta di scelte rilevanti che potranno trovare concretizzazione anche in questa regione, da un lato attraverso l’indispensabile concertazione con gli organismi preposti e dall’altro, avviando un percorso di confronto anche con la Giunta ed il Consiglio regionale.” Ed il Garante ricorda anche la recente normativa sulla trasparenza amministrativa (Freedom of Information Act), che chiama ancora in causa i difensori civici.
Il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, ha sottolineato come nel corso del 2016 l’attività dell’Autorità di garanzia si sia ulteriormente consolidata, “affrontando problematiche di strettissima attualità e rafforzando il contatto sul territorio con i cittadini in oggettiva difficoltà e con quelli che necessitano di maggiori tutele tutele. I 282 fascicoli chiusi, nei diversi settori di competenza, ne sono una riprova”.
Mastrovincenzo ha fatto riferimento “all’importante lavoro di monitoraggio effettuato nell’ambito degli istituti penitenziari marchigiani, affiancato da un’attenzione particolare nei confronti delle attività trattamentali”.
Secondo aspetto evidenziato dal Presidente quello che investe il complesso mondo dei minori, che ha visto il Garante attivare diverse iniziative. “Voglio ricordare – ha detto Mastrovincenzo – la preziosa fotografia emersa attraverso il primo Report sulle comunità di accoglienza, gli interventi dedicati al cyberbullismo e la complessa problematica dell’affido familiare, che sarà affrontata il prossimo 12 maggio attraverso un summit, voluto dallo stesso Garante, a cui parteciperanno i rappresentanti di tutti gli organismi che intervengono direttamente in questo settore, nonché le associazioni a cui fanno capo le famiglie affidatarie. Sarà un momento di riflessione complessivo, da cui far emergere nuove ipotesi d’intervento in un momento di crisi profonda che incide pesantemente sulla condizione dei minori e dell’infanzia.”
LA SITUAZIONE CARCERARIA
Sul fronte dell’intervento complessivo al primo posto, dunque, la costante azione di monitoraggio degli istituti penitenziari marchigiani. Il Garante non ha mancato di mettere in luce la tendenza ad un aumento, seppure in modo limitato e minore rispetto ad altre regioni, del sovraffollamento anche a livello regionale. La situazione al 30 aprile di quest’anno: 229 presenze a Pesaro (per una capienza di 153), 190 ad Ancona “Montacuto” (capienza salita a 256 dopo la riapertura di una sezione), 91 a Barcaglione (100), 117 ad Ascoli Piceno (104), 55 a Fermo (41), 153 a Fossombrone (201).
Nobili ha fatto anche riferimento anche alla messa in essere di molteplici iniziative per le attività trattamentali, con incontri sulla situazione sanitaria, sul reinserimento nel mondo del lavoro, sull’intervento del volontariato, su un nuovo approccio di tipo culturale.
In questa direzione, la sottoscrizione di protocolli, come quello con il Prap e l’Università di Urbino, che fornisce ai detenuti del carcere di Fossombrone la possibilità di conseguire il titolo di studio universitario, ed i corsi di formazione per minori sottoposti a procedimento penale, che sta coinvolgendo diversi istituti scolastici.
LE ALTRE ATTIVITA’
Particolare attenzione al mondo dei minori con il primo Report sulle comunità di accoglienza e con la partecipazione di Nobili ai tavoli nazionali, voluti dalla Garante Albano, su affido familiare e istituto dei tutori volontari e la conseguente attivazione sul territorio regionale di confronti con gli operatori del settore.
Per quanto riguarda il contrasto alle discriminazioni, nell’estate scorsa si è classificato al terzo posto, su base nazionale, il progetto che ha partecipato al bando del Ministero dell’interno, finanziato attraverso il Fami (Fondo asilo migrazione d integrazione), con al centro dell’attenzione l’attività della rete marchigiana dei Nodi.
Il Garante ha anche evidenziato gli interventi per il linguaggio non sempre adeguato usato dai media, soprattutto dalla rete, ed a quelli relativi ai bandi per l’accesso degli stranieri al pubblico impiego.
Il settore della difesa civica ha dalla sua parte la Convenzione con Consiglio regionale ed Anci Marche, che sta offrendo alle amministrazioni comunali la possibilità di avvalersi del supporto del Garante, senza impegni di spesa e con la stipula di apposite convenzioni.
Ma l’attività dell’Autorità di garanzia si è concessa anche uno sguardo più ampio attraverso la sigla dell’accordo di collaborazione tra Regione Marche, Consiglio regionale e Fondazione Iniziativa Adriatico – Ionica per la realizzazione del progetto “Diritti nella macroregione Adriatico – Ionica”, che ha mosso i primi passi sul finire del 2016.
A.Is.
ACCESSO DEI CITTADINI STRANIERI AL PUBBLICO IMPIEGO
Pubblicato il 16 Febbraio 2017   Tag: Antidiscriminazioni
ACCESSO DEI CITTADINI STRANIERI AL PUBBLICO IMPIEGO
Incontro tra il Garante dei diritti, Andrea Nobili, ed il Presidente di Anci Marche, Maurizio Mangialardi. Nota alle amministrazioni comunali al fine di attivare una corretta formulazione dei bandi, evitando il rischio di discriminazioni
Alla luce delle segnalazioni pervenute nell’ambito del contrasto alle discriminazioni, il Garante dei diritti, Andrea Nobili, ha incontrato il Presidente dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani) Marche, Maurizio Mangialardi, per affrontare la questione relativa all’accesso dei cittadini stranieri al pubblico impiego, in base a quanto previsto dalla legge nazionale n. 97 del 2013.
Per il Garante, infatti, è necessario sensibilizzare la pubbliche amministrazioni al rispetto della norma, tramite la declinazione di bandi che riconoscano la possibilità di partecipazione anche ai cittadini extracomunitari, che abbiano il possesso dei requisiti richiesti dalla normativa vigente.
Al termine dell’incontro Mangialardi e Nobili hanno definito un accordo sulla base del quale l’Anci Marche inoltrerà una nota alle amministrazioni comunali, al fine di attivare una corretta formulazione degli stessi bandi, evitando il rischio di adottare provvedimenti che abbiano caratteristiche di natura discriminatoria.
A.Is.
VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, NOBILI: “VA SALVAGUARDATO L’INTERESSE COLLETTIVO”
Pubblicato il 13 Febbraio 2017   
VACCINAZIONI OBBLIGATORIE, NOBILI: “VA SALVAGUARDATO L’INTERESSE COLLETTIVO”
Il Garante per l’infanzia, Andrea Nobili, prende posizione sulla questione dell’obbligatorietà dei vaccini, ribadendo quanto rappresentato nel corso dell’audizione programmata dalla Commissione regionale sanità, che proprio nei giorni scorsi ha avviato l’esame della relativa proposta di legge.
“L’obbligo vaccinale – sottolinea Nobili – è una misura nata a fronte di malattie che avevano causato migliaia di morti infantili e tantissime sofferenze. Non è discutibile il grande successo che ha avuto, insieme ad altri fattori, nella totale riduzione di queste malattie nel nostro Paese. Con la decentralizzazione del sistema sanitario, le Regioni e le Asl hanno la responsabilità di garantire il diritto alla prevenzione vaccinale e concordano con il Ministero una strategia nazionale, ma restano responsabili delle modalità organizzative dell’offerta vaccinale”.
Il Garante ricorda come già la comunità scientifica abbia evidenziato i mutamenti intercorsi negli ultimissimi anni, sia per la diminuzione della stessa copertura vaccinale dei bambini, sia per l’esposizione al contatto con persone provenienti da altri Paesi, in cui alcune malattie sono ancora presenti.
“Questa situazione – evidenzia – ci impone di tener conto delle raccomandazioni provenienti dalle istituzioni sanitarie competenti, che invitano all’adozione di provvedimenti per ottenere un livello accettabile di sicurezza. Si tratta di norme per proteggere la comunità e in particolare chi ha problemi di difese immunitarie, come i bambini più piccoli”.
Partendo dal fatto che la mancanza di vaccinazioni potrebbe ripercuotersi sulla salute degli altri, il Garante ritiene che, come hanno evidenziato recenti sentenze, “è inevitabile un bilanciamento tra principi costituzionali. Il pur rispettabile e tutelabile interesse individuale non può che regredire rispetto all’interesse pubblico, in particolare ove si tratti di tutela della salute”.
Valutazione positiva, dunque, per la proposta di legge regionale sull’obbligatorietà dei vaccini, anche se Nobili ritiene che “potrebbe essere considerata l’opportunità di estendere l’obbligo per l’iscrizione alle materne”.
Ed un’ultima annotazione: “E’ necessario coniugare il concetto di “obbligatorietà” con quello di “promozione” della salute, che è alla base di qualsiasi efficace azione preventiva, ed occorrono strategie comunicative in grado di fugare i dubbi dei genitori. Sempre nella consapevolezza dell’inevitabilità di un intervento legislativo nazionale che, anche in accoglimento delle indicazioni provenienti dalle Regioni, renda obbligatorie le vaccinazioni al fine dell’accesso ai percorsi scolastici nella scuola dell’infanzia e dell’obbligo”.
Nobili sottoporrà la questione al Garante nazionale per l’infanzia ed alla Conferenza dei Garanti regionali, al fine di giungere all’approvazione di un documento che solleciti il legislatore nazionale.
A.Is.
ATTIVITÀ LAVORATIVE PER I DETENUTI, NOBILI: “ATTIVIAMO IL CONFRONTO CON ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E COOPERATIVE SOCIALI”
Pubblicato il 7 Febbraio 2017   Tag: Garante detenuti
ATTIVITÀ LAVORATIVE PER I DETENUTI, NOBILI: “ATTIVIAMO IL CONFRONTO CON ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA E COOPERATIVE SOCIALI”
Nuova serie di visite negli istituti penitenziari marchigiani organizzata dal Garante dei diritti, che torna a ribadire la necessità d’interventi su attività trattamentali, lavoro e sanità. Primi incontri a Fossombrone e Villa Fastiggi di Pesaro.
Nuova serie di visite negli istituti penitenziari marchigiani organizzata dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, dopo la presentazione del Report 2016. I primi due appuntamenti, nei giorni scorsi, a Fossombrone e Villa Fastiggi di Pesaro, dove sono stati incontrati anche diversi detenuti che ne hanno fatto esplicita richiesta. Dati alla mano ed una lettura della situazione nel primo scorcio del nuovo anno, portano il Garante a confermare alcune valutazioni ed a lanciare alcune proposte per affrontare le criticità riscontrate.
Al primo posto le attività trattamentali che a tutt’oggi, secondo Nobili, non soddisfano pienamente la prospettiva della finalità rieducativa della pena. “E’ vero – sottolinea – che alcune lacune sono determinate da una compressione generalizzata delle risorse, ma al contempo è necessario riformulare una proposta più adeguata alle esigenze rappresentate ed a quelle che meglio delineano l’obiettivo finale”.
Secondo, ma non per ordine d’importanza, il problema del lavoro, considerato un presupposto fondamentale per il reinserimento dei detenuti nella società. In questa direzione, il Garante auspica la possibilità di poter concretizzare, nel prossimo futuro, un fronte ampio di riflessione: “E’ mia intenzione attivare una piattaforma che veda come soggetti attivi Prap, associazioni di categoria, cooperative sociali. Abbiamo bisogno di individuare nuovi percorsi per le attività lavorative da espletare dentro o fuori da carcere per quanti si trovano in regime di semilibertà”.
Infine, Nobili non manca di sottolineare le oggettive difficoltà determinate dalla presenza negli istituti penitenziari di soggetti con problemi psichiatrici o legati alle tossicodipendenze. “Anche in questo caso – aggiunge – urgono scelte ed interventi per migliorare le condizioni generali di vita degli stessi detenuti, ma anche di chi opera quotidianamente all’interno delle strutture carcerarie”.
Nelle prossime settimane le visite proseguiranno negli altri istituti presenti sul territorio regionale.
A.Is.
SITUAZIONE DEI MIGRANTI IN SERBIA, NOBILI SCRIVE A SAŠA JANKOVIĆ
Pubblicato il 3 Febbraio 2017   
SITUAZIONE DEI MIGRANTI IN SERBIA, NOBILI SCRIVE A SAŠA JANKOVIĆ
Nella lettera inviata al difensore nazionale dei diritti della Serbia, il Garante regionale esprime preoccupazione con particolare riferimento ai minori. Viene offerta la piena collaborazione per un intervento complessivo di sensibilizzazione.
Lettera del Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, al difensore nazionale dei diritti serbo, Saša Janković. Espressa viva preoccupazione in relazione alla tutela dei diritti fondamentali dei migranti attualmente in transito sul territorio della stessa Serbia, con particolare riferimento ai minori. In tal senso, vengono chieste informazioni e dati sull’attuale situazione.
Nobili ricorda che la realizzazione della Macroregione Adriatico-Ionica vede impegnata in prima fila la Regione Marche, con un impegno di collaborazione sottoscritto dagli Stati membri, al fine di favorire le buone pratiche da condividere. “Recentemente – viene specificato – è stato siglato un accordo con il Segretariato dell’Iniziativa Adriatico Ionica, che fornisce attuazione alla strategia macroregionale ed attraverso il quale si auspica di poter rafforzare i rapporti esistenti tra i Paesi delle due sponde dell’Adriatico per facilitare la promozione di una cultura di convivenza, di pace e di tutela dei diritti umani”.
Nella lettera, il Garante regionale offre “la piena collaborazione per sensibilizzare i Paesi afferenti la Macroregione a questo complesso tema, socializzando dati ed informazioni”.
A.Is.