MINORENNE DA GIORNI ASSENTE DA SCUOLA, IL GARANTE ALLERTA PROCURE E SERVIZI SOCIALI
Pubblicato il 12 Febbraio 2019   Tag: Antidiscriminazioni, Garante infanzia
Comunicati
MINORENNE DA GIORNI ASSENTE DA SCUOLA, IL GARANTE ALLERTA PROCURE E SERVIZI SOCIALI
La ragazza, di origine bengalese, perfettamente inserita nel tessuto sociale. La segnalazione da parte di un istituto scolastico di Ancona. Nobili: “Prima di rendere nota questa vicenda si è molto riflettuto. Tuttavia la preoccupazione giustifica un invito pubblico alle istituzioni competenti”
“Prima di rendere nota questa vicenda si è riflettuto molto, data la delicatezza della questione che impone particolare prudenza perché riguarda una ragazza minorenne, alla quale deve essere garantito il diritto alla riservatezza. Tuttavia la preoccupazione giustifica un invito pubblico alle istituzioni competenti affinché si faccia immediatamente luce sui fatti e si diano risposte rassicuranti in ordine all’eventuale pregiudizio che potrebbe subire la ragazzina”. A parlare è il Garante dei diritti, Andrea Nobili, che già da alcuni giorni ha rivolto una richiesta di intervento urgente al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni delle Marche ed al dirigente dei servizi sociali del Comune di Ancona.
La decisione è stata assunta dopo la segnalazione ricevuta da un istituto scolastico di Ancona in relazione ad una minore di origine bengalese, perfettamente inserita nello stesso tessuto scolastico ed in quello sociale, ma ormai da giorni assente dalle lezioni senza una giustificazione plausibile. Nella stessa informativa si faceva anche riferimento ad un suo possibile trasferimento in Bangladesh.
“La prima preoccupazione – sottolinea Nobili – è stata subito quella di un’eventuale coercizione della minore, in particolare in ordine all’eventualità di un matrimonio combinato. Il Tribunale ed i servizi sociali si sono subito attivati”.
Dopo aver acquisito ulteriori informazioni ed effettuato approfondimenti sulla situazione familiare e sulle frequentazioni della ragazza, nonché sugli avvenimenti riconducibili agli ultimi giorni prima della sua assenza da scuola, il Garante ha deciso di rivolgersi anche al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale ordinario di
Ancona chiedendo un tempestivo intervento che “consenta di accertare e, se necessario, ripristinare la tutela del supremo interesse della minore”.
Il Garante sottolinea che “secondo le ultime notizie la ragazza si troverebbe in Bangladesh, ma non si avrebbero certezze concrete sui motivi di questa partenza improvvisa e sulla sua reale volontà di allontanarsi dall’Italia. Ecco, allora, la necessità che vengano posti in essere urgentemente gli interventi per rintracciarla e per assicurarsi che non subisca la lesione dei suoi diritti fondamentali. E’ determinante attivarsi affinché riprenda il suo normale percorso scolastico e di vita”.
A.Is.
UN “OSSERVATORIO PER IL DISAGIO ADOLESCENZIALE E GIOVANILE”
Pubblicato il 1 Febbraio 2019   Tag: Garante infanzia
UN “OSSERVATORIO PER IL DISAGIO ADOLESCENZIALE E GIOVANILE”
Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, chiede un momento di confronto e riflessione per valutare l’istituzione dell’organismo. Invito rivolto a Regione, Asur, Anci, Tribunale per i minorenni e Ufficio scolastico regionale. Annunciata per i prossimi mesi una campagna di sensibilizzazione a tutto campo sulle tematiche relative al rispetto della legalità, alla prevenzione ed al contrasto delle sostanze stupefacenti.
L’istituzione di un “Osservatorio per il disagio adolescenziale e giovanile”. Il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, propone di avviare un momento di confronto e riflessione per valutare questa ipotesi, alla luce di una situazione sempre più preoccupante che, a suo avviso, va adeguatamente monitorata e seguita nelle diverse specificità. La richiesta è rivolta al Presidente della Giunta regionale, a quello dell’Anci, al direttore generale dell’Asur, nonché al Presidente ed al Procuratore del Tribunale per i Minorenni delle Marche ed all’Ufficio scolastico regionale.
Accanto a questo, nei prossimi mesi il Garante intende promuovere un’intensa campagna di sensibilizzazione sulle tematiche relative al rispetto della legalità, alla prevenzione ed al contrasto delle sostanze stupefacenti, anche attraverso l’organizzazione di incontri con i ragazzi che frequentano gli istituti scolastici di secondo grado del territorio. “Consapevoli dell’importanza del lavoro di rete – evidenzia – riteniamo che sia prezioso un coinvolgimento a tutto campo di quanti operano nei diversi settori di competenza”.
Oltre a coinvolgere nuovamente la Regione, con i Presidenti di Giunta e Consiglio, e l’Asur, attraverso una seconda lettera Nobili fa pervenire l’invito anche ai Prefetti ed ai Questori delle Marche, al direttore dell’Ufficio scolastico regionale ed ai Presidenti degli Ordini degli psicologi e degli assistenti sociali.
“Non possiamo tirarci indietro – conclude – quanto si tratta di fornire un aiuto concreto ai nostri ragazzi, di evitare che cadano in situazioni pericolose e di sostenerli in un equilibrato processo di crescita”.
A.Is.
IL GARANTE A FERMO DOPO UN NUOVO SUICIDIO IN CARCERE
Pubblicato il 28 Gennaio 2019   Tag: Garante detenuti
IL GARANTE A FERMO DOPO UN NUOVO SUICIDIO IN CARCERE
Nobili evidenzia le numerose criticità che caratterizzano la struttura. In primo luogo il sovraffollamento, come riportato anche nel Report sulla situazione degli istituti penitenziari
marchigiani. Al centro dell’attenzione la vetustà del complesso, la mancanza di spazi e l’inadeguatezza delle tre celle destinate agli arrestati
Visita del Garante regionale presso il carcere di Fermo dopo il suicidio del detenuto quarantenne originario di Santo Domingo. L’uomo si trovava attualmente in regime di semilibertà. “Nel
complesso la struttura fermana – sottolinea Nobili – presenta numerose criticità, più volte evidenziate agli organismi preposti. Esiste un oggettivo problema di sovraffollamento, riportato
anche nel nostro Report sulla situazione degli istituti penitenziari, che abbiamo avuto modo di illustrare nei giorni scorsi”.
Al 31 dicembre, infatti, i detenuti erano settanta, di cui 22 stranieri, su una capienza regolamentare di 41. Il Garante fa anche riferimento alla vetustà della stessa struttura carceraria,
ricavata da un antico convento, che non offre gli spazi necessari a soddisfare le diverse esigenze. “Basti pensare – aggiunge – alla inadeguatezza delle tre celle destinate agli arrestati,
che danno vita ad una piccola sezione circondariale. Posti limitatissimi che rendono ancora più complesso il lavoro di controllo da parte della polizia penitenziaria. Nelle camere di
pernottamento si è arrivati ad inserire la terza branda nei letti a castello. Da non sottovalutare, infine, che la maggior parte dei detenuti ha problemi legati alla tossicodipendenza. Una
situazione difficilissima, che viene affrontata quotidianamente anche grazie alla grande volontà di tutti gli operatori che intervengono all’interno del carcere”.
L’ultimo suicidio in carcere sul territorio marchigiano era stato registrato a Villa Fastiggi nel luglio del 2018.
A.Is.
PERQUISIZIONI NELLE SCUOLE, IL GARANTE SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE
Pubblicato il 23 Gennaio 2019   Tag: Garante infanzia
PERQUISIZIONI NELLE SCUOLE, IL GARANTE SCRIVE A PREFETTO E QUESTORE
Nella lettera viene chiesto anche un incontro con l’obiettivo di valutare strade alternative per contrastare forme di disagio presenti tra i giovani
Alcune perplessità le aveva già espresse pubblicamente nei giorni scorsi, intervenendo in merito all’intervento delle forze dell’ordine in alcune scuole, con perquisizioni per decine di studenti e l’ausilio dei cani antidroga. Ora il Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, in qualità di garante dei minori, decide di rivolgersi direttamente al Prefetto ed al Questore di Ancona.
“Grazie alle forze dell’ordine – scrive in una lettera – viene condotto un quotidiano ed indispensabile lavoro, che consiste nel tentativo di prevenire e reprimere fenomeni, anche precocissimi, di natura delittuosa. Ritengo che questa fondamentale missione possa essere messa in opera anche attraverso lo studio di nuove strategie di comunicazione o mediazione rivolte a bambini e ragazzi, affinchè sia possibile la costruzione di un rapporto di fiducia e rispetto reciproco”.
Secondo Nobili, infatti, proprio la prospettiva “di conquistare la fiducia dei ragazzi, riducendo il ricorso ad attività eccessivamente repressive, pur necessario in determinati contesti, potrebbe portare ad una loro spontanea ed efficace collaborazione”. Al Prefetto ed al Questore il Garante rivolge la proposta di un incontro teso a valutare strade alternative per contrastare le forme di disagio presenti tra i giovani.
A.Is.
PIANETA GIOVANI, IL GARANTE: “EVITIAMO ATTEGGIMENTI TROPPO REPRESSIVI”
Pubblicato il 19 Gennaio 2019   Tag: Garante infanzia
PIANETA GIOVANI, IL GARANTE: “EVITIAMO ATTEGGIMENTI TROPPO REPRESSIVI”
Intervenendo a Senigallia per la presentazione del Cogeu (Comitato genitori unitario degli istituti scolastici), Nobili ha avanzato qualche perplessità su iniziative come quella registrata presso un istituto scolastico di Fabriano, dove le forze dell’ordine hanno perquisito decine di studenti con l’ausilio dei cani antidroga.
Non fare confronti con il passato, attivare l’ascolto con i minori, instaurare un nuovo rapporto di fiducia. Sono questi i concetti ribaditi dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, nel corso dell’incontro per la presentazione ufficiale del Cogeu (Comitato genitori unitario degli istituti scolastici) di Senigallia. “La società è in continuo mutamento – ha sottolineato – ed ogni riferimento ai modelli di altre generazioni potrebbe essere completamente fuorviante. Dobbiamo essere vicini ai nostri ragazzi cercando di capire le esigenze del momento attuale, le loro aspettative ed i loro progetti per il futuro”.
In tutto questo, secondo Nobili, non sono d’aiuto atteggiamenti di tipo repressivo. “La sicurezza ed il controllo costante vanno sicuramente garantiti – ha concluso – destano qualche perplessità, però, iniziative come quella registrata presso un istituto scolastico di Fabriano, dove le forze dell’ordine hanno perquisito decine di studenti con l’ausilio dei cani antidroga. Vanno individuate altre strade da seguire”.
A.Is.
Ancona 19 – 1 – 2019
“REPORT CARCERI 2018”, LA FOTOGRAFIA DEGLI ISTITUTI MARCHIGIANI
Pubblicato il 11 Gennaio 2019   Tag: Garante detenuti
“REPORT CARCERI 2018”, LA FOTOGRAFIA DEGLI ISTITUTI MARCHIGIANI
Illustrati a Palazzo delle Marche i risultati del lavoro di monitoraggio effettuato dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, nel corso dell’anno appena trascorso. Al centro dell’attenzione vecchie e nuove criticità. Tra i problemi sanitari, al primo posto quello delle tossicodipendenze che interessa il 48,9% dei detenuti. Hanno partecipato all’iniziativa il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo, il consigliere Gianni Maggi e diversi rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria
La fotografia degli istituti penitenziari marchigiani attraverso il “Report 2018”, predisposto dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, e frutto della costante azione di monitoraggio messa in campo nel corso dell’anno appena trascorso. A sostanziare il lavoro svolto, decine di interventi, colloqui con i detenuti e con i rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria, nonché iniziative e sopralluoghi che hanno registrato anche la partecipazione di alcuni parlamentari marchigiani, così come richiesto dallo stesso Garante per permettere una lettura più immediata della situazione. Accanto a tutto questo non è mancata una riflessione generale sul sistema penitenziario largamente inteso, che ha trovato un momento di confronto nel corso del convegno “Diritti dietro le sbarre”.
TRA VECCHIE E NUOVE CRITICITÀ
Nel corso della presentazione ufficiale del report, ospitata a Palazzo delle Marche, Nobili non ha mancato di confermare alcune delle maggiori criticità. In primis quella del sovraffollamento che, seppure non con percentuali elevatissime, continua a destare preoccupazione, considerate anche le oscillazioni delle presenze registrate in alcuni particolari periodi. A questo vanno rapportate le più volte denunciate carenze negli organici, sia sul fronte della polizia penitenziaria, sia su quello di tutte le altre figure chiamate a garantire gli adeguati percorsi di sicurezza, trattamento, reinserimento dei detenuti, di mediazione culturale (considerato il significativo numero di stranieri) e di assistenza sanitaria e psicologica, anche in considerazione dell’aumento di alcune patologie come quelle di carattere psichiatrico.
Sempre in relazione all’aspetto sanitario, resta comunque in prima linea il problema delle tossicodipendenze che annovera la più alta percentuale (48,9%) tra i detenuti dei sei istituti marchigiani.
Una situazione complessa, aggravata dalla crisi economica e dal taglio dei fondi previsti, che spesso ha determinato difficoltà nel garantire i servizi primari. A risentirne anche le attività trattamentali, che, seppur ben avviate in alcuni istituti, hanno dovuto fare i conti con l’esiguità delle risorse regionali ed i ritardi nella loro assegnazione.
Il supporto del volontariato, come ribadito nel terzo tavolo di confronto organizzato recentemente dal Garante con le associazioni di settore, ha permesso di far fronte ad alcune emergenze, riempiendo i vuoti che si sono inevitabilmente creati.
Altro capitolo quello legato ai problemi strutturali con lavori finanziati, ma che ancora tardano a partire. Al centro dell’attenzione soprattutto i penitenziari di Villa Fastiggi e Fossombrone, che è anche sede del Polo Universitario, nato dall’accordo tra Prap (Provveditorato amministrazione penitenziaria), Garante e Università di Urbino. Infine, le difficoltà che attualmente deve fronteggiare l’Uepe (Ufficio per l’esecuzione penale esterna), che vede incrementare le competenze, ma deve fare i conti con l’esiguità del personale.
Nel suo intervento il Presidente Antonio Mastrovincenzo ha ricordato l’impegno del Consiglio regionale sul fronte delle problematiche legate al sistema carcerario, non mancando di evidenziare l’importanza del confronto diretto attivato dal Garante attraverso gli incontri con le rappresentanze della polizia penitenziaria, del volontariato, dei settori sanitario e sociale. “Non posso che ribadire – ha aggiunto – l’importanza delle attività trattamentali, per le quali nel bilancio preventivo 2019 abbiamo previsto uno stanziamento di 260.000 euro. E’ una risorsa ovviamente non sufficiente, ma sta a confermare la nostra attenzione nei confronti di questo settore”. Da ultimo il Presidente ha rivolto “un ringraziamento particolare al mondo del volontariato per il suo prezioso ed insostituibile supporto”.
Presenti all’incontro diversi rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria ed il consigliere regionale Gianni Maggi.
I DATI RELATIVI AI SEI ISTITUTI MARCHIGIANI
Passando ai dati concreti, i detenuti presenti nelle Marche sono 929 (fonte Ministero Giustizia, dicembre 2018), a fronte dei 934 del 2017, di cui 314 stranieri rispetto ai 310 del precedente anno.
Sulla base dei dati raccolti dal Garante, risultano effettivamente in servizio 590 agenti di polizia penitenziaria (su 655 assegnati), 18 educatori e 14 psicologi. Per quanto riguarda la situazione sanitaria, le tossicodipendenze mantengono sempre il primato con 454 detenuti (pari al 48,9%), segnalati dall’area sanitaria, che presentano problemi di droga, mentre a seguire figurano le patologie di tipo psichiatrico, con 98 casi accertati.
L’esame delle singole realtà vede al primo posto la casa circondariale di Montacuto con 316 detenuti (di cui 132 stranieri) per una capienza di 256 (per quanto riguarda la stessa capienza la fonte è quella ministeriale). Le sezioni di alta sicurezza a tutt’oggi ospitano 65 persone (tutti italiani). Segue la casa circondariale di Pesaro – Villa Fastiggi con 219 detenuti (di cui 90 stranieri e 20 donne) per una capienza complessiva di 153 unità. Nella sezione sex offender risultano 46 presenze.
Si passa poi a Fossombrone con 161 detenuti (22 stranieri) a fronte di 202 posti disponibili; Marino del Tronto con 101 (24 stranieri e 79 presenze nella sezione dell’alta sicurezza, creata dopo la chiusura del 41 bis) su 104; Barcaglione con 78 (30 stranieri) su 100; Fermo 70 (22 stranieri) su 41.
Per quanto riguarda la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) di Monte Grimano Terme, al momento ancora ubicata nella struttura “Case Gemelle”, si registrano 21 ospiti (4 donne), di cui 18 provenienti dalle Marche.
A.Is.