IL GARANTE DEI DIRITTI SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Pubblicato il 19 Novembre 2016   Tag: Garante infanzia
Comunicati
IL GARANTE DEI DIRITTI SULLA GIORNATA INTERNAZIONALE DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
“In occasione della Giornata internazionale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, un pensiero particolare vada alle popolazioni colpite dal dramma del terremoto, che ha inciso sulle vite di tanti bambini e ragazzi, a cui dobbiamo garantire anche il diritto all’istruzione ed allo svago in luoghi sicuri. Si dia immediata concretizzazione ad uno scrupoloso monitoraggio della vulnerabilità sismica di tutti gli edifici scolastici e al piano straordinario per la loro messa in sicurezza”. A parlare è il Garante dei diritti, Andrea Nobili, che ricorda l’appuntamento del 20 novembre, data simbolica che nel 1989 registrò l’adozione, da parte dell’Assemblea delle Nazioni Unite, della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, ratificata da oltre 190 Paesi e nel 1991 anche dall’Italia.
“Nonostante vi sia un generale consenso sull’importanza dei diritti dei più piccoli – prosegue Nobili – ancora oggi molti bambini e adolescenti, anche nel nostro Paese, sono vittime di violenze o abusi, sono discriminati, emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza. Nel mondo sono milioni quelli che lottano per vedere assicurati diritti fondamentali”:
Il Garante prende come riferimento anche il report annuale dell’associazione Save the Children, che fornisce il quadro di un’Italia in cui quasi un minore su tre è a rischio povertà ed esclusione sociale, mentre i bambini di quattro famiglie povere su dieci soffrono il freddo d’inverno, perché i loro genitori non possono permettersi di riscaldare adeguatamente la casa. Più di un minore su quattro abita in appartamenti umidi, mentre l’abitazione di oltre un bambino su dieci, che vive in famiglie a basso reddito, non è sufficientemente luminosa”.
Secondo Nobili “ gli effetti della crescente povertà materiale si traducono sempre più spesso in quella che si definisce “povertà educativa”, cioè in una deprivazione di opportunità formative ed educative anche extra-scolastiche, che consentano ad ogni bambino di sviluppare il proprio potenziale. La povertà minorile è una emergenza assoluta. Per contrastarla, è cruciale prevedere misure specifiche, quali il supporto alle famiglie, il rafforzamento dei servizi di welfare, la diffusione e la stabilizzazione di misure specifiche di sostegno alle famiglie in povertà estrema. I nuovi media giocano un ruolo essenziale e possono rappresentare uno strumento utilissimo per acquisire conoscenze e per favorire processi d’integrazione e partecipazione. Allo stesso tempo, il loro uso impone nuove sfide educative per il mondo adulto che siano parte integrante del percorso formativo di bambini e adolescenti, affinché possano acquisire le competenze necessarie per un utilizzo responsabile degli strumenti tecnologici”.
Nella sua riflessione finale, Nobili invita tutti a non celebrare il 20 novembre come un semplice anniversario. “Facciamo in modo – sottolinea – che l’affermazione di quei diritti fondamentali che la Convenzione ha stabilito sia una pratica quotidiana. Come diceva Albert Einstein, non c’è a questo mondo grande scoperta o progresso che tenga, fintanto che ci sarà anche un solo bambino triste”.
A.Is.
IL PROGETTO “EDU” PER PARLARE DI DIRITTI
Pubblicato il 15 Novembre 2016   Tag: Garante infanzia
IL PROGETTO “EDU” PER PARLARE DI DIRITTI
Realizzato da Amnesty International e sostenuto dal Garante regionale dei diritti, sarà proposto in diversi istituti scolastici delle Marche. Al centro dell’attenzione il Rapporto 2015 – 2016 dell’organizzazione internazionale, contenente la documentazione sulla situazione in 160 Paesi e territori del mondo.
Ai nastri di partenza il progetto “Edu” (Educazione ai diritti umani), realizzato da Amnesty International, promosso e sostenuto dal Garante regionale dei diritti. Direttamente interessati diversi istituti scolastici marchigiani, che hanno aderito all’iniziativa e che, a partire dal prossimo 21 novembre, ospiteranno gli incontri per la presentazione del Rapporto 2015 – 2016 (“Diritti in pericolo – Assalto globale alla libertà”) di Amnesty International, contenente la documentazione sulla situazione in 160 Paesi e territori del mondo.
“Il nostro obiettivo – sottolinea il Garante, Andrea Nobili – è quello promuovere la più ampia consapevolezza sui diritti umani, diffondere un’autentica cultura della cittadinanza, ribadire i principi di civiltà e democrazia che dovrebbero essere sempre alla base del nostro vivere sociale. La collaborazione con Amnesty International Marche ci porta a proporre questa iniziativa nelle scuole, nella consapevolezza che è proprio ai giovani che dobbiamo fornire elementi certi di riflessione su quanto sta accadendo in diverse zone del nostro continente”. Il progetto prevede anche dei workshop con attività pratiche, esperenziali e ludiche e l’utilizzo di diverse forme comunicative. Gli ultimi incontri sono in programma per il mese di febbraio.
A.Is.
NUOVI PROGETTI PER I NODI DELLA RETE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Pubblicato il 12 Novembre 2016   Tag: Antidiscriminazioni
NUOVI PROGETTI PER I NODI DELLA RETE CONTRO LE DISCRIMINAZIONI
Il punto della situazione nel corso di un incontro a Palazzo delle Marche, presenti il Garante dei diritti, Andrea Nobili, ed il Gruppo regionale di lavoro. Sarà avviato un monitoraggio sui media e sull’attività complessiva della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla pubblicazione dei bandi.
I Nodi della rete territoriale contro le discriminazioni fanno il punto sull’attività svolta e sui progetti per il futuro. Nel corso dell’ incontro svoltosi a Palazzo delle Marche, presenti il Garante dei diritti Andrea Nobili e lo stesso Gruppo regionale di lavoro contro le discriminazioni, ripercorse le tappe fondamentali che hanno portato alla costruzione ed al consolidamento della stessa rete, chiamata ora ad intervenire direttamente sul campo. Sarà avviato, quanto prima, un monitoraggio sui media e sull’attività complessiva della pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla pubblicazione dei bandi, affinchè non siano presenti elementi di evidente discriminazione.
Al centro dell’attenzione anche i risultati emersi dai recenti corsi di formazione, che hanno portato all’adesione di nuovi Nodi, e la presentazione del progetto “Nodi Marche – No dicrimination”, che la scorsa estate si è aggiudicato il terzo posto, su oltre cento presentati a livello nazionale, partecipando al bando del Ministero dell’Interno, finanziato attraverso il Fami (Fondo Asilo Migrazione e Integrazione).
Posto in essere da Università di Urbino (ente capofila) Regione Marche – Servizi sociali , Ars , diverse cooperative ed associazioni, con l’adesione di Gante dei diritti, Comuni di San Benedetto del Tronto e Grottammare, lo stesso progetto va a concretizzarsi su due direttrici, prevedendo da un lato una maggiore vicinanza della rete alle potenziali vittime di discriminazioni e dall’altro la sensibilizzazione di chi opera con i migranti e del mondo legato all’informazione.
A.Is.
VISITE NELLE CARCERI MARCHIGIANE, IN VIA DI DEFINIZIONE IL NUOVO REPORT
Pubblicato il 11 Novembre 2016   Tag: Garante detenuti
VISITE NELLE CARCERI MARCHIGIANE, IN VIA DI DEFINIZIONE IL NUOVO REPORT
Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, sta concludendo la seconda fase di incontri, dopo quella del gennaio scorso che ha visto la partecipazione di diversi consiglieri regionali. Soddisfazione per la positiva conclusione di alcuni progetti
“Già dalle prossime settimane avremo la possibilità di fornire, attraverso il nostro report annuale, una mappatura estesa sullo stato effettivo degli istituti penitenziari marchigiani, sulle attuali condizioni di detenzione e sull’attuazione dei processi di reinserimento sociale”. Così il Garante dei diritti, Andrea Nobili, che sta concludendo l’ultima fase di visite, dopo quella del gennaio scorso a cui hanno partecipato diversi consiglieri regionali, con lo scopo di ottenere una fotografia dettagliata della situazione, anche alla luce dei problemi venutisi a determinare dopo l’evento sismico di ottobre e la conseguente chiusura del carcere di Camerino.
Condizionato da diversi problemi strutturali, evidenziati nel report dello scorso anno, l’istituto ha riportato, infatti, lesioni consistenti che hanno reso indispensabile l’evacuazione di tutti i detenuti.
“Anche durante quest’ultimo ciclo di visite – sottolinea Nobili – abbiamo registrato, da parte delle direzioni, massima apertura al confronto ed altrettanta disponibilità a concretizzare progetti tendenti ad offrire nuove opportunità ai detenuti, tenendo conto di quanto emerso dai colloqui effettuati nei penitenziari, delle esigenze e delle problematicità evidenziate nelle diverse situazioni”.
In questa direzione, il Garante fa presente il positivo riscontro ottenuto con “Una pagina nuova”, iniziativa che è riuscita a portare in tutti gli istituti marchigiani diversi scrittori ed artisti italiani. “Attraverso l’incontro con Emiliano Poddi, ospitato a Villa Fastiggi – evidenzia – abbiamo chiuso con successo un progetto, che ha inteso ribadire l’importanza della cultura come strumento di avvicinamento alla società esterna e che è stato possibile grazie alla fattiva collaborazione con Prap, Comune di Camerino, Ats 18 e associazione l’Officina. In questo senso, attiveremo quanto prima altre significative progettualità, cercando il massimo coinvolgimento di tutte le parti interessate”.
A.Is.
LEZIONI DI LEGALITA’ NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 28 Ottobre 2016   Tag: Garante detenuti
LEZIONI DI LEGALITA’ NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Sono iniziate, a partire dagli istituti penitenziari di Pesaro e Fossombrone, le prime lezioni di legalità tenute da Mario Paciaroni, Procuratore capo della Repubblica presso il Tribunale di La Spezia, attualmente in quiescenza.
In ogni carcere marchigiano saranno trattate le tematiche relative al femminicidio, allo stalking, al mobbing, al bullismo, all’uso ed allo spaccio di sostanze stupefacenti, alla violenza sessuale, all’abuso su minori, ai maltrattamenti domestici.
L’iniziativa, proposta da Paciaroni e promossa dall’Autorità di Garanzia regionale, in collaborazione con gli istituti penitenziari, vuole essere un vero e proprio strumento di rieducazione dei detenuti per promuovere la riflessione, la promozione del senso civico, il valore psicologico e sociale della giustizia e il rispetto delle regole come elementi fondativi dell’individuo.
GIORNATA CONCLUSIVA CORSO PER MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE
Pubblicato il 26 Ottobre 2016   Tag: Garante infanzia
GIORNATA CONCLUSIVA CORSO PER MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE
Progetto promosso in base alla convenzione tra Garante dei diritti, Ussm (Ufficio dei servizi sociali per i minorenni) del Ministero di Grazia e Giustizia ed istituti scolastici di riferimento. Interessati il “Podesti” di Ancona ed il “Benelli” di Pesaro. Consegna degli attestati, presente il Presidente del Consiglio, Mastrovincenzo
Fornire ulteriori opportunità per facilitare l’uscita dal circuito penale e avviare un nuovo percorso di crescita e cambiamento. Sono gli obiettivi prioritari del corso di formazione e avviamento al lavoro per minori sottoposti a procedimento penale, che si è concluso con la cerimonia di consegna degli attestati ospitata a Palazzo delle Marche, presente il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo.
Promosso in base alla convenzione tra Garante dei diritti, Ussm (Ufficio dei servizi sociali per i minorenni) del Ministero di Grazia e Giustizia ed istituti scolastici di riferimento, il progetto è stato attivato presso il “Podesti” di Ancona” e il “Benelli” di Pesaro, dove i ragazzi hanno partecipato a due corsi per l’avviamento al lavoro nel settore della meccanica, con lezioni tecnico pratiche e stage presso alcune officine del territorio.
Nel suo intervento, il Garante Andrea Nobili si è soffermato sulle dinamiche che caratterizzano i percorsi del sistema giudiziario minorile, ritenuto uno dei migliori al mondo perché basato sul concetto della “giustizia riparativa”. “In questo contesto – ha ribadito – hanno un ruolo forte diverse professionalità e la società civile è chiamata a fornire un contributo altrettanto determinante. Occorre vicinanza e coinvolgimento da parte delle istituzioni e percorsi che aiutino a rialzarsi chi si è imbattuto in un inciampo”.
Ai corsi hanno partecipato complessivamente 19 ragazzi, di cui 6 stranieri ed altrettanti ospitati in comunità. Per due, è stata offerta anche la possibilità di effettuare un tirocinio retribuito di 4 mesi, presso ulteriori officine della provincia di Ancona, nell’ambito del progetto “Ipotesi di lavoro”.
Il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, ha evidenziato la significativa partecipazione dei ragazzi ai due corsi, sottolineando come la formazione in generale, e soprattutto in questa situazione, assuma un valore strategico per quanto riguarda il processo di scolarizzazione e di reinserimento sociale dei giovani. “E’ un percorso di crescita importante – ha concluso – che può fornire importanti strumenti per affrontare il futuro”.
Il progetto complessivo è stato illustrato dal direttore Ussm di Ancona, Patrizia Giunto, che ha auspicato la concretizzazione di almeno due corsi in ogni provincia delle Marche.
Ulteriori riflessioni sono state poste al centro dell’attenzione dai dirigenti dell’Ufficio scolastico regionale, Anna Maria Nardiello e Marcella Tinazzi, e dei due istituti che hanno ospitato i corsi, Vinicio Cerquetti e Anna Maria Marinai.
Entro la fine del 2016, inoltre, sarà portata a conclusione la prima parte del progetto “L’informazione, ponte per la partecipazione: il minore parte attiva mell’iter penale”, che riguarda la realizzazione di una guida cartacea e multimediale plurilinguistica, realizzata dai minori sottoposti a procedimento penale e seguiti dall’Ussm, resa possibile attraverso la collaborazione con gli studenti e gli insegnanti del liceo artistico “Mannucci” di Ancona.
A.Is.