NEL CARCERE DI BARCAGLIONE L’ANTEPRIMA DE “LA MACINA” PER IL “MONSANO FOLK FESTIVAL”
Pubblicato il 24 Luglio 2017   Tag: Garante detenuti
Comunicati
NEL CARCERE DI BARCAGLIONE L’ANTEPRIMA DE “LA MACINA” PER IL “MONSANO FOLK FESTIVAL”
l 26 luglio primo appuntamento con “Barcarok”, iniziativa voluta dalla direzione dell’istituto penitenziario ed appoggiata dal Garante dei diritti. Nel complesso previsti tre diversi concerti che si terranno nei prossimi mesi
Primo appuntamento con “Barcarock – Canti dal carcere” il prossimo 26 luglio a Barcaglione. Prende il via l’iniziativa, voluta dalla direzione dell’istituto penitenziario, che coniuga le attività trattamentali con la musica rock e che, ancora una volta, incontra il sostegno del Garante dei diritti, Andrea Nobili.
“Gli incontri di poesia, quelli con la musica, il progetto legato all’orto sociale realizzati nel penitenziario di Ancona – Barcaglione – sottolinea lo stesso Garante – contribuiscono a rendere più concreti i percorsi trattamentali. Sia pure tenendo presenti tutte le problematiche più volte evidenziate, è necessario continuare ad impegnarsi in questa direzione per attivare azioni finalizzate al miglioramento della qualità della vita dei detenuti, al loro recupero ed alla loro reintegrazione sociale”.
“Barcarock” prevede tre diversi concerti ed il primo vedrà come protagonista “La Macina”, gruppo di canto popolare, nato nel 1968, che ha scelto di proporre proprio a Barcaglione l’anteprima del “Monsano Folk Festival 2017”, voluto dal Comune, con il contributo ed il patrocinio della Provincia di Ancona , della Regione Marche, della Fondazione Pergolesi – Spontini, curato dallo stesso gruppo e dal Centro Tradizioni Popolari.
Nel carcere anconetano sarà proposto uno dei programmi storici de “La Macina”, caratterizzato dai canti e dalle musiche della tradizione marchigiana, anche in occasione del prossimo traguardo dei cinquanta anni di attività.
“Barcarock” prevede altri due appuntamenti musicali che si terranno nei prossimi mesi.
A.Is.
INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE PER I MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE
Pubblicato il 19 Luglio 2017   Tag: Garante infanzia
INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE PER I MINORI SOTTOPOSTI A PROCEDIMENTO PENALE
Siglato l’accordo per la seconda fase del progetto realizzato grazie alla collaborazione tra Ussm, liceo artistico “Mannucci” di Ancona e Garante regionale dei diritti. Stampa e diffusione di un vademecum e realizzazione di un video
Seconda fase per il progetto su informazione e partecipazione, che vede come protagonisti i minori sottoposti a procedimento penale, realizzato grazie alla collaborazione tra Ussm (Ufficio dei Servizi sociali per i minorenni), liceo artistico “Mannucci” di Ancona e Garante regionale dei diritti. E’ stato siglato, infatti, l’accordo per la definizione del pacchetto d’interventi già avviato nel 2016. Previste la stampa e la diffusione di un vademecum d’orientamento nel sistema del processo penale minorile, realizzato dagli studenti e dai ragazzi seguiti dall’Ussm con traduzione in otto lingue, e la creazione di un video prodotto nel laboratorio teatrale con il supporto di personale qualificato nel settore.
Già lo scorso anno il Garante aveva approvato la realizzazione di tre progetti formativi a favore di minori e giovani adulti (tra 18 e 25 anni) sottoposi a procedimento penale, di cui due riguardavano la formazione professionale nel settore della meccanica, con stage presso ditte del settore, ed uno dedicato all’informazione che è, appunto, quello sviluppato al “Mannucci”.
“Questi, insieme ad altri interventi proposti in passato – sottolinea il Garante, Andrea Nobili – intendono consolidare gli strumenti di contrasto alla devianza minorile, facilitando anche il percorso di crescita, di cambiamento e di responsabilizzazione dei ragazzi”. I risultati del progetto complessivo saranno presentati nel corso di una cerimonia conclusiva.
Il coinvolgimento diretto dell’istituto scolastico anconetano trova attuazione nell’accordo programmatico del 2011 tra la Regione Marche, l’Autorità di garanzia, l’Ufficio scolastico regionale e le quattro università marchigiane.
A.Is.
ULTIMATE LE VISITE DEL GARANTE NEI PENITENZIARI REGIONALI, DETENUTI IN AUMENTO A FERMO
Pubblicato il 17 Luglio 2017   Tag: Garante detenuti
ULTIMATE LE VISITE DEL GARANTE NEI PENITENZIARI REGIONALI, DETENUTI IN AUMENTO A FERMO
Con le visite a Marino del Tronto a Fermo si è conclusa la serie di sopralluoghi negli istituti penitenziari marchigiani, effettuata dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, prima della pausa estiva. Attraverso gli incontri con direttori, polizia penitenziaria e detenuti, è stato possibile delineare il quadro complessivo a livello regionale, nell’ambito dell’azione di monitoraggio messa costantemente in atto dall’Autorità di garanzia.
“Nel complesso – sottolinea Nobili – la situazione non presenta criticità allarmanti, anche se è necessario un costante impegno a garanzia dei diritti dei detenuti, a partire dalla fondamentale attività trattamentale. Tuttavia, per quanto riguarda Fermo sono da evidenziare un aumento della popolazione detentiva e problemi legati alla dimensione strutturale dell’istituto di media sicurezza”.
Attualmente i detenuti presenti nello stesso istituto fermano sono 61 su una capienza regolamentare di 41 posti. La zona dove vengono ospitati prevalentemente i soggetti in attesta di giudizio risulta essere di dimensioni non consone alle necessità. Ancora spazi limitati per i detenuti in semilibertà, anche se il disagio viene avvertito in forma minore, essendo gli stessi per la maggior parte del tempo fuori dall’istituto perché impegnati in attività lavorative. La richiesta più pressante è, comunque, quella di spazi idonei per le attività trattamentali e soprattutto per quelle di carattere sportivo.
“Una novità importante – evidenzia il Garante – riguarda l’applicazione, dallo scorso mese di maggio, della “vigilanza dinamica”, che si basa su un rapporto più aperto con i detenuti e con una loro conoscenza più approfondita. Un’impostazione sicuramente positiva, ma che richiede organici e strutture adeguati, atti a garantire gli interventi securitari e trattamentali da mettere in essere”.
I sopralluoghi negli istituti penitenziari marchigiani riprenderanno nel prossimo mese di settembre.
A.Is.
TUTORI VOLONTARI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Pubblicato il 11 Luglio 2017   Tag: Garante infanzia
TUTORI VOLONTARI PER MINORI STRANIERI NON ACCOMPAGNATI
Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, sta predisponendo l’elenco previsto dalla legge nazionale approvata nei mesi scorsi. Le domande vanno presentate entro il prossimo 11 settembre. Subito dopo partiranno i corsi di formazione per quanti avranno dimostrato di possedere i requisiti richiesti.
Un elenco di tutori volontari, così come previsto dalla recente legge nazionale sui minori stranieri non accompagnati. E’ quello che sta predisponendo il Garante dei diritti, Andrea Nobili, attraverso l’attivazione dell’avviso pubblico rivolto a quanti abbiano i requisiti necessari per svolgere questo tipo di attività. La stessa legge nazionale, infatti, prevede l’istituzione e la tenuta di uno specifico elenco presso ogni Tribunale per i minorenni, demandando la selezione e la formazione ai Garanti regionali per l’infanzia e l’adolescenza.
“Si tratta di un passo molto importante – sottolinea Nobili – per quanto riguarda la effettiva protezione dei minori stranieri non accompagnati. Il tutore volontario diventa anche espressione di genitorialità sociale e di cittadinanza attiva, interprete di bisogni e di problemi. La sua formazione è basilare perché tutti questi aspetti possano conciliarsi e fornire concretezza all’obiettivo finale”.
Nel complesso lo stesso tutore dovrà svolgere il compito di rappresentanza legale; perseguire il riconoscimento dei diritti del minore senza alcuna discriminazione; vigilare sui percorsi di educazione ed integrazione, sulle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione; amministrare l’eventuale patrimonio della persona.
Le domande per entrare a far parte dell’elenco vanno presentate presso gli uffici dell’Autorità di garanzia entro e non oltre il prossimo 11 settembre. Chi avrà dimostrato di possedere i requisiti richiesti potrà accedere ai corsi di formazione, che saranno avviati dal 29 settembre e si protrarranno fino al 14 ottobre. Previsti un modulo fenomenologico, uno giuridico ed uno psico – socio – sanitario.
A.Is.
IL GARANTE DEI DIRITTI IN VISITA A BARCAGLIONE
Pubblicato il 23 Giugno 2017   Tag: Garante detenuti
IL GARANTE DEI DIRITTI IN VISITA A BARCAGLIONE
L’incontro nell’ambito della costante azione di monitoraggio degli istituti penitenziari.Particolare interesse per le attività trattamentali, anche in base a quanto emerso dal recente summit con le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria. Il richiamo di Nobili affinchè a livello centrale ci sia una maggiore attenzione per la situazione delle Marche.
Visita al carcere di Barcaglione nell’ambito della costante azione di monitoraggio degli istituti penitenziari marchigiani, messa in atto dal Garante dei diritti, Andrea Nobili. Particolare attenzione alle attività trattamentali, anche in base a quanto emerso dal recente incontro con le organizzazioni sindacali della polizia penitenziaria, che hanno evidenziato alcune problematiche soprattutto sul versante gestionale.
“Abbiamo riscontrato – sottolinea Nobili – una situazione in via di evoluzione, che vede un sufficiente livello di attività, su cui va inevitabilmente ad incidere la compressione dei finanziamenti statali, che rientra nella situazione di crisi più generale in cui si trova il nostro Paese”. Tra gli interventi in atto nel carcere di Barcaglione, quelli relativi al progetto dell’ “Orto sociale”, a cui il Garante ha aderito, siglando l’accordo con l’Assam (Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche), che gestisce l’attività formativa per conto della Regione.
“Già attivo da alcuni anni – evidenzia il Garante – lo stesso progetto ha prodotto significativi risultati, avvalendosi della collaborazione della Coldiretti. Altri interventi riguardano l’apicoltura, le gestione degli oliveti e la produzione della birra. Il prossimo 6 luglio saremo a Barcaglione proprio per la consegna dei diplomi ai detenuti che hanno partecipato ai corsi di birrificio. Da non dimenticare che con la Giunta regionale si sta attivando un Polo formativo professionale, prevedendo corsi accreditati in meccanica e cucina”.
E non manca lo spazio dedicato alle iniziative culturali, che già in passato ha registrato la collaborazione diretta del Garante con la direzione dell’istituto penitenziario. Sempre per il 6 luglio è in calendario un Concorso di poesia con i detenuti, in programma nell’ambito di un festival nazionale. Previsti anche corsi di pittura tenuti dal professor Alfonso Napolitano.
Nobili richiama, comunque, la massima attenzione per quanto riguarda le attività trattamentali, attraverso “nuove progettualità, una riconsiderazione degli organici che operano negli istituti, ed una maggiore considerazione a livello centrale per quanto concerne gli istituti marchigiani, che pur non presentando criticità elevate, necessitano di attenzioni significative ”.
A.Is.
VECCHIE E NUOVE CRITICITA’ PER LA POLIZIA PENITENZIARIA
Pubblicato il 17 Giugno 2017   Tag: Garante detenuti
VECCHIE E NUOVE CRITICITA’ PER LA POLIZIA PENITENZIARIA
Organici che non rispondono alle esigenze dei diversi istituti penitenziari, necessità di nuove attività trattamentali, rapporti con i detenuti e tutela dei loro diritti. Fino agli episodi come quello dei giorni scorsi a Villa Fastiggi di Pesaro, con la rivolta di un gruppo di nordafricani. La punta dell’iceberg di una situazione complessa, presa in esame nel corso dell’incontro promosso dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, al quale sono stati chiamati a partecipare i rappresentati delle organizzazioni sindacali ed i consiglieri regionali.
“Quando interpreto il ruolo di Garante dei detenuti – ha sottolineato Nobili – ho ben chiaro che è indispensabile avere una visone complessiva del sistema penitenziario. Sembrava fossimo usciti da una fase emergenziale, ma dobbiamo constatare che il sovraffollamento torna a presentarsi, anche se in forme molto più contenute rispetto ad altre regioni italiane. Ecco allora che il lavoro della polizia penitenziaria diventa fondamentale, anche per arginare episodi come quello di Villa Fastiggi a Pesaro, che senza un pronto intervento avrebbe potuto avere conseguenze più gravi. Ribadisco che in quella circostanza sono state messe in campo una grande sensibilità e un’altrettante significativa professionalità”.
A fare il punto della situazione Nicandro Silvestri (Sappe), Maurizio Gabucci (Fns – Cisl) , Gianluigi Irmici (Cgil – Pp) ed Antonio Mottola (Osapp), presenti i consiglieri regionali Gianni Maggi ed Elena Leonardi.
Nel corso del dibattito le organizzazioni sindacali hanno evidenziato le criticità che gli agenti di polizia penitenziaria incontrano nel loro lavoro quotidiano, nell’ambito del quale viene contemplata una molteplicità di mansioni sui versanti della sicurezza, del trattamento e del percorso di reinserimento dei detenuti. Tra i problemi posti al centro dell’attenzione, l’organizzazione interna dell’intero sistema; l’assenza di progettualità; l’attuale mancanza, in alcune sedi, di dirigenti, operatori ed educatori; l’unificazione dei due plessi di Montacuto e Barcaglione che non è ancora stata perfezionata sul versante operativo; la situazione determinatasi dopo la chiusura del carcere di Camerino per i problemi derivati dal terremoto; la marginalizzazione del territorio nell’ambito dell’articolazione amministrativa del Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria.
Sul tappeto, inoltre, il divario tra gli agenti assegnati e quelli effettivamente in servizio, i mutamenti in atto nella composizione della stessa popolazione carceraria e le difficoltà che vengono incontrate per quanto riguarda la messa in essere delle attività trattamentali; le condizioni strutturali degli istituti, i carichi di stress psicologico non adeguatamente supportati.
“Si tratta di un sistema molto complesso – ha evidenziato Elena Leonardi – che va ad incontrare nuove difficoltà anche per la nuova impostazione data alle carceri su base nazionale. Ritengo che la nostra attenzione sia stata sempre alta e che vada, comunque, rafforzata attraverso uno scambio continuo di informazioni, che ci permetta d’intervenire in base alle possibilità che andremo a verificare”. Secondo Gianni Maggi “occorre una presa di posizione più incisiva soprattutto per quanto riguarda le responsabilità gestionali e l’applicazione pratica delle previsioni che, troppo spesso restano solo belle parole sulla carta”.
Da parte del Garante l’impegno ad affrontare, in modo sistematico e per quanto di sua competenza, le diverse criticità, attraverso un percorso da costruire con il contributo di tutti i soggetti direttamente interessati. Annunciata anche una lettera al Dipartimento competente del Ministero di Giustizia per far presenti alcune questioni specifiche e prospettata la possibilità di organizzare, anche con la collaborazione del Consiglio regionale, un evento pubblico che accenda un riflettore sull’attuale stato degli istituti penitenziari marchigiani.
A.Is.