LIBERI DI LEGGERE OLTRE LE SBARRE
Pubblicato il 30 Aprile 2019   Tag: Garante detenuti
Comunicati
LIBERI DI LEGGERE OLTRE LE SBARRE
Il Garante Andrea Nobili al Salone del libro di Torino per due progetti che andranno ad interessare gli istituti penitenziari delle Marche. Previsto il suo intervento anche per la presentazione dei libri “Tempo circolare” di Daniele Mencarelli e “Il diritto alla felicità” di Roberto Tiberi
Due progetti che coniugano cultura e mondo carcerario. Saranno presentati dal Garante regionale dei diritti al Salone del libro di Torino, in calendario dal 9 al 13 maggio, presso lo stand delle Marche, quest’anno “regione ospite” della manifestazione.
Il primo, “Liberi di leggere” ha come obiettivo principale il potenziamento delle biblioteche attualmente esistenti negli istituti penitenziari marchigiani. “Servizi di lettura appropriati – sottolinea Nobili – anche per supportare arricchire e rafforzare la relazione affettiva tra figli e genitori detenuti”. L’incontro al Salone è a cura dell’Aib (Associazione italiana biblioteche) Marche e del Sistema bibliotecario carcerario regionale. Con Nobili anche Simona Teoldi della Regione Marche, Sebastiano Miccoli (Presidente Aib) e Lorenzo Sabbatini (Coordinatore progetto Sistema Bibliotecario Carcerario).
“Libri senza sbarre” intende favorire, invece, l’incontro tra detenuti e scrittori, esperienza già consolidata nell’ambito dell’attività del Garante, ma che oggi si apre a nuove possibilità d’intervento. Lo scorso novembre, infatti, la casa editrice “Italic Pequod” di Ancona, rappresentata per l’occasione da Andrea Giove, ha donato oltre 5000 libri alle biblioteche dei sei istituti penitenziari delle Marche. Nel prossimo futuro è previsto che alcuni autori di questi testi vadano ad illustrare le loro opere negli istituti penitenziari, evidenziandone peculiarità ed esperienze di scrittura. Secondo Nobili una grande opportunità che arricchisce ulteriormente il sistema bibliotecario carcerario delle Marche, già ritenuto un’eccellenza a livello nazionale. Alla presentazione parteciperanno anche Andrea Giove, Giuseppe Bommarito (“Sia fatta la tua volontà” e “Adesso riposa”) ed Enrichetta Vilella (“La chiave di cioccolata”).
Nell’ambito del Salone, il Garante interverrà anche alla presentazione di due libri.
“Tempo circolare” (Italic Pequod) di Daniele Mencarelli ripercorre le tappe fondamentali dell’opera poetica dell’autore. Inoltre, si parla dell’esperienza vissuta dallo stesso Mencarelli a fianco dei bambini ricoverati presso l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. “Il diritto alla felicità” (Novalogos) di Roberto Tiberi porta al centro dell’attenzione il significato di felicità, passando dalla filosofia greca e latina ai pensatori dei nostri tempi. Un diritto inalienabile la cui ricerca individuale è possibile solo attraverso quella collettiva. Sarà presente anche lo scrittore Pierfranco Bruni.
A.Is.
AL DIFENSORE CIVICO ANCHE IL COMPITO DI GARANTE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Pubblicato il 26 Aprile 2019   Tag: Diritto alla salute
AL DIFENSORE CIVICO ANCHE IL COMPITO DI GARANTE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Lo prevede la legge nazionale del 2017, meglio conosciuta come “Gelli – Bianco”. Spetta alle Regioni l’adeguamento alla normativa. Da Andrea Nobili la proposta di avviare, quanto prima, un confronto istituzionale. Invito rivolto ai Presidenti di Giunta, Consiglio regionale e Commissione sanità
I Difensori civici possono assumere anche il ruolo di Garanti per il diritto alla salute. Lo stabilisce la legge nazionale del 2017, meglio conosciuta come “Gelli – Bianco”, in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita e di responsabilità professionale, lo chiedono cittadini ed associazioni sempre più alle prese con problemi e disfunzioni del settore sanitario.
La possibilità di compiere questa scelta è affidata alle Regioni, chiamate anche a disciplinare la struttura organizzativa, che prevede la rappresentanza delle associazioni dei pazienti ed il necessario supporto tecnico. Alcune hanno provveduto all’adeguamento, altre si erano mosse precedentemente in questa direzione, mentre in diversi casi il percorso è in itinere. E nelle Marche? Il Garante Andrea Nobili, dal febbraio scorso Presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, propone l’avvio di un confronto istituzionale, finalizzato a valutare la possibilità di mettere in atto quanto previsto dalla legislazione nazionale. Il suo invito è rivolto ai Presidenti di Giunta, Consiglio e Commissione sanità, Ceriscioli, Mastrovincenzo e Volpini.
“Per fornire indicazioni precise alle Regioni – spiega – il prossimo 25 giugno, insieme alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, il Coordinamento promuoverà una specifica iniziativa a livello nazionale. L’intento primario è quello di affrontare, in modo compiuto, la questione della sicurezza relativamente alle cure erogate nell’ambito del servizio sanitario”.
Secondo Nobili, però, “è altrettanto importante pensare all’incentivazione della mediazione, al sostegno nei confronti di una nuova cultura per la prevenzione della lite, all’accrescimento della soluzione bonaria dei conflitti. Da tenere conto che, nel corso degli ultimi anni, l’ufficio regionale del Difensore civico ha consolidato ed implementato il proprio ruolo di interlocutore dei cittadini, fornendo un valido ausilio nei casi di iniquità, inefficienze e ritardi dell’azione pubblica”.
Sul versante delle funzioni da svolgere, la normativa prevede che al Difensore civico – Garante per il diritto alla salute possa rivolgersi, in forma gratuita, qualsiasi cittadino destinatario di prestazioni sanitarie erogate da soggetti pubblici o convenzionati. Una volta verificata la fondatezza delle segnalazioni sarà possibile intervenire in base agli strumenti stabiliti dalla legislazione.
A.Is
SITUAZIONE CARCERARIA NOBILI: “UNA DIRIGENZA DEL PRAP SOLO PER LE MARCHE”
Pubblicato il 19 Aprile 2019   Tag: Garante detenuti
SITUAZIONE CARCERARIA NOBILI: “UNA DIRIGENZA DEL PRAP SOLO PER LE MARCHE”
Attivato dal Garante regionale il nuovo ciclo di visite negli istituti penitenziari marchigiani. Chiesto un intervento concreto che veda il pieno coinvolgimento delle istituzioni dell’amministrazione penitenziaria. Le criticità riportate anche nella relazione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale presentata nelle scorse settimane alla Camera, presenti le massime autorità dello Stato
E’ ripartito da Montacuto di Ancona il secondo ciclo annuale di visite negli istituti penitenziari marchigiani, attivato dal Garante Andrea Nobili nell’ambito della prevista azione di monitoraggio. I problemi che, come già verificato nella prima fase, tendono ad acuirsi, portano lo stesso Nobili a ribadire la necessità di un intervento concreto che veda anche il pieno coinvolgimento delle istituzioni dell’amministrazione penitenziaria ai diversi livelli.
“Il sistema penitenziario marchigiano – sottolinea Nobili – è sempre più marginalizzato nel panorama nazionale. A livello locale non esiste da tempo un punto di riferimento certo ed ogni azione rischia di essere vanificata. E’ indispensabile ripristinare un’adeguata presenza del Prap, con uffici in loco ed un dirigente che pensi esclusivamente alle esigenze del territorio regionale”.
Il Garante ricorda le numerose segnalazioni fatte pervenire alle autorità competenti nel corso dell’ultimo anno, che hanno riguardato soprattutto la presenza di sovraffollamento, la vivibilità degli ambienti detentivi, le problematiche strutturali e l’attivazione delle attività trattamentali. Come non manca di evidenziare le carenze negli organici sia sul fronte della polizia penitenziaria, sia su quello delle altre figure chiamate a garantire gli adeguati percorsi di sicurezza, trattamento, reinserimento dei detenuti, di mediazione culturale e di assistenza sanitaria. Da ultimo, ma non per importanza, fa riferimento ai quasi quattrocento colloqui avuti con i detenuti degli istituti penitenziari marchigiani, che hanno affrontato, in larga parte, le tematiche riguardanti l’avvicinamento familiare, l’accesso all’attività lavorativa, la sanità ed ancora la vivibilità all’interno delle strutture.
Una vasta azione di monitoraggio che in questi anni Nobili ha ritenuto opportuno condividere, attraverso appositi sopralluoghi, con consiglieri regionali e parlamentari delle Marche ed i cui risultati sono anche contenuti nella relazione che il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha presentato nelle scorse settimane alla Camera, presenti le massime autorità dello Stato.
A.Is.
A BRUXELLES LA CONFERENZA DELLA RETE EUROPEA DEI DIFENSORI CIVICI
Pubblicato il 28 Marzo 2019   Tag: Difesa civica
A BRUXELLES LA CONFERENZA DELLA RETE EUROPEA DEI DIFENSORI CIVICI
Sarà presente il Presidente del coordinamento nazionale, Andrea Nobili. In calendario dal 7 al 9 aprile, l’appuntamento affronterà diverse tematiche, partendo da una riflessione sulla situazione complessiva. Prevista anche l’attivazione di diversi gruppi di lavoro
“E’ ormai indispensabile una riflessione sulla situazione democratica in Europa e sulle strade da seguire per fornire ai cittadini nuove possibilità di coinvolgimento e di partecipazione ai processi decisionali”. Lo sottolinea il Presidente del coordinamento nazionale dei difensori civici, Andrea Nobili, che parteciperà alla prossima Conferenza della Rete europea, organizzata dalla Mediatrice Emily O’Reilly ed in programma a Bruxelles dal 7 al 9 aprile.
Primo appuntamento pubblico dedicato ad una disanima complessiva della realtà europea, a cui faranno seguito i gruppi di lavoro, chiamati ad intervenire su tematiche come quelle legate all’invecchiamento generalizzato della società e sulle inevitabili ripercussioni per i sistemi sanitario, abitativo del urbano. Si parlerà anche dello sviluppo dei “soft poker” e delle conseguenze determinate dal Regolamento generale sulla protezione dei dati sia sul lavoro dei difensori civici, che su quello delle Commissioni per le petizioni. Altri gruppi di lavoro si confronteranno con la “Solvit”, rete transfrontaliera ed intraeuropea creata al fine di aiutare i cittadini e le imprese a risolvere i problemi relativi alla mancata applicazione del diritto Ue da parte delle amministrazioni pubbliche nazionali. In questo caso, gli argomenti prescelti sono quelli inerenti il sistema sanitario, i diritti sociali in materia di distacco dei lavoratori, gli assegni familiari e la custodia dei figli.
DISAGIO ADOLESCENZIALE E GIOVANILE, PRIMO INCONTRO PER L’ “OSSERVATORIO”
Pubblicato il 22 Marzo 2019   Tag: Garante infanzia
DISAGIO ADOLESCENZIALE E GIOVANILE, PRIMO INCONTRO PER L’ “OSSERVATORIO”
Summit a Palazzo delle Marche per valutare la formulazione di un protocollo d’intesa che preveda la messa in essere dell’organismo, come proposto nelle scorse settimane dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili
Primo incontro ufficiale, a Palazzo delle Marche, per valutare la formulazione di un protocollo d’intesa che preveda l’ istituzione dell’ “Osservatorio sul disagio adolescenziale e giovanile”, come proposto nelle scorse settimane dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili.
L’iniziativa ha registrato la partecipazione dei rappresentanti di Tribunale per i minorenni, Procura della Repubblica presso lo stesso tribunale, Regione Marche, Ufficio scolastico, Asur, Ussm (Ufficio servizi sociali per minorenni) e del Presidente Anci (Associazione nazionale comuni italiani), Maurizio Mangialardi.
Nel corso del dibattito affrontati molteplici aspetti del problema, in base alle diverse aree d’intervento, ed individuati alcuni percorsi da seguire nell’immediato futuro.
“Il nostro scopo principale – ha sottolineato Nobili in apertura – è quello di dare vita a nuove strategie di prevenzione del disagio adolescenziale, che abbiano come presupposto la massima condivisione ed operatività da parte di quanti intervengono quotidianamente per affrontare le problematiche dei nostri ragazzi. Negli ultimi tempi, anche sul territorio marchigiano, sono stati rilevati elementi di criticità non indifferenti, che necessitano di una mappatura della situazione e di un continuo ed attento monitoraggio. La scelta dell’Osservatorio ci sembra quella che maggiormente possa fornire risposte in questa direzione”.
Previsti nuovi incontri per le prossime settimane.
A.Is.
LA MINORE BENGALESE E’TORNATA IN ITALIA
Pubblicato il 8 Marzo 2019   Tag: Garante infanzia
LA MINORE BENGALESE E’TORNATA IN ITALIA
E’ tornata in Italia, ad Ancona, la ragazza bengalese che lo scorso febbraio aveva lasciato improvvisamente il suo percorso scolastico per fare ritorno in Bangladesh, suscitando molti dubbi su una partenza così immotivata e repentina.
La chiave di volta è arrivata grazie ad una significativa intermediazione culturale messa in atto dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, che attraverso la comunità bengalese di Ancona è riuscito ad attivare un confronto aperto con il padre della minore, fino ad ottenere un impegno esplicito per quanto riguarda il suo rientro in Italia.
“Non possiamo che ringraziare – sottolinea Nobili – i rappresentanti della comunità bengalese per l’aiuto fornito e la sensibilità dimostrata in questa occasione. Ora la ragazza potrà scegliere serenamente cosa fare per il suo futuro. Con l’augurio, anche in occasione dell’ 8 marzo, che libertà ed indipendenza accompagnino sempre e ovunque i percorsi di vita di tutte le donne”.
A.Is.