SOPRALLUOGO DEL GARANTE NELLA NUOVA SEDE REMS
Pubblicato il 31 Maggio 2019   Tag: Garante detenuti
Comunicati
SOPRALLUOGO DEL GARANTE NELLA NUOVA SEDE REMS
Con Nobili anche il Presidente della Commissione sanità, Fabrizio Volpini, il parlamentare Andrea Cecconi ed alcuni funzionari della Regione Marche. La struttura, inaugurata lo scorso 18 maggio, è gestita dalla società “Atena” di Monte Cerignone ed attualmente ospita 24 persone.
Sopralluogo del Garante dei diritti, Andrea Nobili, nella nuova sede provvisoria Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) “Casa Badesse” a Macerata Feltria. All’incontro, che rientra nella consolidata azione di monitoraggio messa in atto dalla stessa Autorità di garanzia, hanno partecipato anche il Presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini, il parlamentare del gruppo misto, Andrea Cecconi, ed alcuni funzionari della Regione Marche.
Gli ospiti della struttura sono stati trasferiti lo scorso 11 marzo dalla sede “Casa Gemelle” di Montegrimano Terne in attesa che venga posta in essere una definitiva sistemazione. Si tratta di persone affette da disturbi psichici alle quali, avendo commesso dei reati, vengono applicate le misure di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e l’assegnazione a casa di cura e custodia.
La Rems di “Case Badesse”, inaugurata ufficialmente lo scorso 18 maggio, è gestita dalla società “Atena” di Monte Cerignone ed attualmente ospita 24 persone (21 uomini e 3 donne).
“Questo tipo di residenza è chiamata ad assicurare – sottolinea Nobili – gli indispensabili percorsi di riabilitazione, tenendo conto delle misure adottate dall’autorità giudiziaria. La complessità delle problematiche presenti richiede ovviamente un’attenzione particolare in relazione alle stesse misure di sicurezza ed alle dotazioni in termini di organico. Quella che va sempre e comunque garantita è la tutela della dignità delle persone ”.
Per il Presidente della Commissione sanità, Fabrizio Volpini, “ si tratta di una risposta molto positiva a questo tipo di problematica. La nuova struttura è qualificata e ben gestita e l’auspicio è quello che si provveda, nei tempi adeguati, anche al completamento della seconda parte”.
Da ultimo il Garante non manca di evidenziare come con la messa in essere della nuova Rems si sia determinato “un impatto positivo sul territorio, ridando una funzione alla struttura mandamentale ormai in disuso ed aumentando anche le possibilità occupazionali”.
A.Is.
IL GARANTE IN VISITA AL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA DEL “SALESI”
Pubblicato il 30 Maggio 2019   Tag: Garante infanzia
IL GARANTE IN VISITA AL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA DEL “SALESI”
L’esigenza di approfondire la conoscenza della realtà sanitaria emersa nel corso del confronto avviato per la costituzione dell’Osservatorio regionale sull’infanzia e adolescenza. Numerose le criticità palesate che, secondo Andrea Nobili, necessitano di interventi da attuare in tempi celeri
Il Garante Andrea Nobili in visita al Reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale “Salesi” di Ancona, struttura regionale di riferimento per le patologie dell’età evolutiva ( da 0 a 18 anni). Attiva dal 1973, ospita anche il Centro per la diagnosi e cura dell’epilessia infantile.
“La scelta di approfondire la conoscenza di questa realtà sanitaria – spiega Nobili – è scaturita nell’ambito del confronto, ai diversi livelli, che abbiamo avviato per la costituzione dell’Osservatorio regionale sull’infanzia e adolescenza. Si è palesata, infatti, l’esistenza di alcune criticità che riguardano il lavoro quotidiano del reparto, chiamato a fornire risposte a problematiche di estremo rilievo”.
Al termine della visita e del colloquio con il personale sanitario, il Garante ha espresso apprezzamento per l’importante e qualificato lavoro svolto nella struttura, non mancando, però, di esternare seria preoccupazione per la situazione nel suo complesso.
Tra i maggiori problemi, quello della carenza di personale medico e paramedico in tutti i settori e soprattutto per l’area psichiatrica, a fronte di una domanda in aumento esponenziale. “Abbiamo appreso che rispetto a dieci anni fa – sottolinea il Garante – i ricoveri, in riferimento all’attività generale del reparto, sono praticamente decuplicati. Ed i dati vanno a delineare una stagione di tipo emergenziale per quanto concerne l’assistenza psicologica e psichiatrica dei minori, con la comparsa di nuove e più complesse patologie”.
Evidenziata da Nobili anche “la necessità di implementare una rete più efficace di assistenza. Molti minori rimangono ricoverati per lungo tempo, quando le loro condizioni permetterebbero una dimissione più veloce e la successiva presa in carica dei servizi. Ma qualche anello della catena non sembra essere perfettamente collegato”.
Infine, l’inadeguatezza delle strutture che va a determinare, in alcuni casi, promiscuità per quanto riguarda sesso, età e patologie. “Una situazione inaccettabile – conclude Nobili – a cui vanno fornite risposte immediate. L’auspicio è che con la costruzione del nuovo Salesi la situazione vada radicalmente a modificarsi, ma nel frattempo vanno cercate soluzioni temporanee che permettano al personale, a cui riconosciamo un impegno meritevole su tutti i fronti, di lavorare nel miglior modo possibile”.
A.Is.
SPORTELLO INFORMATIVO NEL CARCERE DI MONTACUTO
Pubblicato il 3 Maggio 2019   Tag: Garante detenuti
SPORTELLO INFORMATIVO NEL CARCERE DI MONTACUTO
Progetto pilota promossa dal Garante dei diritti. L’obiettivo è quello di supportare i detenuti in prossimità delle dimissioni e di favorire i percorsi scolastici. Dopo la fase sperimentale potrebbe essere esteso anche agli altri istituti penitenziari
Un progetto pilota promosso dal Garante dei diritti presso l’istituto penitenziario di Montacuto. Già da alcune settimane è attivo uno sportello informativo e orientativo, in coordinamento con l’area trattamentale, che ha la finalità di attivare e rafforzare tutte le forme possibili di socializzazione, formazione, accompagnamento e assistenza, in grado di offrire ai detenuti, in prossimità delle dimissioni, una prospettiva futura di vita.
L’intento è quello di stabilire un rapporto organico di collaborazione e sinergia con i servizi territoriali che si occupano di seguire questa specifica tipologia di utenza. Si tratta di una prima esperienza che, dopo la prima fase sperimentale con l’eventuale individuazione di esiti positivi, potrebbe essere ulteriormente incentivata attraverso specifici protocolli d’intesa ed allargata anche agli altri istituti penitenziari.
Due i settori principali dell’intervento messo in atto dallo sportello, attualmente gestito da Martina Carducci, collaboratrice esterna dello stesso istituto di Montacuto. Uno è rivolto al compimento degli studi accademici che interessano gli studenti reclusi, l’altro il sostegno in prossimità delle dimissioni.
A.Is.
LIBERI DI LEGGERE OLTRE LE SBARRE
Pubblicato il 30 Aprile 2019   Tag: Garante detenuti
LIBERI DI LEGGERE OLTRE LE SBARRE
Il Garante Andrea Nobili al Salone del libro di Torino per due progetti che andranno ad interessare gli istituti penitenziari delle Marche. Previsto il suo intervento anche per la presentazione dei libri “Tempo circolare” di Daniele Mencarelli e “Il diritto alla felicità” di Roberto Tiberi
Due progetti che coniugano cultura e mondo carcerario. Saranno presentati dal Garante regionale dei diritti al Salone del libro di Torino, in calendario dal 9 al 13 maggio, presso lo stand delle Marche, quest’anno “regione ospite” della manifestazione.
Il primo, “Liberi di leggere” ha come obiettivo principale il potenziamento delle biblioteche attualmente esistenti negli istituti penitenziari marchigiani. “Servizi di lettura appropriati – sottolinea Nobili – anche per supportare arricchire e rafforzare la relazione affettiva tra figli e genitori detenuti”. L’incontro al Salone è a cura dell’Aib (Associazione italiana biblioteche) Marche e del Sistema bibliotecario carcerario regionale. Con Nobili anche Simona Teoldi della Regione Marche, Sebastiano Miccoli (Presidente Aib) e Lorenzo Sabbatini (Coordinatore progetto Sistema Bibliotecario Carcerario).
“Libri senza sbarre” intende favorire, invece, l’incontro tra detenuti e scrittori, esperienza già consolidata nell’ambito dell’attività del Garante, ma che oggi si apre a nuove possibilità d’intervento. Lo scorso novembre, infatti, la casa editrice “Italic Pequod” di Ancona, rappresentata per l’occasione da Andrea Giove, ha donato oltre 5000 libri alle biblioteche dei sei istituti penitenziari delle Marche. Nel prossimo futuro è previsto che alcuni autori di questi testi vadano ad illustrare le loro opere negli istituti penitenziari, evidenziandone peculiarità ed esperienze di scrittura. Secondo Nobili una grande opportunità che arricchisce ulteriormente il sistema bibliotecario carcerario delle Marche, già ritenuto un’eccellenza a livello nazionale. Alla presentazione parteciperanno anche Andrea Giove, Giuseppe Bommarito (“Sia fatta la tua volontà” e “Adesso riposa”) ed Enrichetta Vilella (“La chiave di cioccolata”).
Nell’ambito del Salone, il Garante interverrà anche alla presentazione di due libri.
“Tempo circolare” (Italic Pequod) di Daniele Mencarelli ripercorre le tappe fondamentali dell’opera poetica dell’autore. Inoltre, si parla dell’esperienza vissuta dallo stesso Mencarelli a fianco dei bambini ricoverati presso l’ospedale pediatrico “Bambin Gesù” di Roma. “Il diritto alla felicità” (Novalogos) di Roberto Tiberi porta al centro dell’attenzione il significato di felicità, passando dalla filosofia greca e latina ai pensatori dei nostri tempi. Un diritto inalienabile la cui ricerca individuale è possibile solo attraverso quella collettiva. Sarà presente anche lo scrittore Pierfranco Bruni.
A.Is.
AL DIFENSORE CIVICO ANCHE IL COMPITO DI GARANTE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Pubblicato il 26 Aprile 2019   Tag: Diritto alla salute
AL DIFENSORE CIVICO ANCHE IL COMPITO DI GARANTE PER IL DIRITTO ALLA SALUTE
Lo prevede la legge nazionale del 2017, meglio conosciuta come “Gelli – Bianco”. Spetta alle Regioni l’adeguamento alla normativa. Da Andrea Nobili la proposta di avviare, quanto prima, un confronto istituzionale. Invito rivolto ai Presidenti di Giunta, Consiglio regionale e Commissione sanità
I Difensori civici possono assumere anche il ruolo di Garanti per il diritto alla salute. Lo stabilisce la legge nazionale del 2017, meglio conosciuta come “Gelli – Bianco”, in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita e di responsabilità professionale, lo chiedono cittadini ed associazioni sempre più alle prese con problemi e disfunzioni del settore sanitario.
La possibilità di compiere questa scelta è affidata alle Regioni, chiamate anche a disciplinare la struttura organizzativa, che prevede la rappresentanza delle associazioni dei pazienti ed il necessario supporto tecnico. Alcune hanno provveduto all’adeguamento, altre si erano mosse precedentemente in questa direzione, mentre in diversi casi il percorso è in itinere. E nelle Marche? Il Garante Andrea Nobili, dal febbraio scorso Presidente del Coordinamento nazionale dei difensori civici, propone l’avvio di un confronto istituzionale, finalizzato a valutare la possibilità di mettere in atto quanto previsto dalla legislazione nazionale. Il suo invito è rivolto ai Presidenti di Giunta, Consiglio e Commissione sanità, Ceriscioli, Mastrovincenzo e Volpini.
“Per fornire indicazioni precise alle Regioni – spiega – il prossimo 25 giugno, insieme alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative, il Coordinamento promuoverà una specifica iniziativa a livello nazionale. L’intento primario è quello di affrontare, in modo compiuto, la questione della sicurezza relativamente alle cure erogate nell’ambito del servizio sanitario”.
Secondo Nobili, però, “è altrettanto importante pensare all’incentivazione della mediazione, al sostegno nei confronti di una nuova cultura per la prevenzione della lite, all’accrescimento della soluzione bonaria dei conflitti. Da tenere conto che, nel corso degli ultimi anni, l’ufficio regionale del Difensore civico ha consolidato ed implementato il proprio ruolo di interlocutore dei cittadini, fornendo un valido ausilio nei casi di iniquità, inefficienze e ritardi dell’azione pubblica”.
Sul versante delle funzioni da svolgere, la normativa prevede che al Difensore civico – Garante per il diritto alla salute possa rivolgersi, in forma gratuita, qualsiasi cittadino destinatario di prestazioni sanitarie erogate da soggetti pubblici o convenzionati. Una volta verificata la fondatezza delle segnalazioni sarà possibile intervenire in base agli strumenti stabiliti dalla legislazione.
A.Is
SITUAZIONE CARCERARIA NOBILI: “UNA DIRIGENZA DEL PRAP SOLO PER LE MARCHE”
Pubblicato il 19 Aprile 2019   Tag: Garante detenuti
SITUAZIONE CARCERARIA NOBILI: “UNA DIRIGENZA DEL PRAP SOLO PER LE MARCHE”
Attivato dal Garante regionale il nuovo ciclo di visite negli istituti penitenziari marchigiani. Chiesto un intervento concreto che veda il pieno coinvolgimento delle istituzioni dell’amministrazione penitenziaria. Le criticità riportate anche nella relazione del Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale presentata nelle scorse settimane alla Camera, presenti le massime autorità dello Stato
E’ ripartito da Montacuto di Ancona il secondo ciclo annuale di visite negli istituti penitenziari marchigiani, attivato dal Garante Andrea Nobili nell’ambito della prevista azione di monitoraggio. I problemi che, come già verificato nella prima fase, tendono ad acuirsi, portano lo stesso Nobili a ribadire la necessità di un intervento concreto che veda anche il pieno coinvolgimento delle istituzioni dell’amministrazione penitenziaria ai diversi livelli.
“Il sistema penitenziario marchigiano – sottolinea Nobili – è sempre più marginalizzato nel panorama nazionale. A livello locale non esiste da tempo un punto di riferimento certo ed ogni azione rischia di essere vanificata. E’ indispensabile ripristinare un’adeguata presenza del Prap, con uffici in loco ed un dirigente che pensi esclusivamente alle esigenze del territorio regionale”.
Il Garante ricorda le numerose segnalazioni fatte pervenire alle autorità competenti nel corso dell’ultimo anno, che hanno riguardato soprattutto la presenza di sovraffollamento, la vivibilità degli ambienti detentivi, le problematiche strutturali e l’attivazione delle attività trattamentali. Come non manca di evidenziare le carenze negli organici sia sul fronte della polizia penitenziaria, sia su quello delle altre figure chiamate a garantire gli adeguati percorsi di sicurezza, trattamento, reinserimento dei detenuti, di mediazione culturale e di assistenza sanitaria. Da ultimo, ma non per importanza, fa riferimento ai quasi quattrocento colloqui avuti con i detenuti degli istituti penitenziari marchigiani, che hanno affrontato, in larga parte, le tematiche riguardanti l’avvicinamento familiare, l’accesso all’attività lavorativa, la sanità ed ancora la vivibilità all’interno delle strutture.
Una vasta azione di monitoraggio che in questi anni Nobili ha ritenuto opportuno condividere, attraverso appositi sopralluoghi, con consiglieri regionali e parlamentari delle Marche ed i cui risultati sono anche contenuti nella relazione che il Garante nazionale dei diritti delle persone detenute o private della libertà personale ha presentato nelle scorse settimane alla Camera, presenti le massime autorità dello Stato.
A.Is.