I DETENUTI DI BARCAGLIONE CHIEDONO UNA DIVERSA ATTENZIONE PER LE LORO RICHIESTE
Pubblicato il 21 Giugno 2019   Tag: Garante detenuti
Comunicati
I DETENUTI DI BARCAGLIONE CHIEDONO UNA DIVERSA ATTENZIONE PER LE LORO RICHIESTE
Lettera degli ospiti dell’istituto penitenziario di Ancona dove si lamenta la mancata applicazione di alcune norme previste dall’ordinamento penitenziario. Il Garante dei diritti, Andrea Nobili, informa il Garante nazionale Mauro Palma e intende chiedere un incontro al Presidente del Tribunale di Sorveglianza del capoluogo regionale
Troppe richieste indirizzate alla magistratura di sorveglianza che tornano al mittente. I detenuti del carcere di Barcaglione rendono nota una situazione, che a loro dire è spesso caratterizzata dalla mancata applicazione delle norme previste dall’ordinamento penitenziario. Lo fanno attraverso una lunga e dettagliata lettera inviata alle istituzioni preposte, tra cui figura anche il Garante dei diritti.
“E’ mia intenzione – sottolinea Nobili – informare di quanto sta accadendo il Garante nazionale dei detenuti, Mauro Palma, e di chiedere un incontro urgente al Presidente del Tribunale di Sorveglianza di Ancona, Filippo Scapellato, per un approfondimento delle problematiche poste in essere. E’ da precisare che quello di Barcaglione è un istituto a custodia attenuata che ospita detenuti a fine pena, che di fatto hanno perso la cosiddetta pericolosità sociale. I loro diritti, sempre tenendo conto di quanto contemplato dalla normativa vigente, vanno garantiti a tutti i livelli”.
Tra le note negative evidenziate dagli ospiti di Barcaglione, le limitazioni del tempo da poter passare con la famiglia. In base all’art.21 esterno dell’ordinamento penitenziario, i detenuti possono accedere ad un lavoro e la richiesta è quella di potersi garantire il rapporto con la stessa famiglia, e soprattutto con i figli, durante le pause, ma questa possibilità avrebbe incontrato il parere contrario da parte del Tribunale di Sorveglianza. Inoltre, vengono fatte presenti l’esiguità delle pene alternative o premiali concesse dalla magistratura, la limitatezza dei colloqui con i magistrati e la non idonea applicazione della legge 199, che prevede di scontare gli ultimi 18 mesi di pena nella propria abitazione. Presso l’istituto di Barcaglione questa possibilità verrebbe limitata soltanto agli ultimi giorni della detenzione.
A.Is.
IL “CODICE DELL’INTRATTENIMENTO” A TUTELA DEI MINORI
Pubblicato il 17 Giugno 2019   Tag: Garante infanzia
IL “CODICE DELL’INTRATTENIMENTO” A TUTELA DEI MINORI
Presentato ufficialmente a Palazzo Leopardi il documento proposto dal Garante dei diritti, Andrea Nobili, e sottoscritto insieme al Direttore generale Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco, e alla Presidente del Cogeu (Comitato unitario genitori), Luigina Bucci. Dieci linee di condotta per i gestori dei locali. All’incontro hanno partecipato anche il Presidente del Consiglio regionale, Antonio Mastrovincenzo, il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo e il Questore Claudio Cracovia
Un codice dell’intrattenimento che detta regole per i locali a tutela dei minori. L’aveva proposto nei mesi scorsi il Garante dei diritti, Andrea Nobili, anche alla luce di quanto accaduto presso la discoteca di Corinaldo. Dopo un lungo lavoro di condivisione il “decalogo” è ora nero su bianco e porta le firme in calce dello stesso Garante; del Direttore generale Confcommercio Marche centrali, Massimiliano Polacco, e della Presidente del Cogeu (Comitato unitario genitori), Luigina Bucci.
Al centro dell’attenzione conformità degli spazi, salubrità dell’ambiente, sicurezza, programmazione consapevole, collaborazione con le forze dell’ordine, utilizzo di personale qualificato, contrasto all’uso di droghe e abuso di alcool, corretta comunicazione, tutela assicurativa e utilizzo di un segno distintivo per le strutture che ritengono di aderire al codice.
Nel corso della presentazione ufficiale a Palazzo Leopardi – – alla quale hanno preso parte anche il Presidente del Consiglio Mastrovincenzo, il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo ed il Questore Claudio Cracovia – è stato evidenziato che l’obiettivo primario resta quello di garantire la massima sicurezza dei ragazzi. “Quanto accaduto a Corinaldo – ha sottolineato Nobili – non deve più ripetersi. La nostra è stata una riflessione attenta sulle dinamiche che rischiano di compromettere il divertimento, che abbiamo voluto condividere passo passo con chi è pienamente coinvolto in questo ambito. Vale a dire con un’organizzazione di categoria, come la Confcommercio, che interagisce con i gestori dei locali, e con una significativa rappresentanza di genitori che fa capo al Cogeu”.
Dal confronto di questi mesi è scaturito un codice che definisce alcune linee di condotta per le strutture che si occupano d’intrattenimento, senza nessuna pretesta di essere imposizione normativa, e che il Garante auspica possa incontrare “l’adesione di quanti hanno a cuore il futuro dei nostri ragazzi”.
Uno strumento che il Presidente del Consiglio Mastrovincenzo ha definito come “il primo atto concreto dopo la tragedia di Corinaldo, al quale va rivolta la massima attenzione” e che per il Direttore della Confcommercio, Massimiliano Polacco, sta a significare “una diffusione della cultura dell’impegno da estendere a tutto il mondo dell’accoglienza dei giovani”.
Da parte della Presidente del Cogeo, Luigina Bucci, la richiesta di vigilare per la piena applicazione del codice e per affrontare tutti i percorsi nella massima unita d’intenti. “Iniziativa condivisibile e in linea con il nostro approccio a questo problema” per il Vice Prefetto Clemente Di Nuzzo, mentre il Questore Claudio Cracovia si è soffermato sulla necessità di “attivare buone pratiche di prevenzione, prima ancora di pensare alle politiche di repressione”. Sempre attraverso percorsi condivisi.
A.Is.
PROCESSO FATTI DI CORINALDO, IL GARANTE E’ PER LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE
Pubblicato il 7 Giugno 2019   Tag: Garante infanzia
PROCESSO FATTI DI CORINALDO, IL GARANTE E’ PER LA COSTITUZIONE DI PARTE CIVILE
Da parte di Nobili anche perplessità sulla presenza del trapper Sfera Ebbasta nella giuria di “XFactor”, trasmissione proposta su Sky, ritenuta inopportuna e poco rispettosa per le famiglie delle vittime. Entro breve la presentazione del “Codice etico dell’intrattenimento” a tutela dei minori
E’ intenzione del Garante dei diritti di procedere alla costituzione di parte civile nel processo per i fatti di Corinaldo. “In tal senso – sottolinea – ho sollecitato la Giunta regionale e nella risposta ricevuta anche il Presidente Ceriscioli ravvisa la necessità di fornire un segnale forte di vicinanza e sostegno ai familiari delle vittime, attraverso l’eventuale coinvolgimento, nelle opportune sedi giudiziarie, delle istituzioni da noi rappresentate.”
Contemporaneamente il Garante, che tra le sue funzioni ha quella della tutela dei minori, esprime perplessità sulla presenza del trapper Sfera Ebbasta nella giuria di “XFactor”, trasmissione proposta su Sky. “La sua partecipazione – prosegue – risulterebbe inopportuna e poco rispettosa nei confronti delle stesse famiglie. Quella della discoteca di Corinaldo è una tragedia che merita particolare attenzione su diversi versanti, ma in primo luogo dobbiamo preoccuparci delle ripercussioni psicologiche che certe scelte possono determinare. E questo, almeno in questa sede, senza voler entrare nel merito del controverso modello educativo del trapper in questione”.
Il Garante ricorda, inoltre, quanto prima sarà presentato il “Codice etico dell’intrattenimento” a tutela dei minori. “Uno strumento – evidenzia – che negli ultimi mesi abbiamo voluto al centro di una significativa condivisione. Il nostro intento è quello di rendere più sicuro il divertimento dei ragazzi. Nessuna imposizione di tipo normativo, ma alcune linee di condotta che i locali dovranno tenere per quanto riguarda, gestione degli spazi, ambiente, sicurezza, contrasto all’uso di droghe e all’abuso di alcolici”.
A.Is.
SOPRALLUOGO DEL GARANTE NELLA NUOVA SEDE REMS
Pubblicato il 31 Maggio 2019   Tag: Garante detenuti
SOPRALLUOGO DEL GARANTE NELLA NUOVA SEDE REMS
Con Nobili anche il Presidente della Commissione sanità, Fabrizio Volpini, il parlamentare Andrea Cecconi ed alcuni funzionari della Regione Marche. La struttura, inaugurata lo scorso 18 maggio, è gestita dalla società “Atena” di Monte Cerignone ed attualmente ospita 24 persone.
Sopralluogo del Garante dei diritti, Andrea Nobili, nella nuova sede provvisoria Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) “Casa Badesse” a Macerata Feltria. All’incontro, che rientra nella consolidata azione di monitoraggio messa in atto dalla stessa Autorità di garanzia, hanno partecipato anche il Presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini, il parlamentare del gruppo misto, Andrea Cecconi, ed alcuni funzionari della Regione Marche.
Gli ospiti della struttura sono stati trasferiti lo scorso 11 marzo dalla sede “Casa Gemelle” di Montegrimano Terne in attesa che venga posta in essere una definitiva sistemazione. Si tratta di persone affette da disturbi psichici alle quali, avendo commesso dei reati, vengono applicate le misure di sicurezza detentiva del ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario e l’assegnazione a casa di cura e custodia.
La Rems di “Case Badesse”, inaugurata ufficialmente lo scorso 18 maggio, è gestita dalla società “Atena” di Monte Cerignone ed attualmente ospita 24 persone (21 uomini e 3 donne).
“Questo tipo di residenza è chiamata ad assicurare – sottolinea Nobili – gli indispensabili percorsi di riabilitazione, tenendo conto delle misure adottate dall’autorità giudiziaria. La complessità delle problematiche presenti richiede ovviamente un’attenzione particolare in relazione alle stesse misure di sicurezza ed alle dotazioni in termini di organico. Quella che va sempre e comunque garantita è la tutela della dignità delle persone ”.
Per il Presidente della Commissione sanità, Fabrizio Volpini, “ si tratta di una risposta molto positiva a questo tipo di problematica. La nuova struttura è qualificata e ben gestita e l’auspicio è quello che si provveda, nei tempi adeguati, anche al completamento della seconda parte”.
Da ultimo il Garante non manca di evidenziare come con la messa in essere della nuova Rems si sia determinato “un impatto positivo sul territorio, ridando una funzione alla struttura mandamentale ormai in disuso ed aumentando anche le possibilità occupazionali”.
A.Is.
IL GARANTE IN VISITA AL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA DEL “SALESI”
Pubblicato il 30 Maggio 2019   Tag: Garante infanzia
IL GARANTE IN VISITA AL REPARTO DI NEUROPSICHIATRIA DEL “SALESI”
L’esigenza di approfondire la conoscenza della realtà sanitaria emersa nel corso del confronto avviato per la costituzione dell’Osservatorio regionale sull’infanzia e adolescenza. Numerose le criticità palesate che, secondo Andrea Nobili, necessitano di interventi da attuare in tempi celeri
Il Garante Andrea Nobili in visita al Reparto di neuropsichiatria infantile dell’Ospedale “Salesi” di Ancona, struttura regionale di riferimento per le patologie dell’età evolutiva ( da 0 a 18 anni). Attiva dal 1973, ospita anche il Centro per la diagnosi e cura dell’epilessia infantile.
“La scelta di approfondire la conoscenza di questa realtà sanitaria – spiega Nobili – è scaturita nell’ambito del confronto, ai diversi livelli, che abbiamo avviato per la costituzione dell’Osservatorio regionale sull’infanzia e adolescenza. Si è palesata, infatti, l’esistenza di alcune criticità che riguardano il lavoro quotidiano del reparto, chiamato a fornire risposte a problematiche di estremo rilievo”.
Al termine della visita e del colloquio con il personale sanitario, il Garante ha espresso apprezzamento per l’importante e qualificato lavoro svolto nella struttura, non mancando, però, di esternare seria preoccupazione per la situazione nel suo complesso.
Tra i maggiori problemi, quello della carenza di personale medico e paramedico in tutti i settori e soprattutto per l’area psichiatrica, a fronte di una domanda in aumento esponenziale. “Abbiamo appreso che rispetto a dieci anni fa – sottolinea il Garante – i ricoveri, in riferimento all’attività generale del reparto, sono praticamente decuplicati. Ed i dati vanno a delineare una stagione di tipo emergenziale per quanto concerne l’assistenza psicologica e psichiatrica dei minori, con la comparsa di nuove e più complesse patologie”.
Evidenziata da Nobili anche “la necessità di implementare una rete più efficace di assistenza. Molti minori rimangono ricoverati per lungo tempo, quando le loro condizioni permetterebbero una dimissione più veloce e la successiva presa in carica dei servizi. Ma qualche anello della catena non sembra essere perfettamente collegato”.
Infine, l’inadeguatezza delle strutture che va a determinare, in alcuni casi, promiscuità per quanto riguarda sesso, età e patologie. “Una situazione inaccettabile – conclude Nobili – a cui vanno fornite risposte immediate. L’auspicio è che con la costruzione del nuovo Salesi la situazione vada radicalmente a modificarsi, ma nel frattempo vanno cercate soluzioni temporanee che permettano al personale, a cui riconosciamo un impegno meritevole su tutti i fronti, di lavorare nel miglior modo possibile”.
A.Is.
SPORTELLO INFORMATIVO NEL CARCERE DI MONTACUTO
Pubblicato il 3 Maggio 2019   Tag: Garante detenuti
SPORTELLO INFORMATIVO NEL CARCERE DI MONTACUTO
Progetto pilota promossa dal Garante dei diritti. L’obiettivo è quello di supportare i detenuti in prossimità delle dimissioni e di favorire i percorsi scolastici. Dopo la fase sperimentale potrebbe essere esteso anche agli altri istituti penitenziari
Un progetto pilota promosso dal Garante dei diritti presso l’istituto penitenziario di Montacuto. Già da alcune settimane è attivo uno sportello informativo e orientativo, in coordinamento con l’area trattamentale, che ha la finalità di attivare e rafforzare tutte le forme possibili di socializzazione, formazione, accompagnamento e assistenza, in grado di offrire ai detenuti, in prossimità delle dimissioni, una prospettiva futura di vita.
L’intento è quello di stabilire un rapporto organico di collaborazione e sinergia con i servizi territoriali che si occupano di seguire questa specifica tipologia di utenza. Si tratta di una prima esperienza che, dopo la prima fase sperimentale con l’eventuale individuazione di esiti positivi, potrebbe essere ulteriormente incentivata attraverso specifici protocolli d’intesa ed allargata anche agli altri istituti penitenziari.
Due i settori principali dell’intervento messo in atto dallo sportello, attualmente gestito da Martina Carducci, collaboratrice esterna dello stesso istituto di Montacuto. Uno è rivolto al compimento degli studi accademici che interessano gli studenti reclusi, l’altro il sostegno in prossimità delle dimissioni.
A.Is.