NOMINA PRESIDENTE TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA IN TEMPI CELERI, IL GARANTE SCRIVE AL CSM
Pubblicato il 19 Luglio 2019   Tag: Garante detenuti
Comunicati
NOMINA PRESIDENTE TRIBUNALE DI SORVEGLIANZA IN TEMPI CELERI, IL GARANTE SCRIVE AL CSM
La richiesta è formulata anche alla luce di alcune recenti lamentele da parte dei detenuti di Barcaglione, a cui nelle ultime ore si sono aggiunte anche quelle degli ospiti dell’istituto penitenziario di Montacuto. Nobili pone al centro dell’attenzione la gestione complessiva del sistema penitenziario marchigiano
Nominare al più presto il Presidente del Tribunale di Sorveglianza del capoluogo regionale. L’invito è contenuto in una lettera inviata dal Garante Andrea Nobili al Consiglio Superiore della Magistratura, nella quale si fa presente che “l’assegnazione di tale incarico appare non più differibile, anche in considerazioni di diverse problematiche che investono il territorio marchigiano, le quali suggeriscono una magistratura a pieno organico con un Presidente effettivo”.
La richiesta è formulata anche alla luce di alcune recenti lamentele da parte dei detenuti di Barcaglione, a cui nelle ultime ore si sono aggiunte anche quelle degli ospiti dell’istituto penitenziario di Montacuto. In ambedue i casi l’oggetto del contendere è rappresentato da una situazione che sarebbe spesso caratterizzata, a detta degli stessi detenuti, dalla mancata applicazione di alcune norme previste dall’ordinamento penitenziario.
“E’ ormai indispensabile – sottolinea Nobili – che le Marche non debbano più trovarsi in una situazione di marginalizzazione, anche per quanto riguarda la gestione complessiva del sistema penitenziario. Non può più essere rinviata la nomina di un Presidente effettivo per il Tribunale di Sorveglianza e, quanto prima, occorrerà mettere mano alla situazione del Provveditorato, che attualmente ha un solo dirigente per Emilia Romagna e Marche e nessun ufficio sul nostro territorio regionale, con tutte le difficoltà immaginabili sul piano dell’efficacia degli interventi richiesti”.
A. Is.
UN PIANO STRAORDINARIO PER AFFRONTARE IL DISAGIO GIOVANILE
Pubblicato il 15 Luglio 2019   Tag: Garante infanzia
UN PIANO STRAORDINARIO PER AFFRONTARE IL DISAGIO GIOVANILE
Lo chiede il Garante dei diritti, Andrea Nobili, anche alla luce degli ultimi episodi di cronaca, e chiama in causa direttamente la Regione affinché attivi nuove politiche e strategie di settore. Richiesta di un incontro rivolta al Questore di Ancona per esaminare la situazione con particolare riferimento alla prevenzione
Qualche tempo fa l’ha definita una vera e propria “emergenza sociale”, tanto da predisporre una sorta di mappatura del territorio regionale per affrontare il problema con dati concreti alla mano. Ma oggi il Garante dei diritti, Andrea Nobili, va anche oltre. “Gli ultimi fatti di cronaca che interessano il Paese nella sua globalità e quanto avvenuto ad Ancona negli ultimi giorni – sottolinea – ci impongono una presa di posizione immediata sul versante del disagio giovanile. L’abuso di alcool e stupefacenti, le violenze tra minorenni e tanti altri episodi di cui viene a costellarsi il nostro quotidiano forniscono un quadro della situazione che supera il semplice allarmismo”. Partendo da questo assunto Nobili ha chiesto un confronto diretto con il Questore Claudio Cracovia, che già nel corso della presentazione ufficiale del “Codice etico” per i locali d’intrattenimento si era soffermato su queste tematiche evidenziando che è “indispensabile attivare buone pratiche di prevenzione, ancor prima di pensare alle politiche di repressione”.
Rilevando la necessità di una maggiore attenzione, come affermato in Commissione sanità per l’audizione sul Piano sanitario, Nobili evidenzia che va attivato in tempi stretti l’ “Osservatorio sul disagio giovanile e adolescenziale” e chiama in causa direttamente la Regione.
“In questa fase – spiega – non sono accettabili ulteriori tentennamenti o rinvii che potrebbero essere interpretati come un’oggettiva sottovalutazione del problema. E’ proprio la Regione che deve mettere in campo, attivando tutte le sinergie possibili, un piano straordinario di programmazione, che abbia dalla sua parte nuove politiche e strategie diversificate. In questo caso la scuola può essere un punto di riferimento qualificato ed ineludibile, ma non possiamo pensare di demandarle completamente la
ricerca di soluzioni che, vista l’emergenza, vanno sicuramente al di là dei suoi compiti primari”.
A.Is.
PIANO SOCIO SANITARIO, PER IL GARANTE E’ NECESSARIA MAGGIORE ATTENZIONE AI MINORI
Pubblicato il 11 Luglio 2019   Tag: Ombudsman
PIANO SOCIO SANITARIO, PER IL GARANTE E’ NECESSARIA MAGGIORE ATTENZIONE AI MINORI
Andrea Nobili ha partecipato alla prevista audizione della Commissione sanità. Tra i problemi evidenziati disagio giovanile, tossicodipendenze, psichiatria, consultori e sanità carceraria. Al centro dell’attenzione anche la figura del Garante della salute
“Il limite maggiore è il disequilibrio integrativo tra l’ambito sanitario e quello sociale. E sappiamo quanto oggi questo aspetto sia determinante per un intervento complessivo e coerente con le esigenze rappresentate dalla nostra società”. E’ la prima valutazione del Garante dei diritti, Andrea Nobili, sul Piano sociosanitario 2019 – 2021 dopo la prevista audizione in Commissione sanità, presieduta da Fabrizio Volpini.
“Anche se si tratta di linee d’indirizzo – sottolinea Nobili – la mancata esplicitazione delle risorse, soprattutto umane, indispensabili per il raggiungimento degli obiettivi indicati, non permette al momento di poter delineare una pianificazione concreta degli interventi nei molteplici settori”.
Passando ad esaminare il Piano, il Garante indica la necessità di maggiore attenzione per quanto riguarda il complesso pianeta dei minori e la mancanza di indicazioni concrete sul trattamento del disagio giovanile, ricordando il percorso già avviato da tempo per la costituzione di un osservatorio che, oltre a fotografare costantemente la situazione sul territorio regionale, dia vita a nuove strategie di prevenzione. Altre questioni che appaiono non adeguatamente trattate, quelle legate alle tossicodipendenze; alla psichiatria, con particolare riferimento all’area infantile; alla funzionalità dei consultori, che sempre secondo il Garante andrebbero potenziati sia sul versante del personale, che per quanto attiene il numero di strutture presenti.
Evidenziata la mancanza di una scheda tecnica rispetto alla situazione della sanità carceraria, che negli ultimi anni ha visto crescere per numero ed intensità alcune patologie importanti tra i detenuti degli istituti penitenziari marchigiani.
“Da ultimo, ma non per importanza – ricorda Nobili – abbiamo segnalato alla Commissione che nel Piano non viene considerata la possibilità, prevista dalla normativa nazionale del 2017 e già attivata in altre regioni italiane, di affidare al Difensore civico anche il compito di Garante della salute.”
Già nell’aprile questa esigenza era stata rappresentata dal Garante, anche nel suo ruolo di Presidente del Coordinamento nazionale dei Difensori civici, ai Presidenti di Giunta, Consiglio e Commissione sanità. Indicazioni più dettagliate su come debbano muoversi le Regioni sono emerse nel corso del convegno nazionale, ospitato a Roma nelle scorse settimane. “Ora che il quadro complessivo presenta contorni maggiormente definiti – ha concluso Nobili – crediamo si possa attivare il percorso necessario per l’eventuale istituzione del Garante della salute”.
A.Is.
IL GARANTE A MARINO DEL TRONTO, “MANCATO ADEGUAMENTO DOPO LA CHIUSURA DEL 41 BIS”
Pubblicato il 10 Luglio 2019   Tag: Garante detenuti
IL GARANTE A MARINO DEL TRONTO, “MANCATO ADEGUAMENTO DOPO LA CHIUSURA DEL 41 BIS”
Nuovo sopralluogo nel carcere ascolano, anche alla luce di alcune segnalazioni pervenute all’Autorità di garanzia. La criticità maggiore riguarda la vivibilità dei luoghi non ancora pienamente ripristinata nonostante che dal 2018 non esista più la sezione di massima sicurezza
Nell’ambito dell’ulteriore azione di monitoraggio messa in atto nei giorni scorsi ed alla luce di alcune segnalazioni, il Garante dei diritti, Andrea Nobili, torna a visitare il carcere di Marino del Tronto ad Ascoli Piceno. Una delle maggiori criticità riscontrate riguarda il mancato adeguamento della struttura all’accoglienza di detenuti aventi caratteristiche sostanzialmente diverse da quelli in regime di 41 Bis, sezione che è rimasta operativa dagli anni ’80 fino al 2018, quando ne è stata disposta la chiusura
“Un problema – sottolinea Nobili – che avevamo già riscontrato a marzo, nel corso di un nostro sopralluogo, e per il quale avevamo allertato gli organismi competenti. Oggi verifichiamo che la situazione non si è ancora normalizzata, con tutte le ripercussioni del caso, soprattutto in relazione alla vivibilità dei luoghi”.
In particolare, vengono palesate l’inadeguatezza degli spazi nelle camere di pernottamento, adibite anche a usufrutto multiplo e con grate alle finestre, che si assommano alle sbarre creando problemi alla vista, nonché l’inappropriata disposizione della sala colloqui, ancora provvista delle caratteristiche riservate agli ex detenuti appartenenti al circuito di massima sicurezza.
Dal sopralluogo è emerso anche che l’utilizzo della zona verde presente nel carcere risulta essere estremamente contingentato, con evidenti problemi soprattutto nel periodo estivo, e che ormai da mesi il campo da calcio è inutilizzabile.
Nella precedente visita, il Garante aveva anche segnalato una scarsa valutazione del percorso trattamentale, “la cui offerta – ribadisce oggi – è esigua rispetto alle esigenze della popolazione carceraria presente a Marino del Tronto. Come non si riscontra attività di tipo scolastico che sappiamo essere allo stesso modo importante”.
A.Is.
SOPRALLUOGO DEL GARANTE A MONTACUTO, QUINTA BRANDA NELLE CAMERE DI PERNOTTAMENTO E MANCANZA DI PERSONALE
Pubblicato il 3 Luglio 2019   Tag: Garante detenuti
SOPRALLUOGO DEL GARANTE A MONTACUTO, QUINTA BRANDA NELLE CAMERE DI PERNOTTAMENTO E MANCANZA DI PERSONALE
Avviata l’azione di monitoraggio degli istituti penitenziari voluta da Nobili per verificare la situazione complessiva, alla luce dei problemi che potrebbero determinarsi con il periodo estivo e viste anche alcune notizie sull’acuirsi di criticità. Subito la segnalazione al Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria
La quinta branda ormai da tempo in quasi tutte le camere di pernottamento delle sezioni comuni a causa di un crescente sovraffollamento, mancanza di personale nell’area trattamentale e pedagogicoassistenziale, campi sportivi attualmente inutilizzabili per impossibilità di svolgere alcuni lavori di manutenzione. Sono questi gli esiti del sopralluogo effettuato dal Garante Andrea Nobili presso il carcere di Montacuto, prima tappa dell’azione di monitoraggio attivata per verificare la situazione complessiva degli istituti penitenziari marchigiani, alla luce dei problemi che potrebbero determinarsi con il periodo estivo e viste anche alcune notizie sull’acuirsi di criticità più volte segnalate agli organismi preposti.
“E’ ovvio – sottolinea Nobili – che informeremo subito il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria di quanto abbiamo verificato presso la casa circondariale. Si tratta di una situazione che necessita di interventi significativi che non possono essere più rimandati”.
L’azione di monitoraggio proseguirà con il sopralluogo a Villa Fastiggi e successivamente nelle altre strutture regionali.
A. Is.
IL GARANTE RIAVVIA L’AZIONE DI MONITORAGGIO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 2 Luglio 2019   Tag: Garante detenuti
IL GARANTE RIAVVIA L’AZIONE DI MONITORAGGIO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Le alte temperature registrate negli ultimi giorni e le ricorrenti notizie sull’acuirsi di alcuni problemi hanno portato alla decisione di una verifica più attenta della situazione complessiva, visto anche quando accaduto nel passato e soprattutto durante il periodo estivo
Le alte temperature degli ultimi giorni e le ricorrenti notizie sull’acuirsi di alcuni problemi che insistono sugli istituti penitenziari marchigiani, hanno portato il Garante delle Marche, Andrea Nobili, a riavviare l’azione di monitoraggio su tutto il territorio regionale. Prima tappa a Montacuto, mentre nei prossimi giorni sarà la volta di Villa Fastiggi ed a seguire le visite nelle altre strutture. “Nonostante le nostre continue sollecitazioni agli organismi preposti – sottolinea Nobili – non ravvisiamo a tutt’oggi interventi significativi in grado di attenuare le criticità che sono state riscontare negli anni passati, soprattutto nel periodo estivo, e che ci avevano portato già nel 2017 ad infornare il Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e ad allertare l’area sanitaria, soprattutto per quanto riguarda il carcere pesarese”.
Il Garante ritiene pertanto indispensabile verificare la situazione complessiva, “cercando di prevenire ulteriori criticità, sempre con la collaborazione degli organismi preposti e di quanti operano negli istituti penitenziari”.
A.Is.