RIPARTE IL PROGETTO “LIVE – LIBERI DI VELEGGIARE”
Pubblicato il 1 Luglio 2024   Tag: Garante infanzia
Comunicati
RIPARTE IL PROGETTO “LIVE – LIBERI DI VELEGGIARE”
Iniziativa proposta dal Comune di Cagli al Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, che l’ha accolta sostenendola e inserendola in un percorso triennale di iniziative volte ad affrontare le problematiche legate all’handicap
Torna “Live – Liberi di veleggiare”, iniziativa proposta dal Comune di Cagli al Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, che l’ha accolta sostenendola e inserendola in un percorso triennale di iniziative volte ad affrontare le problematiche legate all’handicap.
Già lo scorso anno il progetto ha raccolto un risultato molto positivo, coinvolgendo i ragazzi accolti nella “Comunità Acquaviva”, gestita dalla Cooperativa sociale “Utopia”. Si tratta di una delle uniche due strutture terapeutiche, operative su tutto il territorio regionale, che si occupano di disagio psichico. Quella di Cagli è in grado di accogliere fino a venti ospiti ed è suddivisa in due moduli separati per fasce di età, “Casa Lupo Rosso” con ragazzi dai 9 ai 14 anni e “Casa Orizzonti Blu” dai 15 ai 18 non compiuti.
Grazie alla collaborazione tra Comune e Garante, i minori potranno effettuare attività di campeggio e uscite in barca a vela.
Quest’anno il gruppo sarà formato da undici ragazzi, uno inserito nel percorso di preingresso e dieci del modulo “Orizzonti Blu”, di cui sei parteciperanno al progetto per la prima volta, mentre cinque ripeteranno l’esperienza.
Per loro l’equipe educativa multidisciplinare ha ritenuto opportuno rinforzare le abilità acquisite e fare in modo che siano vicini a chi si troverà a vivere quest’esperienza per la prima volta.
L’obiettivo generale del progetto è quello di aumentare l’indipendenza e la capacità di gestione della quotidianità dei minori con problemi psichici cercando di migliorare la qualità della loro vita e l’integrazione sociale.
A.Is.
ISTITUTI PENITENZIARI, NUOVO APPELLO DEI GARANTI: “RISPOSTE IMMEDIATE E CONCRETE”
Pubblicato il 18 Giugno 2024   Tag: Garante detenuti
ISTITUTI PENITENZIARI, NUOVO APPELLO DEI GARANTI: “RISPOSTE IMMEDIATE E CONCRETE”
In primo piano il sovraffollamento, la carenza di personale, l’assistenza sanitaria. Il documento si sofferma, poi, sul capitolo dei suicidi in carcere, specificando che ormai si è arrivati ad “uno ogni tre giorni”
Sovraffollamento, carenza di personale, assistenza sanitaria, suicidi. Quattro tematiche al centro del nuovo appello lanciato dalla Conferenza dei Garanti territoriali delle persone private della libertà. Documento pienamente condiviso dal Garante regionale delle Marche, che ne illustra gli aspetti principali.
Richiamando ancora una volta l’invito rivolto tre mesi fa dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a tutta la classe politica, si fa presente che è ormai indispensabile l’individuazione da parte del legislatore di “misure, anche temporanee, volte ad alleggerire la tensione sulla popolazione carceraria”, partendo dalla discussione e dall’approvazione di quelle in grado di produrre una deflazione del sovraffollamento. Accanto a questo si ritiene che vada attuato “un modello di esecuzione penale, che si allontani il più possibile dalla visione carcerocentrica del sistema punitivo”, anche attraverso una maggiore fruibilità di misure alternative alla detenzione.
Secondo i Garanti, poi, è fondamentale che il carcere cessi di essere un luogo di “desertificazione affettiva”e occorre dare immediatamente seguito alla decisione della Corte costituzionale con cui è stata dichiarata l’illegittimità della norma che vieta lo svolgimento di incontri affettivi intimi e riservati.
In primo piano anche le problematiche legate al disagio psichico, alle dipendenze, all’accesso nelle comunità terapeutiche, alle Rems e il capitolo dei suicidi in carcere, “uno ogni tre giorni”.
A preoccupare i Garanti, infine, “il lento scivolamento della politica penitenziaria da politica sociale a politica prettamente securitaria”. Con un quesito specifico contenuto nell’appello, che riguarda il Disegno di legge, ora in Commissione giustizia, sul tema della “Sicurezza pubblica, tutela del personale in servizio nonché di vittime dell’usura e di ordinamento penitenziario”, con la prevista introduzione di una fattispecie di reato ad hoc, volta a sanzionare le rivolte dei detenuti, anche quelle messe in atto in forme passiva.
Gli stessi Garanti si chiedono cosa accadrebbe se venisse approvato ed evidenziato che “criminalizzare forme di resistenza dei detenuti (anche solo tre di loro), come il rifiuto del cibo o il mancato rientro dall’ora d’aria, è per certi versi paradossale, sinonimo di una visione ‘sorvegliare e punire’ e fortemente contrastante con i principi costituzionali europei e internazionali in tema di ordinamento penitenziario”.
Un ultima considerazione: “Crediamo convintamente che uno Stato che ricorre con troppa disinvoltura alla sanzione penale e alla repressione, non sia uno Stato forte ma uno Stato debole”. Di uno Stato – aggiungono – in grado di far sì che il tempo della detenzione abbia senso e sia funzionale al reinserimento sociale delle persone, come vuole la nostra Carta costituzionale. A tutela, sempre, della dignità umana”.
A.Is
“AROMATICAMENTE”, PROGETTO PER LA REMS DI MACERATA FELTRIA
Pubblicato il 14 Giugno 2024   Tag: Garante detenuti
“AROMATICAMENTE”, PROGETTO PER LA REMS DI MACERATA FELTRIA
Attivato grazie alla collaborazione tra Garante regionale dei diritti e Amap. Prevista la creazione di due orti per la coltivazione delle piante officinali. Coinvolta anche la struttura “Molino Giovannetti” di Montegrimano Terme
Nuovi interventi nell’ambito delle attività trattamentali destinate alla Rems “Case Badesse” di Macerata Feltria. Prende il via, grazie alla collaborazione tra il Garante regionale e l’Amap (ex Assam), il progetto “Aromaticamente”, che va a collocarsi in un contesto socio – sanitario inerente la sfera della salute mentale e caratterizzato da percorsi rieducativi e di inclusione sociale.
Infatti, oltre agli ospiti della Rems, gestita dal gruppo “Atena”, saranno coinvolti anche quelli della struttura “Molino Giovannetti” di Montegrimano Terme, autorizzata e accreditata dal Servizio sanitario nazionale e convenzionata con la locale Ast, alla quale fanno capo persone con problematiche di tipo psichiatrico, di tossicodipendenza o con alle spalle complesse vicende di vita.
Il progetto in questione è incentrato sulla coltivazione di piante officinali anche per valorizzare la biodiversità della flora tipica dell’area del Montefeltro.
A tal riguardo si fa notare che sarà prezioso il contributo fornito dagli studenti e dagli insegnanti dell’Istituto scolastico “Cecchi” di Pesaro per la progettazione, la messa a dimora e la gestione complessiva delle piante officinali.
Da attuare in tre anni, lo stesso progetto prevede la messa in essere di un orto con estensione di 700 mq a “Molino Giovannetti” e di un altro di circa 2000 mq a “Casa Badesse”, dove già esistono dei gradoni sui quali sono allocate piante di lavanda e rosmarino.
Obiettivo generale dell’iniziativa è quello di favorire il lavoro manuale come strumento per la costruzione dei processi di socializzazione, integrazione e scambio; dar vita ad attività capaci di attivare e sviluppare nuove potenzialità e percorsi condivisi; valorizzare l’autodisciplina, l’autoscoperta e l’autodeterminazione. Tra le possibilità d’intervento contemplate, anche quella della trasformazione delle piante in prodotti per condimenti, tisane, profumo per ambienti, attraverso l’intervento di laboratori esterni idonei a tale lavorazioni.
Quello tra Garante e Amap è un rapporto che si consolida dopo anni di collaborazione sul versante dei progetti formativi nel settore agroalimentare che vanno ad interessare gli istituti penitenziari sul territorio regionale.
A.Is.
NUOVI INCONTRI FORMATIVI DI AGGIORNAMENTO PER TUTORI VOLONTARI DI MSNA
Pubblicato il 4 Giugno 2024   Tag: Garante infanzia
NUOVI INCONTRI FORMATIVI DI AGGIORNAMENTO PER TUTORI VOLONTARI DI MSNA
Iniziativa promossa dal Garante regionale dei diritti. Dopo la prima esperienza ospitata nel capoluogo regionale, figurano in calendario due appuntamenti che andranno ad interessare le province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino
Nuovi incontri formativi di aggiornamento per i tutori volontari di minori stranieri non accompagnati già iscritti nell’apposito elenco del Tribunale dei Minori di Ancona. L’iniziativa, promossa dal Garante regionale dei diritti, si prefigge di rafforzare l’attività di accompagnamento e supporto agli stessi tutori, anche attraverso una proficua condivisione delle esperienze maturate nel corso del tempo e cercando di far fronte a esigenze specifiche emerse nella concreta gestione dei minori, sempre tenendo conto del superiore interesse di quest’ultimi.
Nell’aprile scorso un primo confronto a tutto campo, ospitato nel capoluogo regionale, è stato destinato ai 47 tutori della provincia di Ancona, mentre altri due incontri formativi di aggiornamento andranno ad interessare i 58 delle province di Macerata, Ascoli Piceno, Fermo e Pesaro Urbino.
Il primo si terrà il 14 giugno a Macerata (al “Polo Bertelli” dell’Unimc in contrada Vallebona), mentre il secondo è in programma per l’11 ottobre a Fano (presso la Sala Ipogea della Mediateca Montanari in Piazza Amiani).
Per fornire maggiore sostanza all’iniziativa, il Garante ha previsto il supporto di esperti appositamente individuati negli ambiti giuridico, socio – sanitario, fenomenologico – antropologico, nonché di rappresentanti delle istituzioni coinvolte del sistema di accoglienza.
A.Is.
ATTIVITÀ TRATTAMENTALI NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 27 Maggio 2024   Tag: Garante detenuti
ATTIVITÀ TRATTAMENTALI NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Monitoraggio del Garante regionale sulle diverse iniziative attualmente in atto, dai Poli universitari a quello professionale, dalla cultura allo sport. Già in cantiere ulteriori iniziative che andranno a concretizzarsi nei prossimi mesi
Nuovo monitoraggio sulle attività trattamentali in atto presso gli istituti penitenziari marchigiani, diverse delle quali registrano l’intervento diretto del Garante regionale dei diritti. Una panoramica complessiva mentre sono già in cantiere ulteriori iniziative che andranno a concretizzarsi nei prossimi mesi.
I POLI UNIVERSITARI
Avviato il Polo universitario penitenziario a Montacuto e Barcaglione di Ancona, frutto del protocollo d’intesa tra Prap (Provveditorato amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche), Università Politecnica delle Marche e Garante. Al momento sono iscritti 6 studenti (5 di Montacuto e uno di Barcaglione), di cui 3 al corso di laurea in “Sistemi agricoli innovativi”, 2 a quello in “Ingegneria dell’informazione per videogame e realtà virtuale”, uno per “Ingegneria edile”.
Contemporaneamente prosegue con risultati significativi l’attività del Polo universitario regionale presso la Casa di reclusione di Fossombrone, portata avanti ormai da anni e che nel 2021è stata riconfermata con la sigla del protocollo tra Prap, Università di Urbino e Garante. Risultano trentuno gli iscritti a nove corsi di laurea (“Informazione Media Pubblicità”, “Scienze Umanistiche, discipline letterarie, artistiche e filosofiche”, “Scienze Politiche Economiche e del Governo”; “Scienze e Tecniche Psicologiche; Sociologia e Servizio Sociale”). Importante l’attività svolta dal Servizio Studi Universitari.
IL POLO PROFESSIONALE
Concluso il secondo corso di aiuto cuoco, proposto nell’ambito del Polo professionale presso gli istituti penitenziari di Ancona (Regione, Prap e Garante), già da giugno sarà avviato un nuovo percorso nella sede di Barcaglione, rivolto a 15 detenuti (durata complessiva 600 ore).
Sempre in primo piano, per la qualità degli interventi e i risultati conseguiti, il progetto di “Agricoltura sociale” con tutti i prodotti d’eccellenza che è in grado di offrire (accordo con l’Amap, ex Assam).
LE ATTIVITÀ CULTURALI
Per le attività trattamentali anche diverse iniziative sul versante culturale, come il progetto “La casa in riva al mare”, voluto dal Garante nell’ambito di “Musicultura”, festival della canzone popolare e d’autore. Ad un gruppo di detenuti della Casa di reclusione di Barcaglione è stata offerta l’opportunità di partecipare ad una serie di laboratori musicali e di entrare a far parte di un’apposita giuria. Il premio “La Casa in riva al mare”, sarà conferito a uno degli otto artisti finalisti della trentacinquesima edizione di Musicultura nell’ambito delle serate finali del festival, in programma allo Sferisterio di Macerata nel mese di giugno.
Al via in diversi istituti il “Secondo festival regionale di teatro in carcere”. Il progetto si concretizza quest’anno attraverso l’accordo tra Garante dei diritti e Comune di Macerata e vedrà snodarsi gli appuntamenti nel periodo tra maggio e settembre. Nella prima fase i detenuti metteranno in scena il frutto dei laboratori teatrali per gli studenti universitari e delle scuole superiori, mentre nella seconda verrà proposto il lavoro svolto (Tavola rotonda su “Teatro e diritti” e rappresentazione teatrale).
In fase di definizione anche gli ormai tradizionali appuntamenti con poesia, letteratura ed arte, inseriti in manifestazioni che nel corso del tempo hanno avuto modo di consolidare la loro presenza nel panorama culturale regionale.
SPAZIO ALLO SPORT
Cultura, ma non solo. “Con lo sport prepariamo l’uscita” è un progetto promosso dal Garante con la collaborazione della Lega Nazionale Dilettanti di calcio, già avviato nella Casa circondariale di Villa Fastiggi e che andrà ad interessare anche altri istituti. Previsti incontri laboratori e la consegna finale di premi a chi si è distinto per correttezza durante il percorso progettuale e a chi ha partecipato assiduamente all’iniziativa.
LE CERAMICHE DELLA REMS
Non ultima per importanza la progettualità triennale che coinvolge la Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) “Casa Badesse” di Macerata Feltria, gestita dal gruppo “Atena”. “Al di qua del muro… L’infinito”, che si sviluppa anche con la collaborazione tra Garante e Comune, prevede un atelier d’arte di ceramica raku (antica tecnica giapponese). Proprio in questi giorni è stata allestita presso la Rocca Ubaldinesca di Sassocorvaro una mostra con tutti i lavori realizzati.
A.Is.
SUICIDI IN CARCERE, “INDIGNARSI NON BASTA PIÙ!”
Pubblicato il 16 Maggio 2024   Tag: Garante detenuti
SUICIDI IN CARCERE, “INDIGNARSI NON BASTA PIÙ!”
La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà torna sulla delicata questione, promuovendo, dopo quella di aprile, una seconda giornata di mobilitazione generale per il 18 maggio. L’iniziativa trova ancora una volta la piena adesione del Garante dei diritti delle Marche
“Indignarsi non basta più!”. La Conferenza nazionale dei Garanti territoriali delle persone private della libertà torna sulla questione dei suicidi in carcere, promuovendo, dopo quella di aprile, una seconda giornata di mobilitazione generale per il 18 maggio. L’iniziativa trova ancora una volta la piena adesione del Garante dei diritti delle Marche, da sempre particolarmente sensibile a queste tematiche e che in più occasioni ha ribadito le proposte d’intervento che sono alla base della mobilitazione.
La Conferenza evidenzia che sono trascorsi due mesi dall’appello con cui il Presidente della Repubblica invitava la classe politica ad adottare, con urgenza, misure immediate per allentare il clima di tensione che si respira nelle carceri italiane, causato principalmente dal sovraffollamento, dalla carenza di personale e dall’inefficienza dell’assistenza sanitaria.
Ma fino ad oggi nulla si è mosso. Con la nuova mobilitazione vengono chieste soluzioni giuridiche immediate sia alla politica, attraverso interventi che riducano il sovraffollamento, sia all’Amministrazione Penitenziaria con provvedimenti che migliorino le condizioni di vita dentro le carceri. Alla società civile si chiede, invece, “una sensibilità che superi la visione carcero centrica”.
A fronte delle numerose criticità vengono avanzate delle proposte specifiche. Tra queste, l’approvazione urgente di misure deflattive del sovraffollamento; la garanzia dell’accesso a quelle alternative per i detenuti che stanno scontando una pena o un residuo di pena inferiore ai tre anni; l’attuazione della circolare sul riordino della media sicurezza. Da ultimo, ma non per importanza, la Conferenza ritiene che sia fondamentale il tema dell’affettività in carcere e sottolinea come ad oggi né in via amministrativa, né in via legislativa si sia inteso prendere posizione sulla relativa sentenza autoapplicativa della Corte costituzionale.
In questa direzione si ritiene che vadano, fin da subito, aumentati le telefonate, le videochiamate e i giorni di permesso premio.
A.Is.
DOCUMENTO MOBILITAZIONE DELLA CONFERENZA DEI GARANTI TERRITORIALI 18 MAGGIO