INFANZIA E ADOLESCENZA, IL “REPORT” QUINQUENNALE DEL GARANTE
Pubblicato il 18 Dicembre 2020   Tag: Garante infanzia, infanzia
Comunicati
INFANZIA E ADOLESCENZA, IL “REPORT” QUINQUENNALE DEL GARANTE
L’attività svolta negli ultimi cinque anni da Andrea Nobili illustrata nel corso dell’incontro promosso in videoconferenza dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia). Decine di iniziative, incontri e progetti su varie problematiche. Attivazione di alcuni codici e nascita dell’Osservatorio sul disagio
Un’attività a tutto campo con decine di iniziative e incontri su varie problematiche. E’ quella portata avanti dal Garante regionale dei diritti, Andrea Nobili, nei cinque anni del suo mandato relativamente al settore dell’infanzia e dell’adolescenza. L’occasione di ripercorrere il percorso compiuto, è stata fornita dall’incontro promosso in videoconferenza dall’Aiaf (Associazione italiana degli avvocati per la famiglia), proprio per fare il punto sulla figura del Garante per l’infanzia e l’adolescenza.
“La nostra è stata un’attività – ha sottolineato Nobili – che ha volto lo sguardo in più direzioni. Sicuramente non esaustiva, perché quando si parla di minori gli ambiti d’intervento sono in continua evoluzione e le risposte da fornire cambiano in base alle esigenze del momento. L’attenzione non è mai troppa, né i percorsi possono considerarsi definitivi”.
Testimonianza diretta del lavoro svolto, tre report riguardanti rispettivamente l’accoglienza dei minori nelle Comunità delle Marche (2016), quella inerente gli stranieri non accompagnati (2018) e quella dei ragazzi fuori della famiglia d’origine (2020), frutto di visite ed incontri nelle diverse realtà territoriali.
Accanto a questo la nascita dell’Osservatorio regionale sul disagio adolescenziale e giovanile nelle Marche (con il coinvolgimento di Presidente del Tribunale e Procuratore della Repubblica per i minorenni, Asur, Anci, Regione Marche, Centro per la Giustizia minorile di Emilia Romagna e Marche); la sottoscrizione del Codice etico sui diritti dei minori alla salute e ai servizi sanitari (con Asur Marche) e di quello etico per l’intrattenimento (con Confcommercio Marche centrali e Cogeu), proposto dal Garante dopo la tragedia della discoteca di Corinaldo nel dicembre 2018. Quattro i corsi per tutori di minori stranieri non accompagnati attivati sul territorio regionale e particolare attenzione anche oltre i confini, così come esplicitato nel corso della due giorni dedicata proprio ai minori nell’ambito del sesto “Governing Board Eusair” (Strategia europea per la Regione Adriatico Ionica), ospitato nel 2017 ad Ancona.
Numerosi anche gli incontri e le iniziative con esperti del settore per quanto concerne il contrasto al Cyberbullismo e a tutte le insidie presenti in rete per i minori. Da ultimo, il capitolo dedicato all’emergenza epidemiologica, con un monitoraggio costante della situazione e diversi interventi sul versante dei problemi emersi in ambito scolastico, con la didattica a distanza e con i provvedimenti adottati, non ultimo quello delle mascherine per i più piccoli, per contenere la pandemia. Ma anche un approfondimento sulle ricadute determinate dal periodo di lockdown nella vita quotidiana dei ragazzi, che ha portato il Garante ad attivare lo sportello “Supporto alle famiglie – In linea con i diritti”, progetto d’intervento a distanza realizzato con la collaborazione di Save The Children.
A.Is.
TRENTA AZIONI DI MONITORAGGIO, OLTRE 200 VISITE, 1.800 COLLOQUI CON I DETENUTI, I CINQUE ANNI DEL GARANTE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 2 Dicembre 2020   Tag: Garante detenuti
TRENTA AZIONI DI MONITORAGGIO, OLTRE 200 VISITE, 1.800 COLLOQUI CON I DETENUTI, I CINQUE ANNI DEL GARANTE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Dopo l’ultimo appuntamento a Marino del Tronto, Andrea Nobili fa il punto della situazione e tira le somme del lavoro svolto nel quinquennio. La fotografia complessiva attraverso 5 report. Gli interventi hanno riguardato molteplici problematiche. Particolare attenzione anche alle attività trattamentali. Tutte le criticità presenti
Zero contagi tra i detenuti, qualche caso tra gli operatori di polizia penitenziaria che non sono entrati, comunque, in contatto con gli stessi detenuti ed un sistema che ha retto all’urto dell’emergenza pandemica. Lo conferma il Garante dei diritti al termine dell’ultima visita, quella a Marino del Tronto di Ascoli Piceno, presso gli istituti penitenziari marchigiani.
“Un riscontro positivo – precisa – che è legato a questa problematica specifica e che fotografa ovviamente il momento attuale. Su altro versante, sappiamo quante e quali sono ancora le criticità che insistono sul nostro sistema carcerario e che non hanno trovato un’adeguata soluzione. In questi anni l’Autorità di garanzia ha avuto modo di affrontarne diverse, dal sovraffollamento alla carenza di organici, dalle questioni legate alla sanità a quelle strutturali, fino alla necessità di incrementare le attività trattamentali. E’ indispensabile continuare a mettere in campo tutte le risorse possibili affinchè le carceri non vengano considerate come l’ultimo anello del welfare. Occorre, quindi, monitorare con costanza e determinazione e non abbassare mai la guardia”.
E a conclusione del suo mandato, il Garante tira le somme del lavoro svolto nel corso degli ultimi cinque anni. Sul piatto della bilancia ci sono 30 azioni di monitoraggio (più di cinque ogni anno) con una media complessiva di oltre 200 ingressi in carcere (sia per la stessa azione di monitoraggio che per altre iniziative) e circa 1.800 colloqui con i detenuti. Un’attività che si è concentrata soprattutto nei periodi che hanno registrato l’acuirsi delle criticità, come quello estivo o come quello straordinario dell’emergenza pandemica, che ha annoverato anche un confronto mantenuto costante attraverso il mezzo telematico.
“La fotografia annuale – ricorda Nobili – è stata rappresentata con l’ausilio di 5 report, che hanno fornito i dati consolidati delle presenze nei sei istituti penitenziari delle Marche, sette fino al 2016 quando è stato chiuso quello di Camerino a causa del terremoto, e nella Rems attualmente ospitata a Macerata Feltria, ma hanno anche fatto il punto della situazione per quanto riguarda sovraffollamento, sanità, polizia penitenziaria, attività trattamentali e criticità di tipo strutturale”.
Accanto a questo, ulteriori incontri sulla variegata realtà del volontariato e sulle problematiche inerenti la stessa polizia penitenziaria e tre convegni (ospitati rispettivamente nel capoluogo regionale e a Macerata) che hanno inteso fare il punto sul sistema carcerario presente e futuro, con l’apporto di autorevoli rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria nazionale. Massima attenzione da parte del Garante per quanto le attività trattamentali per promuovere la cultura, l’aggregazione e la risocializzazone, anche in funzione del reinserimento dei detenuti nella società, una volta terminata la pena. Raggiunti, in questa direzione, due importanti traguardi con il Polo universitario a Fossombrone e quello formativo a Barcaglione di Ancona.
Nel corso degli ultimi cinque anni sono state attivate, inoltre, numerose collaborazioni che hanno permesso di portare in carcere, agricoltura sociale, letteratura, poesia, cinema e danza, laboratori e corsi di varia natura, per un totale di oltre 60 iniziative.
A.Is
USO DELLE MASCHERINE, IL PARERE DELL’OMCEO
Pubblicato il 26 Novembre 2020   Tag: Garante infanzia
USO DELLE MASCHERINE, IL PARERE DELL’OMCEO
Prima risposta per la richiesta di valutazioni tecniche avanzata nei giorni scorsi dal Garante Andrea Nobili. A sottoscriverla è il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, proponendo una nota elaborata dalla dottoressa Arcangela Guerrieri, Consigliere segretario dell’Omceo e pediatra di libera scelta, e dal dottor Leonardo Felici Presidente della sezione Marche della Società Italiana di Pediatria
Uso delle mascherine da parte dei bambini nel corso delle lezioni scolastiche, prima risposta per la richiesta di pareri tecnici avanzata nei giorni scorsi dal Garante Andrea Nobili. A fornire una valutazione sulla questione è il Presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri della provincia di Ancona, Fulvio Borromei, attraverso una nota elaborata dalla dottoressa Arcangela Guerrieri, Consigliere segretario dell’Omceo e pediatra di libera scelta, e dal dottor Leonardo Felici Presidente della sezione Marche della Società Italiana di Pediatria.
BAMBINI E MASCHERINE A SCUOLA, DECINE DI SEGNALAZIONI SULLA SCRIVANIA DEL GARANTE
Pubblicato il 24 Novembre 2020   Tag: Garante infanzia
BAMBINI E MASCHERINE A SCUOLA, DECINE DI SEGNALAZIONI SULLA SCRIVANIA DEL GARANTE
Preoccupazione per il fatto che il dispositivo sanitario deve essere indossato per tutto il tempo delle lezioni scolastiche, quindi per molte ore consecutive. Per fugare i dubbi più consistenti e fornire risposte attendibili, Nobili si è già rivolto a degli specialisti del settore. “E’ necessario trovare un punto di equilibrio – sottolinea – tra il rischio di aumentare il numero dei contagi e la limitazione dei diritti dei minori”
Decine di segnalazioni ogni giorno sulla scrivania del Garante per il problema delle mascherine che sono chiamati ad indossare i bambini nel corso delle lezioni scolastiche, così come previsto nel Dpcm del 3 novembre. Già nell’aprile scorso, durante il primo periodo del lockdown, Andrea Nobili aveva evidenziato come fosse necessario “trovare un punto di equilibrio tra il rischio di aumentare il numero dei contagi e la limitazione dei diritti dei bambini”.
Oggi, con la riapertura delle scuole e le disposizioni per la prevenzione e il contenimento della pandemia, la questione delle mascherine è tornata prepotentemente in primo piano con numerose prese di posizione.
Secondo Andrea Nobili si tratta di “preoccupazioni sicuramente comprensibili, anche perché quando si parla di minori le scelte vanno adottate con maggiore prudenza, altrettanta flessibilità e con il supporto di comprovati pareri tecnici. Ecco perché, almeno per fugare i dubbi più consistenti e fornire risposte attendibili, abbiamo creduto opportuno rivolgerci a degli specialisti del settore”.
L’Autorità di garanzia, infatti, ha già fatto pervenire la richiesta di approfondimenti alla sezione marchigiana dell’Associazione Italiana di Pediatria e all’Ordine dei medici Chirurghi Odontoiatri della Provincia di Ancona in relazione alla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlati alla mascherina per i bambini della scuola primaria, sia per quanto riguarda la salute fisica, sia per quella psico relazionale.
“Resta sempre aperto – conclude Nobili – il discorso della flessibilità, vale a dire della ricerca di soluzioni che pur non andando ad intralciare il percorso di contenimento della stessa pandemia, consentano un’attenuazione della pressione sui bambini. Una questione d’ingegno e buon senso che chiama tutti ad una attenzione particolare quando si compiono scelte che riguardano i minori”.
A.Is.
MESSAGGIO DEL GARANTE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Pubblicato il 19 Novembre 2020   Tag: Antidiscriminazioni, Difesa civica, Garante detenuti, Garante infanzia, Ombudsman
MESSAGGIO DEL GARANTE IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE PER I DIRITTI DELL’INFANZIA E DELL’ADOLESCENZA
Nobili si sofferma sulla situazione complessiva e su quella regionale anche attraverso la lettura dei dati riportati nell’ultimo Atlante di Save The Children, che verrà presentato il 20 novembre in videoconferenza.
Il lavoro svolto nel corso dei cinque anni del mandato
“In prossimità della conclusione del mio incarico di Garante regionale dei diritti della persona, che mi ha visto impegnato anche sul fronte della tutela dei minorenni, vorrei salutare ricordando l’importanza della ricorrenza del 20 novembre, Giornata mondiale dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza.
Nonostante i progressi compiuti in oltre 30 anni dall’approvazione della Convenzione internazionale sui diritti del fanciullo, i diritti dei bambini continuano ad essere a rischio, condizionati dal contesto sociale in cui vivono. Basti pensare che nel mondo ogni 5 secondi muore un bambino sotto i quindici anni, spesso per cause prevedibili.
Ci sono Paesi in cui la violazione dei diritti fondamentali dei minorenni è particolarmente grave, a causa di guerre, miseria, usanze tribali. Paesi dai quali, alcuni di loro, tentano la fuga, alla ricerca di un futuro migliore, talvolta con le famiglie, altre volte soli. E non sempre riescono a trovare, nei luoghi ove cercano riparo, un’accoglienza espressione di un sentimento di umanità. Un versante, questo, su cui l’Ufficio del Garante ha lavorato molto, negli ultimi anni, valorizzando quella solidarietà dal basso che si è tradotta nella disponibilità di tante persone a impegnarsi come tutori volontari dei ragazzi stranieri soli.
Tuttavia, anche in Italia esistono situazioni che fanno pensare che il nostro Paese non sia a misura di bambino. Perfino nella nostra regione. La lettura dei dati appena pubblicati nell’Atlante dell’infanzia a rischio di Save the Children evidenzia una situazione che impone grande attenzione. Nelle Marche già prima dell’emergenza sanitaria il 23,3% dei minori viveva in povertà relativa, asili nido solo per il 18,8% dei bambini, dispersione scolastica all’8,7%. Anche al di fuori della scuola, le opportunità di crescita che possono permettere di sviluppare pienamente la propria personalità sembravano essere molto basse già prima dell’arrivo del virus. Più di 2 minori su 5 tra i 6 e i 17 anni non leggevano neanche un libro extrascolastico all’anno (un dato vicino al 48% della media nazionale), mentre il 19,5% dei bambini o adolescenti tra i 3 e i 17 anni non praticava alcuna attività sportiva.
L’ascensore sociale in Italia è fermo da tempo; si è rotto il meccanismo che permetteva di migliorare la propria condizione, di costruirsi un futuro migliore; ciò in un contesto in cui si registrano tassi di povertà materiale ed educativa tra i più alti d’Europa. E lo tsunami del Covid-19 si è imposto come un micidiale acceleratore di diseguaglianze. I bambini e le bambine che vivono nelle famiglie e nei contesti più fragili sono diventati ancora più poveri e vulnerabili.
Gli effetti della conseguente crisi economica e della limitazione delle opportunità educative, per questo, destano particolare preoccupazione e impongono di mettere i bambini e gli adolescenti al centro delle politiche di rilancio, con piani straordinari per le nostre infrastrutture sociali, a partire dall’istruzione.
L’ufficio del Garante regionale, in questi anni, ha fatto quanto possibile, per contribuire alla protezione di quei bambini meritevoli di maggiore tutela, perché poveri, disabili, fuori famiglia, migranti. E se qualche risultato si è ottenuto è stato nell’ambito di una rete sociale, competente e motivata, presente nel nostro territorio.
Perché c’è una generazione da proteggere, per la quale il futuro si costruisce a partire da oggi, anche nelle Marche. Regione in cui è vivo l’insegnamento di una nostra illustre conterranea, che ha dedicato la sua vita alla tutela dell’infanzia, di cui celebriamo i 150 anni dalla nascita, Maria Montessori: “ se esiste per l’umanità una speranza di salvezza e di aiuto, questo aiuto non potrà venire che dal bambino, perché in lui si costruisce l’uomo”.
INIZIATIVE IN PROGRAMMA PER VENERDI’
In occasione della “Giornata internazionale per i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza”, che si celebra ogni anno il 20 novembre, il Garante ha previsto in agenda per venerdì due diversi appuntamenti. Alle 9,30 visita virtuale alla Comunità “Il Cedro” di Corinaldo, struttura che fa capo alla Cooperativa “Vivere Verde Onlus” e che accoglie madri in situazioni di particolare difficoltà,con figli fino a 14 anni. Per le 11, sempre in videoconferenza, presentazione ufficiale del nuovo Atlante dell’Infanzia a rischio 2020 “Con gli occhi delle bambine”, a cura di Save The Children, che quest’anno dedica un’ampia panoramica anche alla situazione delle Marche. Al confronto parteciperanno, oltre al Garante Andrea Nobili, il Presidente del Consiglio regionale, Dino Latini; la responsabile politiche infanzia e adolescenza di Save The Children, Antonella Inverno, e la responsabile per le Marche, Anna Rosa Cianci.
A.Is.
NUOVO PERCORSO DI MONITORAGGIO DEL GARANTE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 18 Novembre 2020   Tag: Diritto alla salute, Garante detenuti, Garante infanzia
NUOVO PERCORSO DI MONITORAGGIO DEL GARANTE NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Emergenza sanitaria sempre al centro dell’attenzione per il Garante dei diritti. Prime visite Montacuto e Barcaglione di Ancona. Nobili affronta anche il problema della mascherina per i bambini della scuola primaria con richiesta di pareri all’Associazione Italiana di Pediatria e all’Ordine dei medici Chirurghi Odontoiatri della Provincia di Ancona
Emergenza sanitaria sempre in primo piano per il Garante Andrea Nobili. Nuove visite negli istituti penitenziari marchigiani con i primi appuntamenti a Montacuto e Barcaglione di Ancona, dove al momento non risultano contagiati né i detenuti, né gli agenti direttamente operativi nelle sezioni.
Il Garante non manca di ricordare “l’importante lavoro svolto nei mesi scorsi dalla polizia penitenziaria che ha permesso di reggere all’urto dell’emergenza sanitaria. Come ho potuto verificare nella nostra costante azione di monitoraggio messa in atto sia in presenza che per via telematica, gli agenti hanno operato con serietà e attenzione anche sul versante della piena garanzia di diritti dei detenuti, nonostante la carenza degli organici che in questo difficile momento si fa sentire ancora di più. Tutti gli agenti sono costantemente sottoposti a tampone”. Nei prossimi giorni Nobili visiterà gli altri istituti presenti sul territorio marchigiano.
E non soltanto le carceri sono al centro dell’attenzione del Garante. Anche sul tavolo dell’Autorità di garanzia sono arrivate molteplici segnalazioni riguardanti la problematica della mascherina che sono chiamati ad indossare i bambini, a partire dai sei anni, nel corso delle lezioni scolastiche, così come previsto nel Dpcm del 3 novembre scorso. Unica eccezione per quelli con patologie o disabilità incompatibili con l’uso del dispositivo sanitario. “Ho ritenuto opportuno – spiega Nobili – rivolgermi a degli specialisti del settore per avere un parere tecnico – specialistico in ordine alla sussistenza o meno di rischi potenzialmente correlati alla medesima mascherina per i bambini della scuola primaria, sia per quanto riguarda la salute fisica, sia per quella psico relazionale”. La lettera con richiesta di approfondimenti è stata inviata alla sezione marchigiana dell’Associazione Italiana di Pediatria e all’Ordine dei medici Chirurghi Odontoiatri della Provincia di Ancona.
A.Is.