DETENUTI, AZIONE DI SISTEMA FINANZIATA DALLA CASSA DELLE AMMENDE

Il Garante regionale Giancarlo Giulianelli all’incontro organizzato in videoconferenza dall’ente istituito presso il Ministero della Giustizia per fare il punto sulle diverse progettualità sviluppate nelle Marche e in Emilia-Romagna. Inclusione sociale attraverso esperienze in ambiti lavorativi appartenenti a diversi settori

Un incontro per fare il punto sull’azione di sistema finanziata dalla Cassa delle Ammende, ente istituito presso il Ministero della Giustizia, con il cofinanziamento delle Regioni Emilia-Romagna e Marche, in relazione ad alcune progettualità per l’inclusione sociale dei detenuti già individuate da tempo anche sul territorio regionale.
Coinvolto direttamente sull’attivazione di quest’ultime anche il Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, che è intervenuto nel corso dell’incontro in videoconferenza, coordinato dal Presidente della Cassa delle Ammende, Gerardo Colombo, ed al quale hanno partecipato i partner delle diverse progettualità.
“L’emergenza sanitaria – evidenzia Giulianelli, che in questo momento si trova in ospedale avendo contratto il Covid – ha determinato evidentemente un rallentamento nella messa in essere delle stesse progettualità, che quanto prima si auspica di poter rendere operative nella loro completezza”.
Secondo il Garante “quello dell’inclusione sociale dei detenuti, attraverso esperienze in ambiti lavorativi appartenenti a diversi settori, rappresenta un obiettivo da ritenere prioritario nella nostra attività di supporto per un loro adeguato reinserimento nella società una volta terminata la detenzione, con particolare attenzione a progetti di sensibilizzazione alla legalità e di prevenzione ai fenomeni devianti. Sarà più facile raggiungere questo traguardo attraverso una collaborazione estesa a diversi soggetti, proprio come quella voluta della Cassa delle Ammende”.
Nel 2018, infatti, la stessa Cassa, infatti, ha stipulato accordi con le Regioni per effettuare una programmazione condivisa degli interventi per il reinserimento sociale delle persone in esecuzione penale, in partenariato con i Provveditorati regionali dell’Amministrazione penitenziaria, gli Uffici interdistrettuali di esecuzione penale esterna ed i Centri per la Giustizia minorile.
A.Is.