DETENUTI DIMITTENDI, CASA E LAVORO PER RIDARE CERTEZZE ED EVITARE RECIDIVE
Pubblicato il 28 Gennaio 2022   Tag: Garante detenuti
Comunicati
DETENUTI DIMITTENDI, CASA E LAVORO PER RIDARE CERTEZZE ED EVITARE RECIDIVE
Il Garante Giancarlo Giulianelli si confronta con il Presidente dell’Erap per verificare le possibilità attualmente in campo. Previsti anche incontri con associazioni imprenditoriali e di categoria per quanto riguarda il versante occupazionale
Parallelamente all’azione di monitoraggio negli istituti penitenziari, il Garante Giancarlo Giulianelli sta attivando una serie di incontri per affrontare anche altre problematiche legate alla realtà carceraria. Uno dei temi al centro dell’attenzione è quello del futuro che saranno chiamati ad affrontare i detenuti dimittendi, in termini di soluzioni abitative e di lavoro.
“Al 31 ottobre di quest’anno – evidenzia Giulianelli – nelle Marche sono stati registrati 148 dimittendi, con un’età media compresa tra i 30 ed i 35 anni. Una volta fuori dal carcere per molti non c’è un tetto su cui poter fare affidamento, ma poterglielo garantire vuol dire rendere possibili misure alternative, arginare le possibilità di recidiva, permettere il mantenimento di legami affettivi e parentali. Nella buona sostanza, guidare con oculatezza il reinserimento nella società. Ovviamente il tutto in stretta connessione con il supporto occupazionale”.
Proprio in quest’ottica il Garante ha effettuato un primo incontro a remoto con il Presidente di Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) Marche, Massimiliano Sport Bianchini, al quale ha partecipato anche il segretario dell’ente Maurizio Urbinati. “Un confronto interlocutorio – come lo definisce Giulianelli – che si è dimostrato molto positivo ed ha permesso di avere un quadro generale della situazione per quanto riguarda sistemazioni abitative adatte allo scopo. Intenzione comune è quella di approfondire ulteriormente tutte le possibilità”.
Sul fronte del lavoro, Giulianelli ha in animo di concretizzare degli incontri con alcune associazioni imprenditoriali e di categoria. “Il discorso – sottolinea – poggia sulle stesse basi. Ridare dignità e certezze per un rientro positivo nella società. In questa direzione assumono una significativa valenza anche le attività trattamentali, soprattutto quelle di carattere formativo, che permettono di fornire un primo profilo ad una futura occupazione”.
L’auspicio è che le stesse attività possano riprendere adeguatamente, anche con nuove proposte che il Garante intende avanzare, una volta superata l’emergenza pandemica.
A. Is.
FOCOLAI IN ALCUNI ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE: “PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE”
Pubblicato il 11 Gennaio 2022   Tag: Garante detenuti
FOCOLAI IN ALCUNI ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE: “PRESTARE LA MASSIMA ATTENZIONE”
Giulianelli richiama l’attenzione sulla necessità di effettuare quanto prima le terze dosi e di valutare la situazione sanitaria nel suo complesso. La consueta azione di monitoraggio prosegue con collegamenti da remoto
L’emergenza Coronavirus non risparmia gli istituti penitenziari marchigiani. “Una situazione che – evidenzia il Garante regionale Giancarlo Giulianelli – desta ovviamente preoccupazione su diversi fronti. Nell’ambito del nostro consueto monitoraggio abbiamo appreso che durante le ultime settimane si sono sviluppati diversi focolai in alcune strutture carcerarie. Nonostante l’attivazione di tutti i protocolli previsti, l’aumento generalizzato dei contagi ha purtroppo varcato anche le soglie degli istituti”.
Giulianelli richiama l’attenzione sulla necessità di effettuare quanto prima le terze dosi e di prestare attenzione alla situazione sanitaria nel suo complesso, che già da tempo presenta diverse criticità.
“Sappiano che lo sforzo comune messo in campo in tutti i settori per fronteggiare la pandemia è notevole e che le difficoltà sono altrettanto considerevoli. Il nostro auspicio – conclude Giulianelli – è che anche per il mondo carcerario ci sia la dovuta attenzione. Questo per evitare che i problemi esistenti vadano ad acuirsi e per salvaguardare la salute dei detenuti e di quanti operano quotidianamente negli istituti penitenziari”.
Il Garante proseguirà l’azione di monitoraggio da remoto, garantendo in questo mondo una presenza costante ed i colloqui richiesti dai detenuti, che non si sono fermati anche durante il periodo festivo.
A. Is.
TAVOLO PERIODICO DI CONFRONTO SUL VOLONTARIATO IN CARCERE
Pubblicato il 12 Dicembre 2021   Tag: Garante detenuti
TAVOLO PERIODICO DI CONFRONTO SUL VOLONTARIATO IN CARCERE
È stato deciso nel corso dell’incontro, ospitato presso la sede Caritas di Ancona, tra il Garante dei diritti ed i rappresentanti delle associazioni che intervengono nei sei istituti penitenziari marchigiani. In primo piano vecchi problemi e nuove criticità, anche alla luce delle ripercussioni determinate dalla pandemia. Giulianelli: “Un supporto importante che ci permetterà anche di rendere più esaustiva la nostra costante azione di monitoraggio”
Un tavolo di confronto ed approfondimento da attivare costantemente per approfondire la situazione alla luce dei problemi noti, ma anche delle nuove emergenze. È quanto stabilito nel corso dell’incontro, ospitato presso la sede Caritas di Ancona, tra il Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, ed i rappresentanti delle associazioni di volontariato che operano ormai da anni nei sei istituti penitenziari marchigiani.
Un lavoro, come è stato ribadito nel corso dell’iniziativa, che le ripercussioni della pandemia ha reso ancor più complesso, ma che resta determinante sul versante del supporto alle diverse attività e va a costituire un significativo ponte verso l’esterno.
“Riteniamo che attraverso il volontariato – è il Garante a parlare – sia anche possibile rendere ancor più esaustiva l’azione di monitoraggio che viene effettuata periodicamente dall’Autorità di garanzia e per questo motivo il confronto deve essere necessariamente costante e diretto a una lettura attenta delle diverse problematiche”.
Giulianelli non ha mancato di evidenziare nuovamente alcune criticità che insistono sulle carceri marchigiane, tra cui quella sanitaria fotografata nella sua complessità e nei giorni scorsi oggetto di un’audizione del Garante in Commissione regionale sanità e servizi sociali e di un confronto con il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Elia Romagna e Marche, Gloria Manzelli.
“L’azione di monitoraggio – conclude il Garante – tocca diverse realtà del mondo carcerario e in questo momento particolarmente difficile dobbiamo tenerle tutte ben presenti. Con il supporto di chi lavora all’interno del carcere e di chi presta la sua azione continua di volontariato”.
A.Is.
SITUAZIONE SANITARIA NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI, GIULIANELLI: “ECCO LE CRITICITÀ”
Pubblicato il 1 Dicembre 2021   Tag: Garante detenuti
SITUAZIONE SANITARIA NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI, GIULIANELLI: “ECCO LE CRITICITÀ”
Audizione del Garante in Commissione sanità e servizi sociali. Nei giorni scorsi confronto con il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, per una valutazione complessiva delle prestazioni in essere e per delineare i possibili interventi
“L’attuale situazione sanitaria negli istituti penitenziari delle Marche necessita di interventi su diversi fronti. Occorre predisporre un piano serio ed oculato per affrontare le criticità presenti”. Ad evidenziarlo è il Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, che ha posto il problema in primo piano anche nel corso di un’audizione prevista dalla Commissione regionale sanità e politiche sociali, presieduta da Elena Leonardi. Dati alla mano, nei giorni scorsi Giulianelli aveva avuto modo di confrontarsi direttamente anche con il Provveditore dell’amministrazione penitenziaria di Emilia Romagna e Marche, Gloria Manzelli, per una valutazione complessiva delle prestazioni sanitarie in essere.
Le maggiori difficoltà sono determinate dall’aumento delle patologie psichiatriche, che hanno portato più volte il Garante a sottolineare la necessità di un servizio psichiatrico e psicologico all’interno di ogni penitenziario e anche di prevedere l’attivazione di una seconda Rems sul territorio regionale.
In primo piano l’esigenza di garantire il servizio medico h24 in tutte le strutture carcerarie, nonché di porre rimedio alla questione delle branche specialistiche non presenti o che risultano disattivate nel corso del tempo.
Accanto a questo il Garante richiama l’attenzione sulle ripercussioni della pandemia, ricordando che è indispensabile attivare un monitoraggio che tenga conto dell’evolvere della situazione. Da ultimo, ma non per importanza, Giulianelli interviene sulla questione dei ricoveri ospedalieri. “Sarebbe auspicabile prevedere – sottolinea – una stanza dedicata ai detenuti in ogni plesso sanitario che si trova in zona limitrofa al carcere. Solo così potremo fornire una risposta adeguata alle emergenze, che più volte si sono presentate in questi anni. Continueremo, comunque, a lavorare affinché attraverso una collaborazione a tutto campo si riesca risolvere le maggiori criticità”.
A.Is.
SOPRALLUOGO DEL GARANTE ALLA REMS DI MACERATA FELTRIA
Pubblicato il 18 Novembre 2021   Tag: Diritto alla salute, Garante detenuti
SOPRALLUOGO DEL GARANTE ALLA REMS DI MACERATA FELTRIA
Nella residenza sono attualmente presenti 25 ospiti, di cui 20 uomini e 5 donne. Giulianelli ribadisce l’importanza della struttura, ma non manca di evidenziare l’esiguità dei posti a disposizione e l’esigenza di attivarne un’altra sul territorio regionale, anche in considerazione dell’aumento delle patologie di tipo psichiatrico negli istituti penitenziari
Visita del Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, alla Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) “Casa Badesse” di Macerata Feltria. Inaugurata ufficialmente nel maggio del 2019, dopo il trasferimento degli ospiti dalla sede “Casa Gemelle” di Montegrimano Terme, attualmente la struttura ha carattere provvisorio in attesta di una definitiva sistemazione.
La capienza prevista è di venti posti letto, ma a tutt’oggi risultano presenti 25 ospiti, di cui 20 uomini (18 marchigiani, un abruzzese e un umbro) e 5 donne (2 marchigiane e 3 umbre). Per due dei presenti è previsto un fine pena entro il corrente anno, mentre la lista di attesta annovera quattro nuovi ingressi.
Diversi gli incontri effettuati dal Garante, che evidenzia come la residenza rappresenti “un punto di riferimento insostituibile nell’ambito della sanità penitenziaria, essendo chiamata ad accogliere persone affette da disturbi psichici alle quali, avendo commesso dei reati, vengono applicate le previste misure di sicurezza detentiva, garantendo adeguati percorsi di sicurezza, attraverso una complessità d’interventi che necessita di personale qualificato su diversi fronti. Quella di Macerata Feltria rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello dal punto di vista della gestione e del servizio che viene espletato”.
Ma la visita permette a Giulianelli di tornare su un tema più volte posto in primo piano a seguito dei sopralluoghi effettuati negli istituti penitenziari marchigiani. “L’aumento delle patologie psichiatriche – ricorda – impone una riflessione a tutto campo sulle azioni da mettere in atto. Una sola Rems, tra l’altro con posti limitati, non può soddisfare quelle che sono le esigenze del momento attuale. E’ indispensabile attivare almeno un’altra struttura con pienezza di funzioni. Ci stiamo già muovendo in questa direzione”.
Il Garante concluderà nei prossimi giorni, con altre visite agli istituti penitenziari, l’ultima azione di monitoraggio prevista per il corrente anno.
A.Is.
GIORNATA INFANZIA E ADOLESCENZA GIULIANELLI: “IL DIRITTO DEI MINORI DI PRESERVARE LE RELAZIONI FAMILIARI”
Pubblicato il 17 Novembre 2021   Tag: Garante infanzia
GIORNATA INFANZIA E ADOLESCENZA GIULIANELLI: “IL DIRITTO DEI MINORI DI PRESERVARE LE RELAZIONI FAMILIARI”
Intervento del Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, prevista per il 20 novembre.
“Per la Giornata dedicata all’infanzia e all’adolescenza, quest’anno vogliamo soffermare l’attenzione sulla problematica connessa al diritto dei minori di preservare le relazioni familiari ed intrattenere – nei casi di genitori separati o divorziati – i rapporti ed i contatti con entrambi i genitori.
Molto spesso si tende a confondere questi diritti inalienabili dei minori, con quelli dei loro genitori. Nessuno può certamente mettere in discussione lo svolgimento della genitorialità, ma questo discende e deriva da altro e preminente diritto: quello dei figli a non essere privati di un sano, regolare, costante rapporto con entrambi i genitori e, aggiungiamo, con le rispettive famiglie.
Ebbene, questi diritti primari sono già sanciti a livello internazionale dalla Convenzione Onu e prima ancora dalla Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo.
La cronaca offre quasi quotidianamente, purtroppo, ampi esempi di palesi violazioni dei diritti dei bambini a sviluppare un corretto rapporto con entrambi i genitori. In alcuni casi la giustizia e’ intervenuta per restituire un diritto negato al minore; in altri la stessa giustizia sembra impantanarsi dietro surrettizie e bizantine argomentazioni che, lungi dal soddisfare e ristabilire torti, li acuisce.
Pensiamo a due casi limite, cioè quello di Eithan e quello che riguarda il signor Vincioni. Nel primo ad un disgrazia che ha colpito il piccolo Eithan, unico sopravvissuto della sua famiglia, se ne aggiungerebbe un’altra con il tentativo del nonno materno, attuato con modalità in corso di accertamento da parte della Procura italiana, di sottrarlo ai familiari italiani e farlo crescere in Israele.
Il caso Vincioni è certamente diverso nelle modalità messe in atto dalla madre, ma nella sostanza si riduce ad una negazione del diritto del minore a preservare le relazioni familiari, di avere rapporti con entrambi i genitori. Di questo caso si è occupato recentemente anche il Consiglio regionale delle Marche con una mozione approvata all’unanimità.
Si tratta, dicevamo, di casi eclatanti, ciascuno a modo suo, ma altre situazioni analoghe sono state poste all’attenzione del Garante (alcune anche risolte proprio grazie al nostro intervento).
Il problema è sempre quello della negazione per i minori dei loro diritti. A volte questo accade perché proprio il minore è utilizzato quale strumento di pressione o di ricatto o di rivalsa, altre – e questo è più frequente – per ignavia di quanti, a vario titolo, sono chiamati ad interagire per affrontare il medesimo problema. Ogni volta che avviene – non importa come, perché o per colpa di chi – i diritti dei bambini vengono lesi.
Allora, è lecito domandarsi dove sia l’amore in situazioni simili, l’amore che viene trasfuso anche a livello giuridico nel sesto principio della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo ove si legge: “Il fanciullo, per lo sviluppo armonioso della sua personalità ha bisogno di amore e di comprensione”. Aggiungiamo “…l’amor che move il cielo e le altre stelle”.
| Giancarlo Giulianelli |
| Garante regionale dei diritti della persona |