SOPRALLUOGO DEL GARANTE ALLA REMS DI MACERATA FELTRIA
Pubblicato il 18 Novembre 2021   Tag: Diritto alla salute, Garante detenuti
Comunicati
SOPRALLUOGO DEL GARANTE ALLA REMS DI MACERATA FELTRIA
Nella residenza sono attualmente presenti 25 ospiti, di cui 20 uomini e 5 donne. Giulianelli ribadisce l’importanza della struttura, ma non manca di evidenziare l’esiguità dei posti a disposizione e l’esigenza di attivarne un’altra sul territorio regionale, anche in considerazione dell’aumento delle patologie di tipo psichiatrico negli istituti penitenziari
Visita del Garante dei diritti, Giancarlo Giulianelli, alla Rems (Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza) “Casa Badesse” di Macerata Feltria. Inaugurata ufficialmente nel maggio del 2019, dopo il trasferimento degli ospiti dalla sede “Casa Gemelle” di Montegrimano Terme, attualmente la struttura ha carattere provvisorio in attesta di una definitiva sistemazione.
La capienza prevista è di venti posti letto, ma a tutt’oggi risultano presenti 25 ospiti, di cui 20 uomini (18 marchigiani, un abruzzese e un umbro) e 5 donne (2 marchigiane e 3 umbre). Per due dei presenti è previsto un fine pena entro il corrente anno, mentre la lista di attesta annovera quattro nuovi ingressi.
Diversi gli incontri effettuati dal Garante, che evidenzia come la residenza rappresenti “un punto di riferimento insostituibile nell’ambito della sanità penitenziaria, essendo chiamata ad accogliere persone affette da disturbi psichici alle quali, avendo commesso dei reati, vengono applicate le previste misure di sicurezza detentiva, garantendo adeguati percorsi di sicurezza, attraverso una complessità d’interventi che necessita di personale qualificato su diversi fronti. Quella di Macerata Feltria rappresenta un vero e proprio fiore all’occhiello dal punto di vista della gestione e del servizio che viene espletato”.
Ma la visita permette a Giulianelli di tornare su un tema più volte posto in primo piano a seguito dei sopralluoghi effettuati negli istituti penitenziari marchigiani. “L’aumento delle patologie psichiatriche – ricorda – impone una riflessione a tutto campo sulle azioni da mettere in atto. Una sola Rems, tra l’altro con posti limitati, non può soddisfare quelle che sono le esigenze del momento attuale. E’ indispensabile attivare almeno un’altra struttura con pienezza di funzioni. Ci stiamo già muovendo in questa direzione”.
Il Garante concluderà nei prossimi giorni, con altre visite agli istituti penitenziari, l’ultima azione di monitoraggio prevista per il corrente anno.
A.Is.
GIORNATA INFANZIA E ADOLESCENZA GIULIANELLI: “IL DIRITTO DEI MINORI DI PRESERVARE LE RELAZIONI FAMILIARI”
Pubblicato il 17 Novembre 2021   Tag: Garante infanzia
GIORNATA INFANZIA E ADOLESCENZA GIULIANELLI: “IL DIRITTO DEI MINORI DI PRESERVARE LE RELAZIONI FAMILIARI”
Intervento del Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e dell’adolescenza, prevista per il 20 novembre.
“Per la Giornata dedicata all’infanzia e all’adolescenza, quest’anno vogliamo soffermare l’attenzione sulla problematica connessa al diritto dei minori di preservare le relazioni familiari ed intrattenere – nei casi di genitori separati o divorziati – i rapporti ed i contatti con entrambi i genitori.
Molto spesso si tende a confondere questi diritti inalienabili dei minori, con quelli dei loro genitori. Nessuno può certamente mettere in discussione lo svolgimento della genitorialità, ma questo discende e deriva da altro e preminente diritto: quello dei figli a non essere privati di un sano, regolare, costante rapporto con entrambi i genitori e, aggiungiamo, con le rispettive famiglie.
Ebbene, questi diritti primari sono già sanciti a livello internazionale dalla Convenzione Onu e prima ancora dalla Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo.
La cronaca offre quasi quotidianamente, purtroppo, ampi esempi di palesi violazioni dei diritti dei bambini a sviluppare un corretto rapporto con entrambi i genitori. In alcuni casi la giustizia e’ intervenuta per restituire un diritto negato al minore; in altri la stessa giustizia sembra impantanarsi dietro surrettizie e bizantine argomentazioni che, lungi dal soddisfare e ristabilire torti, li acuisce.
Pensiamo a due casi limite, cioè quello di Eithan e quello che riguarda il signor Vincioni. Nel primo ad un disgrazia che ha colpito il piccolo Eithan, unico sopravvissuto della sua famiglia, se ne aggiungerebbe un’altra con il tentativo del nonno materno, attuato con modalità in corso di accertamento da parte della Procura italiana, di sottrarlo ai familiari italiani e farlo crescere in Israele.
Il caso Vincioni è certamente diverso nelle modalità messe in atto dalla madre, ma nella sostanza si riduce ad una negazione del diritto del minore a preservare le relazioni familiari, di avere rapporti con entrambi i genitori. Di questo caso si è occupato recentemente anche il Consiglio regionale delle Marche con una mozione approvata all’unanimità.
Si tratta, dicevamo, di casi eclatanti, ciascuno a modo suo, ma altre situazioni analoghe sono state poste all’attenzione del Garante (alcune anche risolte proprio grazie al nostro intervento).
Il problema è sempre quello della negazione per i minori dei loro diritti. A volte questo accade perché proprio il minore è utilizzato quale strumento di pressione o di ricatto o di rivalsa, altre – e questo è più frequente – per ignavia di quanti, a vario titolo, sono chiamati ad interagire per affrontare il medesimo problema. Ogni volta che avviene – non importa come, perché o per colpa di chi – i diritti dei bambini vengono lesi.
Allora, è lecito domandarsi dove sia l’amore in situazioni simili, l’amore che viene trasfuso anche a livello giuridico nel sesto principio della Dichiarazione universale dei diritti del fanciullo ove si legge: “Il fanciullo, per lo sviluppo armonioso della sua personalità ha bisogno di amore e di comprensione”. Aggiungiamo “…l’amor che move il cielo e le altre stelle”.
Giancarlo Giulianelli |
Garante regionale dei diritti della persona |
IN ARRIVO OLTRE 1.700 LIBRI PER LE BIBLIOTECHE DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Pubblicato il 11 Novembre 2021   Tag: Garante detenuti
IN ARRIVO OLTRE 1.700 LIBRI PER LE BIBLIOTECHE DEGLI ISTITUTI PENITENZIARI
Donazione effettuata dalla casa editrice “Liberilibri” di Macerata e sostenuta dal Garante regionale Giancarlo Giulianelli. Incontro ospitato a Palazzo delle Marche con la partecipazione di rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria. Molti i progetti in cantiere
Oltre 1.700 libri da destinare al circuito bibliotecario degli istituti penitenziari delle Marche. Tanti sono quelli che rientrano nella donazione effettuata dalla casa editrice “Liberilibri” di Macerata, sostenuta dal Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, che ha provveduto ad attivare i contatti con le strutture carcerarie. La consegna simbolica di alcuni testi nel corso di un incontro ospitato a Palazzo delle Marche, a cui hanno partecipato lo stesso Garante; Michele Silenzi, direttore editoriale della casa editrice; Marialucia Faggiano, responsabile della Sezione Osservazione e Trattamento del Prap; Rossana Barbaccia, responsabile dell’Area trattamentale degli istituti di Montacuto e Barcaglione; Angela Rutigliano, educatrice presso la Casa di reclusione di Fossombrone e Chiara Azzini, referente delle biblioteche degli istituti penitenziari di Ancona.
“Siamo convinti – ha detto Giulianelli – che la cultura rappresenti un tassello importante nel quadro più generale delle attività trattamentali. Ringrazio il presidente della casa editrice, Marco Cingolani, per aver condiviso questo mia idea e spero che ci sia l’occasione di realizzare insieme altre iniziative, come quella di poter effettuare donazioni anche ad istituti penitenziari fuori regione, di cui ho già parlato con altri Garanti”.
Giulianelli si è anche soffermato anche su altre progettualità riguardanti le attività trattamentali, che saranno al centro dell’attività complessiva dell’Autorità di garanzia. “Il nostro obiettivo – ha detto – è quello di fornire ai detenuti strumenti che favoriscono il loro ingresso nel mondo del lavoro una volta fuori dal carcere. Su questo versante la formazione è essenziale”.
Considerazioni condivise da Marialucia Faggiano, che ha parlato di una significativa capacità della Regione Marche di “fare rete” e ha ricordato due importanti realtà come quella del Polo regionale universitario di Fossombrone (che vede la collaborazione di Prap, Università di Urbino e Garante) e del Polo di formazione professionale a Barcaglione, come non ha mancato di evidenziare l’eccellenza del Sistema bibliotecario carcerario regionale.
La Casa editrice “Liberilibri”, nata nel 1986 da un’idea di Aldo Canovari e Carlo Cingolani, è conosciuta per libri di saggistica e narrativa a contenuto libertario e la donazione propone titoli che spaziano in tutti i generi e le collane del catalogo saggistica, narrativa, teatro e carte costituzionali. Presenti 23 grandi autori internazionali, italiani e anche una rappresentanza di marchigiani (Marco Severini e Paolo Rivolta).
“Quella che proponiamo – ha sottolineato il Direttore editoriale, Michele Silenzi – è una donazione a cui teniamo particolarmente, anche perché il tema della giustizia, inteso nel senso più ampio del termine, è stato sempre al centro della nostra attività e riteniamo che l’attenzione sulla situazione carceraria vada tenuta alta. La detenzione non può essere inquadrata in una condizione di non umanità”.
La responsabile della comunicazioni, Stefania Gelsomini, ha ricordato che la”Liberilibri” non è nuova a operazioni di questo tipo. Già nel 2018 sono stati donati 850 volumi agli istituti penitenziari della Campania.
A.Is.
CULTURA DEL RISPETTO E DELLA PARITA’ AL VIA IL PROGETTO SCUOLE DI CPO E GARANTE
Pubblicato il 4 Novembre 2021   Tag: Garante infanzia
CULTURA DEL RISPETTO E DELLA PARITA’ AL VIA IL PROGETTO SCUOLE DI CPO E GARANTE
Venti gli istituti che si sono resi disponili ad accogliere l’iniziativa con un calendario che dall’inizio di novembre si snoderà fino all’aprile 2022. Previsti laboratori che riporteranno l’attenzione sul più ampio concetto di educazione civica e convivenza civile. In primavera l’evento conclusivo con la presentazione dei migliori lavori realizzati dai ragazzi
Cultura del rispetto e della parità, contrasto ad ogni forma di discriminazione. Sono questi gli assi portanti del progetto che nasce dalla collaborazione diretta tra Commissione pari opportunità e Garante regionale dei diritti e che ha l’obiettivo di coinvolgere gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado delle cinque province marchigiane.
Venti gli istituti che si sono resi disponili ad accogliere l’iniziativa con un calendario che dall’inizio di novembre si snoderà fino all’aprile 2022. Il primo appuntamento è stato ospitato al “Bramante Genga” di Pesaro, mentre altri sono in agenda per l’8 al “Giuseppe Celli” di Piobbico, per il 17 al “Carducci – Galilei” e per il 22 all’”Ostilio Ricci” di Fermo.
Come evidenziano la Presidente della Cpo, Maria Lina Vitturini, e il Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, “i fenomeni di violenza, gli atti discriminatori e la mancanza di rispetto negli ambiti delle relazioni interpersonali risultano in aumento esponenziale. Poggia su queste basi l’esigenza di fornire un supporto concreto ai nostri ragazzi, anche alla luce della situazione determinata dall’emergenza sanitaria”.
Il progetto prevede l’attivazione dei laboratori “Lezione di storie – Non c’è io senza tu” che riporteranno l’attenzione sul più ampio concetto di educazione civica e convivenza civile. I ragazzi saranno chiamati a confrontarsi con storie di discriminazione, rinascita ed emancipazione, attraverso il supporto di personale specializzato, e al termine sarà loro affidato il compito di realizzare dei video ispirati a tutti quei valori emersi e analizzati nel corso del laboratorio.
I lavori troveranno spazio in un’apposita sezione dei siti web istituzionali di Commissione pari opportunità e Garante, mentre quelli più significativi saranno presentati nel corso dell’evento conclusivo previsto indicativamente per il mese di maggio.
A.Is.
SOPRALLUOGO DEL GARANTE A FERMO “QUESTA STRUTTURA CARCERARIA HA FATTO ORMAI IL SUO TEMPO”
Pubblicato il 7 Ottobre 2021   Tag: Garante detenuti
SOPRALLUOGO DEL GARANTE A FERMO “QUESTA STRUTTURA CARCERARIA HA FATTO ORMAI IL SUO TEMPO”
Giulianelli in visita alla casa di reclusione nell’ambito dell’azione di monitoraggio messa in atto presso tutti gli istituti penitenziari delle Marche. Diverse problematiche affrontate con il sindaco Paolo Calcinaro nel corso di un incontro nella sede comunale
“La struttura che attualmente ospita la casa di reclusione ubicata a Fermo non ha più le caratteristiche per mantenere la funzione che gli è stata destinata. I cambiamenti intercorsi in questi anni nel profilo generale della popolazione detenuta ed altri, innumerevoli problemi impongono nuove e più oculate scelte ”. Ne è convinto il Garante regionale, Giancarlo Giulianelli, che ha effettuato un nuovo sopralluogo a Fermo, così come previsto nell’ambito dell’azione di monitoraggio degli istituti penitenziari marchigiani, riavviata proprio in questi giorni.
Le ipotesi d’intervento e le azioni da mettere in campo rispetto alla struttura sono state anche oggetto di confronto con il sindaco di Fermo, Paolo Calcinaro, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato Stefano Chiodini, Presidente Consiglio Ordine Avvocati; Andrea Albanesi, Presidente Camera Penale; Simone Mancini, responsabile regionale “Osservatorio carcere” dell’Unione Camere penali.
Attualmente la casa di reclusione ospita 47 detenuti su una capienza regolamentare di 41 (Fonte Ministero della Giustizia, con aggiornamento al 13 settembre 2021).
“Nel corso dell’incontro – prosegue Giulianelli – sono state prese in considerazione le tappe di un possibile percorso da costruire per una nuova casa di reclusione. C’è da considerare che quello attuale è un edificio risalente al sedicesimo secolo, edificato per ospitare un convento. Col passare del tempo, l’urbanizzazione lo ha inevitabilmente collocato nel centro abitato. Si aggiunga, poi, l’esiguità degli spazi che crea oggettivi problemi a chi opera quotidianamente nel carcere e che non permette di rendere possibili al meglio le attività trattamentali, da tempo prive anche del responsabile di settore”.
Con il sindaco Calcinaro il Garante ha avuto modo di approfondire anche altre tematiche di sua competenza, non ultima quella dei minori, per le quali è stata auspicata una rinnovata collaborazione per progettualità comuni.
A.Is.
AZIONE DI MONITORAGGIO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE GIULIANELLI RIPARTE DA MONTACUTO
Pubblicato il 5 Ottobre 2021   Tag: Garante detenuti
AZIONE DI MONITORAGGIO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI, IL GARANTE GIULIANELLI RIPARTE DA MONTACUTO
Sono 306 i detenuti presenti nella casa circondariale anconetana, che ha una capienza regolamentare di 256 posti. Ribadita la necessità di diversi interventi e della massima collaborazione. Prossimi appuntamenti a Fermo e alla Rems attualmente ospitata a Macerata Feltria
Riprende da Montacuto il periodico monitoraggio del Garante negli istituti penitenziari marchigiani. Dopo i casi di autolesionismo e le aggressioni dei giorni scorsi, che hanno visto come protagonisti alcuni detenuti, Giulianelli si è tenuto costantemente in contatto con la casa circondariale anconetana per avere il quadro aggiornato della situazione ed ha deciso di riavviare i sopralluoghi partendo proprio da questa realtà, che annovera (fonte Ministero della Giustizia al 31 luglio di quest’anno) 306 detenuti, di cui 131 stranieri, per una capienza regolamentare di 256 posti.
“Una situazione complessa – stigmatizza Giulianelli – che come ho avuto modo di dire è già stata più volte resa nota ai rappresentanti dell’amministrazione penitenziaria nelle loro diverse articolazioni. E’ ormai evidente la necessità di interventi in molteplici settori della casa circondariale, per la cui concretizzazione occorre, oggi più che in altre occasioni, collaborazione e unità d’intenti”.
Il monitoraggio del Garante proseguirà nei prossimi giorni con le visite alla casa di reclusione di Fermo e alla Rems (Residenza per le misure di sicurezza), che attualmente si trova ubicata provvisoriamente a Macerata Feltria. Proprio nei giorni scorsi, in uno dei suo interventi sulla sanità penitenziaria nelle Marche, Giulianelli aveva fatto presente come risultasse esigua una sola Rems sul territorio regionale, e per altro con posti limitati (al momento 24 pazienti presenti), alla luce dell’aumento delle patologie psichiatriche tra i detenuti.
A.Is.