DETENUTI DIMITTENDI, CASA E LAVORO PER RIDARE CERTEZZE ED EVITARE RECIDIVE

Il Garante Giancarlo Giulianelli si confronta con il Presidente dell’Erap per verificare le possibilità attualmente in campo. Previsti anche incontri con associazioni imprenditoriali e di categoria per quanto riguarda il versante occupazionale

Parallelamente all’azione di monitoraggio negli istituti penitenziari, il Garante Giancarlo Giulianelli sta attivando una serie di incontri per affrontare anche altre problematiche legate alla realtà carceraria. Uno dei temi al centro dell’attenzione è quello del futuro che saranno chiamati ad affrontare i detenuti dimittendi, in termini di soluzioni abitative e di lavoro.

“Al 31 ottobre di quest’anno – evidenzia Giulianelli – nelle Marche sono stati registrati 148 dimittendi, con un’età media compresa tra i 30 ed i 35 anni. Una volta fuori dal carcere per molti non c’è un tetto su cui poter fare affidamento, ma poterglielo garantire vuol dire rendere possibili misure alternative, arginare le possibilità di recidiva, permettere il mantenimento di legami affettivi e parentali. Nella buona sostanza, guidare con oculatezza il reinserimento nella società. Ovviamente il tutto in stretta connessione con il supporto occupazionale”.

Proprio in quest’ottica il Garante ha effettuato un primo incontro a remoto con il Presidente di Erap (Ente regionale per l’abitazione pubblica) Marche, Massimiliano Sport Bianchini, al quale ha partecipato anche il segretario dell’ente Maurizio Urbinati. “Un confronto interlocutorio – come lo definisce Giulianelli – che si è dimostrato molto positivo ed ha permesso di avere un quadro generale della situazione per quanto riguarda sistemazioni abitative adatte allo scopo. Intenzione comune è quella di approfondire ulteriormente tutte le possibilità”.

Sul fronte del lavoro, Giulianelli ha in animo di concretizzare degli incontri con alcune associazioni imprenditoriali e di categoria. “Il discorso – sottolinea – poggia sulle stesse basi. Ridare dignità e certezze per un rientro positivo nella società. In questa direzione assumono una significativa valenza anche le attività trattamentali, soprattutto quelle di carattere formativo, che permettono di fornire un primo profilo ad una futura occupazione”.

L’auspicio è che le stesse attività possano riprendere adeguatamente, anche con nuove proposte che il Garante intende avanzare, una volta superata l’emergenza pandemica.

A. Is.