Il GARANTE DEI DIRITTI ADERISCE AL PROGETTO “ORTO SOCIALE IN CARCERE”

Il Garante dei diritti aderisce al progetto “Orto sociale in carcere” da attuare presso l’istituto penitenziario di Barcaglione. Siglato l’accordo con l’Assam (Agenzia per i servizi nel settore agroalimentare delle Marche), che dal 2014 gestisce l’attività formativa per conto della Regione in base al protocollo d’intesa precedentemente sottoscritto da quest’ultima con il Prap (Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria) e che già  nel 2008 aveva avviato una collaborazione di settore  con la direzione  del carcere di Ancona.

Il progetto si inserisce nell’ambito di quelle attività trattamentali che, come evidenzia il Garante, Andrea Nobili, “sono indispensabili per la responsabilizzazione, la risocializzazione e la riabilitazione del detenuto, nonché per la sua formazione professionale che può contribuire al  futuro reinserimento lavorativo”.

Nel caso in questione ai detenuti viene affidata  la gestione autonoma di uno spazio da coltivare ad orto, con il supporto  dei “tutor” agricoltori, chiamati a trasferire gratuitamente le loro conoscenze ed esperienze. Le attività operative, già avviate per il 2017, prevedono  la formazione dei detenuti attraverso corsi su orticoltura, apicoltura, produzione della birra e gestione di un oliveto, sempre con l’assistenza dei tecnici dell’Assam. Nell’immediato futuro sarà incrementata la dotazione di attrezzature e materiale necessario per le stesse attività agricole e per la prevista produzione di piante direttamente in serra. Un ampliamento complessivo dell’attività, che permetterà anche il coinvolgimento di un maggior numero di detenuti.

A.Is.