AFFIDO, Il GARANTE CHIEDE LA CONVOCAZIONE DEL TAVOLO REGIONALE

Per Nobili è necessario dare continuità ai lavori già avviati da tempo, con l’obiettivo di fornire nuovo impulso alla cultura del sostegno nei confronti dei minori con maggiori difficoltà. Riflessione sui fatti di Bibbiano

“E’ necessario dare continuità ai lavori avviati da tempo dal Tavolo regionale per l’affido. L’auspicio è quello di una convocazione in tempi brevi”. Lo evidenzia il Garante dei diritti, Andrea Nobili, facendo seguito anche ad un’esigenza espressa dal Forum delle Associazioni familiari delle Marche, sulla scia dell’esperienza portata avanti con il progetto “#Donati”. La richiesta è stata fatta pervenire dalla stessa Autorità di garanzia ai Presidente di Giunta e Consiglio, Luca Ceriscioli e Antonio Mastrovincenzo, nonché all’assessore Loretta Bravi ed al Presidente della Consulta regionale per la famiglia, Andrea Marinozzi.
“L’obiettivo primario – spiega il Garante – è quello di fornire nuovo impulso alla cultura del sostegno nei confronti dei minori con maggiori difficoltà. In questa direzione è indispensabile fare sistema e rilanciare l’attività del Tavolo regionale per avere un quadro sempre più esaustivo della situazione marchigiana. Ovviamente non possiamo affidargli anche una funzione di controllo diretto sul territorio, ma sicuramente un’attività più costante potrà fornirci indicazioni concrete sulle scelte da mettere in atto nella massima trasparenza e chiarezza d’intenti”.
Attualmente nelle Marche sono oltre 400 i minori in affido familiare e l’azione di monitoraggio posta in essere dall’ Autorità regionale di garanzia “consente di affermare – sottolinea Nobili – che nel territorio le previste attività avvengono nel pieno rispetto dei loro diritti ”.
Il Garante non manca di fare riferimento all’inchiesta sugli affidi illeciti di Bibbiano evidenziando che “se il quadro fino ad oggi delineato trovasse riscontro ci troveremo al cospetto di una situazione gravissima con pesanti responsabilità a diversi livelli. Aspettiamo che la magistratura faccia piena luce su quanto accaduto senza avventurarci in processi sommari e nell’assunzione di posizioni che potrebbero apparire strumentali, ma contestualmente lavoriamo per garantire che in nessuna occasione e per nessun motivo vengano violati i diritti dei più deboli”.
In questa direzione Nobili ritiene che, considerata la delicatezza del settore, “le istituzioni competenti debbano esercitare nel migliore dei modi l’attività di controllo. Quello dell’affido è un istituto giuridico di estrema importanza, che ha dalla sua parte un grande valore aggiunto costituito dall’impegno di tante associazioni ed altrettante famiglie che intervengono per il bene dei bambini. Le eventuali malefatte di alcuni non possono e non devono ledere questo patrimonio della nostra società”.

A.Is.