RINNOVATA AZIONE DI MONITORAGGIO NEGLI ISTITUTI PENITENZIARI

Attivata dal Garante Giancarlo Giulianelli anche attraverso i colloqui con i detenuti. Questa volta in primo piano l’inadeguatezza di alcune strutture e la mancanza di spazi. Come sempre la richiesta di un maggior sostegno psicologico

Ulteriore azione di monitoraggio del Garante regionale dei diritti, Giancarlo Giulianelli, negli istituti penitenziari marchigiani, anche attraverso una nuova serie di colloqui con i detenuti. Già effettuati quelli presso le Case circondariali di Montacuto e Villa Fastigi, mentre a partire dalla prossima settimana i confronti saranno attivati a Marino del Tronto e a seguire nelle altre strutture carcerarie regionali.
“Come ho già avuto modo dire – precisa Giulianelli – la complessa situazione che caratterizza tutto il territorio nazionale impone di non abbassare la guardia. Al di là delle problematiche più volte evidenziate, occorre capire cosa realmente accade in carcere, quali son i vuoti da riempire, come le attività trattamentali possano contribuire ad alleviare alcuni disagi e contemporaneamente delineare le prospettive per il futuro”.
E proprio nel corso dei colloqui sono emersi diversi degli aspetti a cui fa riferimento il Garante.
“Non sottovalutiamo – dice Giulianelli – la situazione di alcune strutture che, in molti casi, necessitano di interventi sostanziosi, se non radicali. Ce lo evidenziano i detenuti, ma è un problema ormai appurato da anni. Celle fatiscenti, spazi ristretti, situazione che diventa ancor più invivibile quando perdura il sovraffollamento e va ad acuirsi durante l’estate. Per non parlare di casi limite come quello della Casa di reclusione di Fermo, e su questo insisto ancora una volta, che non può più essere allocata in una struttura che attualmente non presenta, se mai ne abbia avute, le caratteristiche che dovrebbe avere un istituto penitenziario”.
L’azione di monitoraggio riavviata in questi giorni non manca di porre come sempre in primo piano le problematiche sanitarie, quelle relative ai trasferimenti e la necessità di un maggior sostegno psicologico, di una vicinanza concreta che contribuisca a smussare gli angoli delle fragilità più consistenti.
“Non parliamo di carceri – conclude il Garante – solo in presenza di casi eclatanti. Fornire aiuto oggi a chi sconta la sua pena vuol dire anche che il futuro ritorno nella società potrà presentarsi meno traumatico e non insidiato da eventuali recidive”.

SITUAZIONE AL 30 GIUGNO 2024

Al 30 giugno 2024, in base al Report mensile del Ministero di Giustizia – Dipartimento amministrazione penitenziaria, presso i 6 istituti penitenziari marchigiani erano ospitati 913 detenuti (282 stranieri e 19 donne) per una capienza di 837 unità. Da tener conto, come sempre, della minor presenza nell’istituto di Fossombrone dovuta ai lavori di ristrutturazione di un’ala dell’edificio. Nel complesso attualmente risultano 739 detenuti con condanna definitiva, 98 in attesa di primo giudizio, 42 appellanti, 25 ricorrenti e 44 in semilibertà. Andando ad un esame per singola struttura, a Montacuto le presenze sono pari a 327 unità (112 stranieri) su una capienza regolamentare di 256. A Barcaglione 94 detenuti (36) su 100 posti disponibili. Per quanto riguarda Marino del Tronto di Ascoli Piceno i detenuti sono 118 (29) su 103; a Fermo 48 (13) su 43; a Villa Fastiggi di Pesaro 237 (90 stranieri e 19 donne) su una capienza di 153. Infine, Fossombrone con 89 detenuti di cui 2 stranieri per 182 posti disponibili.

A.Is.