ENTE REGIONALE PARCO DEL CONERO, NOBILI: “EVITARE ULTERIORI RITARDI”

 Il Garante dei diritti, nella sua veste di Difensore civico, fa presenti in una lettera le numerose sollecitazioni ricevute ed evidenzia la necessità che sia individuato, quanto prima, il percorso di riorganizzazione normativa del Consiglio direttivo

La complessa situazione dell’ente regionale “Parco del Conero” al centro dell’attenzione in una lettera sottoscritta dal Garante dei diritti. Destinatari i Presidenti di Giunta, Luca Ceriscioli; Assemblea legislativa, Antonio Mastrovincenzo; Commissione ambiente, Andrea Biancani; l’assessore competente Angelo Sciapichetti e tutti i capigruppo consiliari.

Richiamando le proprie competenze amministrative legate all’attività di difesa civica, Andrea Nobili fa presente di aver ricevuto diverse sollecitazioni, in particolare dalle principali associazioni ambientaliste regionali, per un interessamento diretto riguardo alla situazione dello stesso Ente, ormai commissariato da un anno.

“Non è certo necessario sottolineare – scrive Nobili – la rilevanza della tutela ambientale per la nostra comunità ed il valore delle aree protette, che si trovano sempre più spesso a vivere una difficile condizione a causa della carenza di risorse”. Nella lettera si fa presente che il percorso di riorganizzazione normativa del Consiglio direttivo dell’ente in questione non è stato ancora discusso dalla terza Commissione consiliare regionale, per poi giungere al passaggio definitivo in Consiglio regionale.

“Senza voler entrare nel merito di aspetti relativi alle supposte incompatibilità in capo all’attuale commissario ed alle diverse posizioni in ordine alla composizione del Consiglio direttivo – prosegue Nobili – ci si permette di fare propria l’osservazione che tale ritardo sta rallentando il percorso di crescita di uno dei valori ambientali più significativi delle Marche e tra i maggiori strumenti turistici del nostro territorio”.

L’auspicio è quello che sia fornita la necessaria attenzione per la soluzione della vicenda e che “si possa contare pienamente su uno strumento di governo del territorio democratico e partecipato, il quale rappresenti un modello di gestione virtuosa di primaria importanza”.

A.Is. Ancona 8 – 1 – 2019